Libri di Antonio Pujia Veneziano
Natura. Catalogo della mostra (Cosenza, 5 maggio-2 giugno 2024)
Antonio Pujia Veneziano
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 63
"Il concetto di Natura è per Pujia Veneziano quasi un pretesto pittorico per cimentarsi in una declinazione della rappresentazione complessa e personalissima. Se infatti con l’astrazione, l’artista nega l’antico principio mimetico (da lui adottato fino agli anni Ottanta con il genere del paesaggio), di quella stessa natura, cerca ora, contestualmente e aniconicamente, le cause prime, fondanti, originarie e le sue segrete dinamiche generative e vitali. La matrice informale delle sue stesure e dei suoi impasti, di variabile densità, se destinati alla carta o alla tela, e dominati dall’infinita e sapiente scala dei grigi, è infatti sovente funzionale alla restituzione di spazi profondi abitati da segni semplici ed enigmatici ad un tempo che rinviano a forme latenti e simboli ancestrali. Una pittura quindi, questa di Pujia Veneziano, che si palesa come connotata da una profonda spiritualità, sottolineata talvolta dall’uso del blu e dell’oro, e che, come nelle sue Disvelature, sembra voler mostrare e dimostrare i segreti equilibri del caso e del caos." (A.R.B.) "La perdita dei punti di riferimento, di visioni in grado di offrire spiegazioni coerenti e globali, di ideologie capaci di interpretare il mondo ha spinto gli artisti a tentare di intraprendere un percorso a ritroso che partendo da una contemporaneità indifferenziata e caotica, privata di qualsiasi logica plausibile andasse alla scoperta dell’origine, degli elementi primari e trovatili, di immaginare a ricostruire, a riedificare la realtà e con essa la verità. Anche Pujia Veneziano, intellettualmente e direi filosoficamente cosciente di un così evidente cambiamento d’epoca, intraprende il suo personale itinerario nomadico: parte dalla cultura contemporanea e arriva all’arte primordiale e ancestrale dove trova il gesto e il segno; spazza via il superfluo, le superfetazioni, le costruzioni razionali e si identifica con gli aspetti primari dell’agire umano: il gesto e il segno, costituenti primari della pittura. Entrambi simboli di vita e di esistenza, rappresentano “l’essere nel mondo”, il movimento e la sua impronta, l’esecuzione e la trascrizione della volontà e dell’idea." (D.P.)
Conterraneo. Memoria identitaria e poetica dei luoghi. Laboratorio di arte pubblica del borgo di Bova
Silvia Pujia
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 105
Arte urbana, arte relazionale, arte partecipata, arte pubblica come forme innovative di socializzazione, comunicazione e trasmissione di memorie e conoscenze. Nelle varie e articolate declinazioni di arte pubblica, il laboratorio “Conterraneo” si è posto in relazione non solo con il contesto, ma anche con la memoria identitaria della città di Bova, proponendo interventi site-specific come modalità di riqualificazione in grado di suggerire prospettive inedite di lettura dell’habitat, innovative sia da un punto di vista ambientale che socio-relazionale. Un modello culturale alternativo che ha dato valore aggiunto alle risorse umane e ambientali esistenti, contribuendo a sviluppare ulteriormente il potenziale culturale a livello territoriale. La costante alla base del progetto è stata l’idea di far dialogare artista e collettività, attraverso la condivisione di un percorso frutto di scambi sociali e culturali non standardizzati, in grado di offrire momenti di riflessione e convivialità, innescando intorno a sé una vera e propria dinamica culturale produttiva. Azioni artistiche e laboratori creativi hanno così avviato sul territorio grecanico un’operazione incentrata sul metodo relazionale e su quel senso di “abitare poetico” di cui parla Heidegger – un’arte aperta alla collettività, autenticamente pubblica, vale a dire vicina all’essenza delle cose – che ha visto i cittadini della città di Bova coinvolti in prima persona. L’esperienza è stata interamente condotta dall’artista Antonio Pujia Veneziano, responsabile del laboratorio di arte pubblica nell’ambito del “Programma di Arte Pubblica nei Borghi e nei Centri Storici dell’AreaGrecanica” promosso dal GAL Area Grecanica in collaborazione con ANITI – Impresa Sociale. Contributo di Filippo Paino e introduzione di Antonina Spanò.

