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Natura. Catalogo della mostra (Cosenza, 5 maggio-2 giugno 2024)

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Natura. Catalogo della mostra (Cosenza, 5 maggio-2 giugno 2024)
Titolo Natura. Catalogo della mostra (Cosenza, 5 maggio-2 giugno 2024)
Autore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Rubbettino arte contemporanea
Editore Rubbettino
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 63
Pubblicazione 09/2025
ISBN 9788849882049
 
18,00

 
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"Il concetto di Natura è per Pujia Veneziano quasi un pretesto pittorico per cimentarsi in una declinazione della rappresentazione complessa e personalissima. Se infatti con l’astrazione, l’artista nega l’antico principio mimetico (da lui adottato fino agli anni Ottanta con il genere del paesaggio), di quella stessa natura, cerca ora, contestualmente e aniconicamente, le cause prime, fondanti, originarie e le sue segrete dinamiche generative e vitali. La matrice informale delle sue stesure e dei suoi impasti, di variabile densità, se destinati alla carta o alla tela, e dominati dall’infinita e sapiente scala dei grigi, è infatti sovente funzionale alla restituzione di spazi profondi abitati da segni semplici ed enigmatici ad un tempo che rinviano a forme latenti e simboli ancestrali. Una pittura quindi, questa di Pujia Veneziano, che si palesa come connotata da una profonda spiritualità, sottolineata talvolta dall’uso del blu e dell’oro, e che, come nelle sue Disvelature, sembra voler mostrare e dimostrare i segreti equilibri del caso e del caos." (A.R.B.) "La perdita dei punti di riferimento, di visioni in grado di offrire spiegazioni coerenti e globali, di ideologie capaci di interpretare il mondo ha spinto gli artisti a tentare di intraprendere un percorso a ritroso che partendo da una contemporaneità indifferenziata e caotica, privata di qualsiasi logica plausibile andasse alla scoperta dell’origine, degli elementi primari e trovatili, di immaginare a ricostruire, a riedificare la realtà e con essa la verità. Anche Pujia Veneziano, intellettualmente e direi filosoficamente cosciente di un così evidente cambiamento d’epoca, intraprende il suo personale itinerario nomadico: parte dalla cultura contemporanea e arriva all’arte primordiale e ancestrale dove trova il gesto e il segno; spazza via il superfluo, le superfetazioni, le costruzioni razionali e si identifica con gli aspetti primari dell’agire umano: il gesto e il segno, costituenti primari della pittura. Entrambi simboli di vita e di esistenza, rappresentano “l’essere nel mondo”, il movimento e la sua impronta, l’esecuzione e la trascrizione della volontà e dell’idea." (D.P.)
 
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