Libri di Anthony Arnove
Voci del popolo americano. Dalle rivolte dei primi schaivi alla guerra al terrorismo
Howard Zinn, Anthony Arnove
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 623
Esiste la Storia ufficiale, scritta dai vincitori, filtrata da chi detiene il potere, manipolata da chi possiede giornali e tv. Esistono, poi, le storie dei ribelli e dei vinti. Sono come bombe pronte a brillare da un momento all'altro di quella Storia, ma non sterminano le masse: le smuovono, riscrivono il destino dei popoli, rinfocolano la speranza di lottare per i propri diritti e la propria umanità. Howard Zinn e Anthony Arnove le hanno raccolte sotto forma di lettere, canzoni, testimonianze dirette in un'opera che riscrive la storia degli Stati Uniti "dal basso". Dalla resistenza dei nativi alla conquista dell'Ovest fino al secondo, discusso mandato di Barack Obama, questa storia americana è costellata di preghiere, di petizioni, di dichiarazioni-manifesto, di piccoli e grandi scritti di resistenza: le lettere dei primi schiavi neri, condotti nel Seicento in Virginia per servire i coloni bianchi; i discorsi del grande abolizionista Frederick Douglass; l'ultimo appello alla giuria di Arturo Giovannitti, uno dei tanti wobblies che sostennero gli operai tessili in sciopero nel 1912; le parole di Martin Luther King e di Malcolm X; i resoconti terribili di Hiroshima e del Vietnam; la richiesta di pace avanzata dai familiari delle vittime dell'11 settembre; le ballate di Woody Guthrie e di Bruce Springsteen. Sono solo alcune delle numerose voci che raccontano cosa è davvero accaduto in più di quattro secoli di storia americana.
Iraq. La logica del ritiro
Anthony Arnove
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2007
pagine: 220
A tre anni dall'inizio della guerra in Iraq, la violenza e la miseria continuano ad affliggere il paese, mentre liberali e conservatori sono tuttora impegnati a discutere sul quando, e in quali circostanze, le forze della coalizione e le truppe statunitensi debbano ritirarsi. Arnove sostiene che l'occupazione a opera delle truppe statunitensi è la principale causa di sofferenza e instabilità per il popolo iracheno. Partendo dal presupposto che George W. Bush non sia stato mai interessato a "esportare" la democrazia in Iraq, esplora le reali ragioni dietro l'invasione mostrando inoltre come continuando l'occupazione del paese, strategia irrealistica e temeraria, si stia trasformando il mondo in un posto sempre più pericoloso dove vivere. Il libro si conclude con uno spunto per il movimento pacifista. Arnove ipotizza una vasta coalizione che includa soldati, familiari dei militari impegnati nell'occupazione, tutte le comunità colpite dalla guerra e le associazioni a sostegno delle popolazioni civili, che possa infine costringere le truppe a tornare a casa. Con prefazione di Howard Zinn.