Libri di Carlo Monti

Un thriller investigativo internazionale in cui storia, tecnologia e inganno si fondono in una partita senza sosta. Se cerchi la verità, preparati a dubitarne fino all'ultima pagina: niente è come appare. Nemmeno un tranquillo giocatore di golf. Il Vice-Questore Max “SixtySix” Colombo — carismatico investigatore dell'Anticrimine di Varese e appassionato della mitica Route 66 — si trova a indagare su una morte che sfida ogni logica. L'omicidio del miliardario Louis Fournier, collezionista d'arte ritrovato al Sacro Monte, scuote certezze, accende sospetti e getta ombre sul ruolo delle istituzioni. Un medaglione di bronzo, un papiro, un veleno vegetale mortale e una micro-incisione perfetta collegano passato, presente e futuro in un intrigo che attraversa continenti e secoli. Da Varese — base operativa — Max e la sua squadra — l'istintiva Chiara Galli e l'egittologo per passione e medico legale Aldo Renga — si muovono tra indagini ufficiali, operazioni segrete e rivelazioni che mettono in discussione ogni certezza. Ogni indizio apre un nuovo enigma. Ogni risposta genera dubbi più profondi. Dai sarcofagi del Sacro Monte alle tombe della Valle dei Re. Dai templi etiopi fino alla futuristica Singapore, attraversando Madrid e Milano: l'indagine si trasforma in una corsa contro il tempo — e contro un avversario senza volto… che è sempre un passo avanti. Per fermare chi trama nell'ombra manipolando percezione e realtà, Max dovrà giocare la sfida più pericolosa: capire dove finisce la verità… e dove inizia l'inganno. Un thriller che mescola rigore investigativo e respiro internazionale, dove istituzioni, tecnologia e mente umana si scontrano nei limiti della verità.

L'idea di passare da immagine in prospettiva a proiezione ortogonale è antica. I suoi fondamenti sono generalmente ascritti a Johan Heinrich Lambert, (1728 -1777) fisico e astronomo tedesco. Egli ne parlò nel suo libro “Freyen Perspektive” pubblicato a Zurigo nel 1759. Da tempo era in uso la “camera chiara” proprio a tale fine; ma fu solo dopo la scoperta della fotografia che si diffuse la tecnica della trasformazione proiettiva. Aimé Laussedat (1819 -1907) per la topografia e Albrecht Meydenbauer (1844 -1922) per il rilevamento architettonico, sono sicuramente i padri della fotogrammetria. Cosa sia divenuta nell'ambito di un secolo e mezzo questa disciplina, attraverso quali modifiche fondamentali sia passata, si cerca di riassumerlo in questo libro, che ne espone i tre momenti fondamentali: quello analogico, quello analitico e quello attuale chiamato “digitale”. La nascita, dopo la conquista dello spazio, del telerilevamento, ha contribuito all'evoluzione della fotogrammetria generale.

Trattamento dei dati topografici e cartografici