Libri di Antonio Manzini
Non è stagione
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2015
pagine: 317
C'è un'azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell'ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi. E anche quando un'indagine che lo accora gli fa sentire il palpito di una vita salvata, da quel fondo mai scandagliato c'è uno spettro che spunta a ricordargli che a Rocco Schiavone la vita non può sorridere. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l'area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell'umor nero, un'ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.
Pulvis et umbra
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2017
pagine: 403
In "Pulvis et umbra" due trame si svolgono in parallelo. Ad Aosta si trova il cadavere di una trans. A Roma, in un campo verso la Pontina, due cani pastore annusano il cadavere di un uomo che porta addosso un foglietto scritto. L'indagine sul primo omicidio si smarrisce urtando contro identità nascoste ed esistenze oscurate. Il secondo lascia un cadavere che puzza di storie passate e di vendette. In entrambi Schiavone è messo in mezzo con la sua persona. E proprio quando il fantasma della moglie Marina comincia a ritirarsi, mentre l'agente Caterina Rispoli rivela un passato che chiede tenerezza e un ragazzino solitario risveglia sentimenti paterni inusitati, quando quindi la ruvida scorza con cui si protegge è sfidata da un po' di umanità intorno, le indagini lo sospingono a lottare contro le sue ombre. Tenta di afferrarle e gli sembra che si trasformino in polvere. La polvere che lascia ogni tradimento.
7-7-2007
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2016
pagine: 369
"Lo sai cosa lasciamo di noi? Una matassa ingarbugliata di capelli bianchi da spazzare via da un appartamento vuoto". Rocco Schiavone è il solito scorbutico, maleducato, sgualcito sbirro che abbiamo conosciuto nei precedenti romanzi che raccontano le sue indagini. Ma in questo è anche, a modo suo, felice. E infatti qui siamo alcuni anni prima, quando la moglie Marina non è ancora diventata il fantasma del rimorso di Rocco: è viva, impegnata nel lavoro e con gli amici, e capace di coinvolgerlo in tutti gli aspetti dell'esistenza. Prima di cadere uccisa. E qui siamo quando tutto è cominciato. Nel luglio del 2007 Roma è flagellata da acquazzoni tropicali e proprio nei giorni in cui Marina se ne è andata di casa perché ha scoperto i "conti sporchi" di Rocco, al vicequestore capita un caso di bravi ragazzi. Giovanni Ferri, figlio ventenne di un giornalista, ottimo studente di giurisprudenza, è trovato in una cava di marmo, pestato e poi accoltellato. Schiavone comincia a indagare nella vita ordinata e ordinaria dell'assassinato. Giorni dopo il corpo senza vita di un amico di Giovanni è scoperto, in una coincidenza raccapricciante, per strada. Matteo Livolsi, questo il suo nome, è stato finito anche lui in modo violento ma stavolta una strana circostanza consente di agganciarci una pista: non c'è sangue sul cadavere. Adesso, l'animale da fiuto che c'è dentro Rocco Schiavone può mettersi, con la spregiudicatezza e la sete di giustizia di sempre, sulle tracce "del figlio di puttana"...
Era di maggio
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2015
pagine: 381
"Mettilo agli atti, Italo. In una notte di maggio, alle ore una e dieci, al vicequestore Rocco Schiavone piomba addosso una rottura di decimo grado!". Gli agenti del commissariato di Aosta, che stanno imparando a convivere con la scorza spinosa che ricopre il suo cuore ferito, scherzano con la classifica delle rotture del loro capo, in cima alla quale c'è sempre il caso su cui sta indagando. Ma Rocco è prostrato per davvero. Una donna è morta al posto suo, la fidanzata di un amico di Roma, "seccata" da qualcuno che voleva colpire lui. E quando esce dalla depressione si butta sulle tracce di quell'assassino tra Roma ed Aosta, scavando dolorosamente nel proprio passato, alla ricerca del motivo della vendetta, un viaggio nel tempo che è come una ferita che si apre su una piaga che non ha ancora smesso di sanguinare. Però le rotture sono solo cominciate: un altro cadavere archiviato all'inizio come infarto. Un altro viaggio che si inoltra stavolta nel presente dorato della città degli insospettabili. In questo quarto romanzo, prosegue la serie dei polizieschi scabri, realistici e immersi nell'amara ironia di Rocco Schiavone. Ma in realtà, attraverso le diverse avventure di un poliziotto politicamente scorretto, si svolge un unico racconto. Il racconto della vita di un uomo che si scontra con la impunita e pervasiva corruzione del privilegio sociale, nel disincanto assoluto dell'Italia d'oggi.
Pista nera
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2013
pagine: 278
Semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc, in Val d'Aosta, viene rinvenuto un cadavere. Sul corpo è passato un cingolato in uso per spianare la neve, smembrandolo e rendendolo irriconoscibile. Poche tracce lì intorno per il vicequestore Rocco Schiavone da poco trasferito ad Aosta: briciole di tabacco, lembi di indumenti, resti organici di varia pezzatura e un macabro segno che non si è trattato di un incidente ma di un delitto. La vittima si chiama Leone Miccichè. È un catanese, di famiglia di imprenditori vinicoli, venuto tra le cime e i ghiacciai ad aprire una lussuosa attività turistica, insieme alla moglie Luisa Pec, un'intelligente bellezza del luogo che spicca tra le tante che stuzzicano i facili appetiti del vicequestore. Davanti al quale si aprono tre piste: la vendetta di mafia, i debiti, il delitto passionale. Quello di Schiavone è stato un trasferimento punitivo. È un poliziotto corrotto, ama la bella vita. Però ha talento. Mette un tassello dietro l'altro nell'enigma dell'inchiesta, collocandovi vite e caratteri delle persone come fossero frammenti di un puzzle. Non è un brav'uomo ma non si può non parteggiare per lui, forse per la sua vigorosa antipatia verso i luoghi comuni che ci circondano, forse perché è l'unico baluardo contro il male peggiore, la morte per mano omicida ("in natura la morte non ha colpe"), o forse per qualche altro motivo che chiude in fondo al cuore.
Rien ne va plus
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2019
pagine: 310
Scompare, letteralmente nel nulla, un furgone portavalori. Era carico di quasi tre milioni, le entrate del casinò di Saint-Vincent. Le dichiarazioni di una delle guardie, lasciata stordita sul terreno, mettono in moto delle indagini abbastanza rutinarie per rapina. Ma nell'intuizione del vicequestore Rocco Schiavone c'è qualcosa — lui la chiama «odore» — che non si incastra, qualcosa che a sorpresa collega tutto a un caso precedente che continua a rodergli dentro. «Doveva ricominciare daccapo, l'omicidio del ragioniere Favre aspettava ancora un mandante e forse c'era un dettaglio, un odore che non aveva percepito». Contro il parere dei capi della questura e della procura che vorrebbero libero il campo per un'inchiesta più altisonante, inizia così a macinare indizi verso una verità che come al solito nella sua esperienza pone interrogativi esistenziali pesanti. Il suo metodo è molto oltre l'ortodossia di un funzionario ben pettinato, e la sua vita è piena di complicazioni e contraddizioni. Forse per un represso desiderio di paternità, il rapporto con il giovane Gabriele, suo vicino di casa solitario, è sempre più vincolante. Lupa «la cucciolona» si è installata stabilmente nella sua giornata. Ma le ombre del passato si addensano sempre più minacciose: la morte del killer Baiocchi, assassino della moglie Marina, e il suo cadavere mai ritrovato; la precisa, verificata sensazione di essere sotto la lente dei servizi, per motivi ignoti. Sembra che in questo romanzo molti nodi vengano al pettine, i segreti e i misteri; ed in effetti, intrecciate al filone principale, varie storie si svolgono. Così come si articolano le vicende personali (amori, vizi, sogni) che sfaccettano tutti gli sgarrupati collaboratori in questura di Rocco. Una complessità e una ricchezza che danno la prova che Antonio Manzini si proietta oltre il romanzo poliziesco, verso una più universale rappresentazione della vita sociale e soprattutto di quella psicologica e morale. Ed è così che il personaggio Rocco Schiavone, con il suo modo contorto di essere appassionato, con il suo modo di soffrire, di chiedere affetto, è destinato a restare impresso nella memoria dei suoi lettori.
Turisti in giallo
Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Santo Piazzese, Francesco Recami, Gaetano Savatteri
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 360
In questa antologia a tema gli scrittori di gialli più amati dai lettori si confrontano con la dimensione del turista. Nella letteratura poliziesca classica, da Arthur Conan Doyle e Agatha Christie in poi, sono tante le pagine in cui il delitto si mescola con lo sradicamento del viaggiatore. Che gli investigatori si muovano lontano da casa o siano alle prese con le peripezie di visitatori di passaggio, il risultato è un mistero più fitto, un enigma più ingarbugliato, le piste sbiadiscono e i moventi si fanno più confusi. Rocco Schiavone è costretto a salire in alta quota; Petra Delicado è alle prese con il corpo di una prostituta abbandonata in un fosso; Saverio Lamanna è la guida turistica di una strana coppia; Amedeo Consonni a Firenze in-scena il suo thriller degli equivoci; Lorenzo La Marca accoglie a Palermo due scienziati americani e Massimo il barista del BarLume in montagna con la fidanzata poliziotta non riesce a godersi la pace che desidera. Tra avventura ed evasione dalla routine gli investigatori inciampano in sei indagini appassionanti e svelano ancora un tassello della loro complessa umanità.
Sangue marcio
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2025
pagine: 224
Pietro e Massimo sono due bambini privilegiati. La loro è una famiglia facoltosa e hanno tutto quello che si può desiderare: una villa con piscina, un campo da tennis privato, i primi videogiochi. Un'infanzia felice, sospesa in un sogno borghese. Finché, un giorno d'autunno del 1976, il mondo crolla. La polizia irrompe in casa e il padre viene arrestato. I giornali, pochi giorni dopo, lo ribattezzeranno "il mostro delle Cinque Terre". Quasi trent'anni più tardi, i due fratelli non potrebbero essere più diversi. Pietro è cresciuto in un istituto a Torino ed è diventato un cronista di nera. Massimo, affidato a uno zio, è un commissario di polizia. A unirli di nuovo è una scia di delitti, firmati da un serial killer spietato. Il tempo li ha cambiati. Massimo, un ragazzino impulsivo che metteva tutti in riga con il suo motto «Vatti a nascondere in Tibet» oggi è un uomo svuotato, con troppe ombre e troppi Martini in corpo. Pietro ha un carattere introverso, incapace di lasciarsi accostare dagli altri. Ma il passato non si dimentica. E così, mentre il killer continua a colpire, i due fratelli si riavvicinano, tanto da ritrovarsi ad affrontare una resa dei conti, indietro fino al giorno in cui è crollato il mondo. "Sangue marcio" è un romanzo magnetico che scava nella psicologia dei personaggi, costringendo il lettore a confrontarsi con il lato oscuro dell'essere umano. È l'esordio di Antonio Manzini, pubblicato vent'anni fa che torna finalmente in libreria.
Max e Nigel
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 272
Due protagonisti giovanissimi, piccole grandi avventure, misteri da risolvere e scoperte sorprendenti. Max e Nigel, con la loro innata capacità di mettersi sempre nei guai, si destreggiano come ninja tra compagni arroganti, professori arcigni e genitori che credono di sapere tutto. Max Pagani ha 11 anni e un talento nel finire sempre in qualche pasticcio. Per fortuna, però, può contare sul suo amico Nigel: insieme a Wheng e Roberto formano un quartetto inseparabile, i 4 desperados. Il nome del gruppo è tutto dire: non sono i più intelligenti della scuola né tantomeno i più belli. Le ragazze, manco a dirlo, non li degnano di uno sguardo, mentre i più grandi li prendono di mira senza sosta. Eppure, tra furti in classe, presenze misteriose e indagini impossibili, ne escono sempre sani e salvi. E si tolgono più di un sassolino dalle scarpe. Un romanzo avventuroso con personaggi destinati ad entrare subito nel cuore di ogni lettore. Perché, in fondo, Max e Nigel – con le loro idee bislacche, i dubbi amletici, le paure e le inscalfibili convinzioni – siamo sempre noi, ma diversi. Età di lettura: da 10 anni.
La forma dell'acqua
Andrea Camilleri
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 212
"La forma dell'acqua" è il primo romanzo con il commissario Montalbano di Vigàta. Camilleri lo scrive nel 1994 e rappresenta una autentica novità, non solo e non tanto per la lingua inventiva, quanto per la costruzione del protagonista. Scriveva Michele Serra nel 2014: «Nella sua scena d'esordio nel mondo della pagina scritta Salvo Montalbano non c'è. O meglio c'è, ma non è tra noi. È con se stesso. Sta dormendo. E sta sognando. Non un sogno ordinario, per giunta: un sogno erotico, un animato amplesso con la sua Livia vicina/lontana. Viene interrotto bruscamente da una telefonata del brigadiere Fazio. Un uomo è morto, un nuovo caso è aperto. Strappato a se stesso, buttato giù dal letto, interrotto nella più intensa e privata delle esta-si psichiche, il commissario impreca mentre tenta di afferrare "non tanto la cornetta quanto i lembi fluttuanti del sogno che inesorabilmente svaniva". È la metafora implacabile di un parto. Una chiamata al mondo improvvisa e traumatica. Da un ventre protettivo - il sonno, la femmina, l'amplesso - al proprio dover essere. Quei lembi non possono più essere ricuciti, quel sogno è interrotto per sempre. Da quel momento Salvo Montalbano ci appartiene: è stato consegnato dal suo autore ai lettori e agli spettatori». Un romanzo che era come una rivoluzione, e Montalbano con la sua figura avrebbe realizzato l'ambitissima fusione tra popolarità e letteratura.
Il passato è un morto senza cadavere
Antonio Manzini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2024
pagine: 576
Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po' di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. Sanna era abbiente se non addirittura ricco, ma senza occupazione, nel tempo aveva cambiato periodicamente residenze in tutto il Nord Italia, sporadiche e superficiali amicizie, qualche amore senza conseguenze, parenti lontani e poco frequentati: insomma, «una specie di ectoplasma ai margini della società». A complicare le cose, c'è il rebus del taccuino trovato nella sua abitazione, una lista di nomi, sigle e numeri indecifrabili. Il quadro è quello di un uomo in fuga. Ma una fuga lunga, senza fine, se non fosse stato per quell'urto in montagna. Per vederci chiaro bisogna indagare nel passato, andando il più a fondo possibile, un passato che fa sprofondare il vicequestore di Aosta negli anni di gioventù di un gruppetto affiatato. Rocco vorrebbe procedere come al solito, pesante come un pugno e sottile come uno stiletto, ma è di sottigliezza che ha soprattutto bisogno, anche perché si fa sempre più drammatico il timore per la scomparsa inspiegabile di una persona, una donna, a cui qualcosa di intenso lo lega.
Una notte in giallo
Roberto Alajmo, Andrej Longo, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri, Fabio Stassi
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2022
pagine: 384
I giallisti di casa Sellerio, ormai avvezzi e divertiti dal mettersi alla prova con i racconti delle antologie gialle, giocano a imbrigliare la loro fantasia dentro le coordinate stabilite di volta in volta. Nello stesso tempo lo spazio di queste narrazioni è diventato per gli scrittori un perimetro privilegiato dentro cui poter entrare in maggiore intimità e confidenza con i loro personaggi letterari, un pretesto per osservarne più da vicino la psicologia, gli squarci di vita ordinaria dove sempre e comunque irrompe il crimine. In questa nuova sfida la coordinata da rispettare è costituita dall'unità di tempo: un'indagine che si svolge di notte e da risolvere prima che sorga il sole. Un arco brevissimo che però condensa quanto di più enigmatico e ombroso si nasconde sotto il velo notturno. Misteri e delitti che il buio delle tenebre rende ancora più difficili da decifrare. Alle prese con una nottata complicata c'è Giovà, il metronotte investigatore controvoglia, protagonista della nuova serie firmata da Roberto Alajmo; gli adorabili vecchietti svegli e vigili capitanati da Massimo, brillante invenzione di Marco Malvaldi; il tappezziere Amedeo Consonni e tutta la cricca della casa di ringhiera milanese grottescamente dipinta da Francesco Recami; Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, l'irriverente e dilettante coppia siciliana di scoglio creata da Gaetano Savatteri; i malavitosi in azione nella Milano notturna, ancora più nera, di Carlo Monterossi abilmente descritta da Alessandro Robecchi; Vince Corso, il biblioterapeuta esploratore di spazi e di persone, protagonista dei gialli di Fabio Stassi. E i poliziotti veri? Ci sono anche loro: Rocco Schiavone, il vicequestore di Antonio Manzini che sotto la scorza dura e corrotta cela un animo fragile; e il giovane agente Acanfora di Andrej Longo in giro in una Napoli che di notte nasconde ancora più spettri. La solita banda che tra ironia, sarcasmo, paradossi e critica sociale, intrattiene i lettori del genere sul filo teso di trame sempre attuali e coinvolgenti.

