Libri di Antonella Violano
Technological design. The innovation in the method
Cesare Sposito, Antonella Violano
Libro: Copertina morbida
editore: Palermo University Press
anno edizione: 2018
pagine: 152
Sant'Agata de' Goti: tracce. Dai testi e dalle epigrafi verso un sistema informativo territoriale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 236
Ricostruire la storia di Sant'Agata de' Goti ha significato, per gli autori dei saggi proposti, liberare il campo da quelle che si potrebbero definire in senso traslato delle infestanti: il corrispettivo, cioè, delle infestanti vegetali, primo ostacolo in cui si imbatte il curatore di un sito archeologico. Si è trattato di liberarsi delle errate interpretazioni che nel corso dei secoli si sono addensate, impedendo anche di definire il perimetro esatto dell'antico insediamento di Sant'Agata e i suoi ipotetici legami con l'antica Saticula con cui molti, nei secoli, l'hanno identificata. La sua storia è conosciuta tramite fonti letterarie e antiquarie e sono queste che sono state sottoposte a revisione critica, tentando di farle riemergere dall'opaca massa di letture forzate. In parallelo all'indagine su epigrafi e fonti letterarie e antiquarie si è sentita l'esigenza di iniziare un lavoro di classificazione dei dati dei beni archeologici dell'area, preliminare per la costruzione di un sistema informativo che consentisse, a fianco alla fruizione on site dei beni stessi, anche un incontro virtuale con esse, come è oramai consuetudine consolidata ed eccellente per i dominii d'interesse del turismo culturale. L'auspicabile spin off di questo studio, che motiva e impone il prosieguo della ricerca, è il Museo Diffuso di Sant'Agata de' Goti.
Architettura e creatività-Architecture and creativity
Desmond Hui, Francesca Muzzillo, Antonella Violano
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 2008
pagine: 84
Il libro affronta la nozione di "creatività" per le sue relazioni con l'architettura e la città contemporanea da punti di vista differenti. Desmond Hui si rifà a una sua conferenza tenuta all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, affrontando molti casi della realtà asiatica, cinese in particolare. Egli evidenzia come in tali realtà le industrie culturali e creative, al di là delle prestazioni economiche, abbiano inciso sul clima culturale e, in qualche modo, su un'idea complessa di "felicità dei popoli". Fa riferimento a un indice di creatività che renda analizzabili e comparabili in differenti situazioni contestuali condizioni ed effetti delle industrie creative.