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Libri di Carolina Falbo

Fisionomie socio-culturali della solitudine

Fisionomie socio-culturali della solitudine

Carolina Falbo

Libro: Copertina morbida

editore: Fondazione Mario Luzi

anno edizione: 2016

pagine: 158

Quante solitudini ci sono e a cosa conducono? È questa la domande a cui si tenta di dare risposta nel denso saggio di Carolina Falbo. Il lettore potrà pensare alla solitudine del portiere di prima del calcio di rigore, così come lo racconta Handke, o ai celeberrimi Cento anni di Màrquez in cui la solitudine è piuttosto affollata. Diversamente potrebbe venire alla mente il protagonista de L'uomo della folla di E. A. Poe, ed è così che si deve immaginare l'autrice di questo saggio, alla contraddizione' che porta dalla solitudine alla lucida analisi della civiltà di massa. Dalla clausura del monaco medievale all'egocentrismo di alcune scritture, agli studi sociologi sul fenomeno fino all'alienazione del consumatore nell'era globale: "Della cosiddetta 'società di massa' - che è la società a noi contemporanea - dove noi tutti siamo sempre soli, pur non rimanendo, almeno in potenza, mai isolati." (dalla prefazione al testo - Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)
19,90

Fisionomie socio-culturali della solitudine

Fisionomie socio-culturali della solitudine

Carolina Falbo

Libro: Copertina morbida

editore: Gruppo Albatros Il Filo

anno edizione: 2015

pagine: 145

"Capita spesso che una persona, pensando, si trovi sola già a partire dalla constatazione, che può essere molto sommaria, sulla mutilazione che talune 'parole ricorrenti', come 'lapidario' o 'logoro', operano alle giunture del discorso e al senso dei fatti, con il loro portato di genericità, ai danni di una dettagliazione implosa sempre più nella stretta dei settori. (...) può accadere che qualcuno si senta solo nella misura in cui quel che ci fa essere individui risulti confuso nelle topiche della settorialità e misconosciuto in questo rampante 'presente assoluto', che molto profondamente connota l'esperienza di gestazione e gestione del tempo delle persone a questo punto della storia. Di conseguenza, sia che si ammanti di sarcasmo, come accade nella cinica performativa del gesto attoriale, sia che prorompa in livori, tic e risentimenti, in quella verità di vita che non passa dal racconto né dalla rappresentazione, la solitudine resta esito, segnale e giustificazione di dolore". Introduce così la sua ricerca Carolina Falbo, l'osservazione attenta delle facce della solitudine nel tempo, dal Medioevo al Romanticismo, passando per Rinascimento e Illuminismo...
12,90

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