Libri di Caterina Greco
Museo archeologico regionale «Antonino Salina». Palermo. Guida
Caterina Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 64
Nelle stanze recentemente e splendidamente restaurate sono allestiti i capolavori dell'arte antica antica, come le celebri metope dei templi di Selinunte. Il Museo Archeologico "Antonino Salinas" di Palermo è la più importante e antica istituzione pubblica museale dell'Isola, formatosi già nel 1814. Restaurato integralmente nelle strutture e nell'esposizione il museo offre la possibilità di ammirare le celeberrime metope dei templi di Selinunte, considerato il più importante complesso scultoreo dell'arte greca in Occidente. Il museo conserva inoltre la cosiddetta Pietra di Palermo, con iscrizioni geroglifiche di importanza capitale per la ricostruzione della storia dell'antico Egitto. La guida testimonia il nuovo allestimento con la creazione della terza corte "la nuova agorà del Salinas" dove trovano hanno trovato posto il monumentale frontone del tempio C di Selinunte e lo straordinario complesso scultoreo delle gronde leonine del tempio di Himera.
Francesco Messina, greco di Sicilia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 48
Aprendo le sue sale ad una significativa selezione delle opere di Francesco Messina, il Museo Salinas conferma una vocazione al dialogo tra le varie forme ed epoche dell'arte che negli ultimi anni ne hanno fatto un ineludibile punto di riferimento culturale in Sicilia. In questo caso il confronto ravvicinato tra i bronzi di Messina e i reperti del museo mira a raccontare una duplice sfida. Da un lato, saggiare il grado di tenuta che l'evidente richiamarsi ai canoni classici da parte dello scultore di Linguaglossa mantiene dinanzi ad autentiche espressioni di quella scultura greca e romana che fu tra le sue principali fonti di ispirazione. Dall'altro, offrire alle opere del museo la possibilità di specchiarsi in queste inesauste prove di una classicità di ritorno, comunque pregne di una poetica del quotidiano che parla il linguaggio della contemporaneità, per documentare l'inscalfibile validità della "forma" antica, quell'intreccio indissolubile tra messaggio e iconografia, tra significato e veste artistica, che continua a parlarci ancora, e in qualche modo a parlarci di noi. Per questa ragione abbiamo scelto tra le sculture di Messina quelle che meglio si prestano ad accendere di nuove possibilità semantiche e visive le opere più famose del Salinas, e soprattutto quelle che nella loro dimensione di "frammento" partecipano oggettivamente alla condizione primordiale delle testimonianze archeologiche, a quella necessità di completare e rendere comprensibile alla mente l'immagine che rappresenta un esercizio eccitante per l'uomo contemporaneo, e che spiega il fascino sottile esercitato dall'archeologia nella cultura di massa del nostro tempo. Introduzioni di Caterina Greco, Maria Fratelli, Andrea G. Cerra.