Libri di Carlo Montanaro
Pasolini: lo sguardo del contemporaneo. Ediz. italiana e inglese
Paola Cordone, Carlo Montanaro, Virginia Monteverde
Libro: Copertina morbida
editore: Vanillaedizioni
anno edizione: 2022
pagine: 32
Da sabato 30 luglio a domenica 14 agosto 2022, Pulchri Studio de L'Aia (Paesi Bassi), in collaborazione con Etherea Art Gallery e l'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, presenta la mostra Pasolini: lo sguardo del contemporaneo, organizzata da Art Commission: Questa mostra, in cui artisti italiani e olandesi ci propongono opere ispirate al lavoro di Pasolini e realizzate con diversi codici espressivi, non fa che confermare lo status di "classico" raggiunto da PPP e cioè, secondo la nota definizione di Italo Calvino, qualcuno che "non ha mai finito di dire quello che ha da dire". (Paola Cordone) Artisti: Federico Bonelli, Marcela Cernadas, Pier Giorgio De Pinto, Elisabetta Di Sopra, Sylvestre Gauvrit, Carla Iacono, Viviana Milan, Anne Claire van den Elshout.
Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema
Carlo Montanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Linea Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 260
È finita un'era. Dopo centoventicinque anni, nelle sale cinematografiche è avvenuto il cambiamento. Non si distinguono più, per trasparenza sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, tutto è diventato digitale, compresso, virtuale e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli – ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono – hanno ormai subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio le pena, accettata definitivamente questa trasformazione-rivoluzione, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi, si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico.
Il giorno e la notte. Dal vedutismo al cinema muto
Carlo Montanaro, Giancarlo Pauletto
Libro
editore: Centro Iniziative Culturali Pordenone
anno edizione: 2019
pagine: 80
Via Garibaldi. La regata storica. I cinema peocéti
Giovanni Sbordone, Giorgio Crovato, Carlo Montanaro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2005
pagine: 128
Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema
Carlo Montanaro
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 160
Sta finendo un'era. Dopo 110 anni nelle sale cinematografiche si cambia. Non si distingueranno più, per trasparenza, sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, ma tutto sarà digitale, compresso, virtuale, e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli - ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono - hanno già negli ultimi anni subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio la pena, dalla soglia di questa trasformazione-rivoluzione ormai definitiva, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico. Senza apparecchiature leggere per la registrazione del suono, emulsioni sensibili, apparecchiature illuminanti portatili e compatte, ad esempio, alla fine degli anni '50 non sarebbe stato possibile costruire "correnti" di indagine e pensiero identificabili sotto le sigle di free cinema o nouvelle vague, largamente basate su riprese dal vero e non più ricostruite in teatro di posa.