Libri di Caterina Zamboni Russia
L'eterno partigiano. Frammenti per un'epica della Liberazione
Caterina Zamboni Russia
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 144
Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, un libro dal titolo "L’eterno partigiano" ha un significato preciso: confrontarsi con l’inevitabilità della scomparsa degli ultimi partigiani viventi. Cosa resta della lotta di Resistenza? Come conservare e accogliere l’eredità di quella storia? La vicenda partigiana, in queste pagine, si trasfigura in un’idea assoluta di liberazione: l’eternità della memoria diventa un antidoto alla scomparsa, all’estinzione terrena. Presente attuale e tempo partigiano appaiono come frammenti di una catena storica che testimonia la permanenza di una lotta incessante, tra le necessità della storia e l’epica eterna della lotta.
Nuvole, uccelli e lacrime umane. Lettere su natura e rivoluzione
Rosa Luxemburg
Libro: Libro in brossura
editore: Nda Press
anno edizione: 2025
pagine: 224
Nata nella Polonia del 1871, Rosa Luxemburg è stata una figura emblematica del secolo Novecento: rivoluzionaria e teorica del socialismo, fondò con Karl Liebknecht la Lega di Spartaco contro l'allora nascente Repubblica di Weimar, divenendo protagonista delle insurrezioni del periodo. Morì a Berlino nel 1919, assassinata dai corpi paramilitari tedeschi. Rivoluzionaria, intellettuale, filosofa, sono molte le sfaccettature con cui Rosa Luxemburg viene tradizionalmente rappresentata, ma dalla sua fitta corrispondenza con gli amici e i compagni di partito emerge una immagine finora trascurata. Lontano dai congressi, dalle agitazioni e dalle proteste in piazza, Luxemburg si racconta accompagnata da una ridda di animali e piante, una moltitudine di vespe, cinciallegre, calabroni, bufali, fiori di campo e alberi di acacia. Emblemi di fragilità e bellezza, di autonomia e sofferenza, gli animali che popolano le sue corrispondenze restituiscono la riflessione di una delle più grandi pensatrici del secolo scorso e insieme un'esperienza calata nella vicenda umana, nella quotidianità del vivere, nonostante la prigionia in carcere e il tempo di guerra. "Nuvole, uccelli e lacrime umane" è una raccolta di lettere – alcune mai tradotte in italiano – che regalano al lettore il ritratto di un'intellettuale capace di immedesimarsi con le sorti degli animali e delle piante che insieme a lei vivono i giorni di prigionia. È nella difficoltà del vivere naturale – una coccinella, una cinciallegra, un fiore colto nel cortile del carcere – che Rosa Luxemburg riesce a intravedere e meglio comprende l'altrettanto fragile condizione umana. Di sé confidava: "Mi sento a casa solo nel mondo, dove ci sono nuvole e uccelli e lacrime umane".
La macchia mongolica
Massimo Zamboni, Caterina Zamboni Russia
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 282
È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale. È lì assieme alla moglie e ai componenti dei CSI. La Mongolia che si trova davanti corrisponde e supera l'immaginario costruito in anni di fantasticazioni, letture, ricerche: quella terra mitica - resa immortale dalle gesta di Gengis Khan, attraversata da Marco Polo, conquistata dalla Russia sovietica - stordisce e risuona in Zamboni come una radice scoperta, un'appartenenza ancestrale pari solo a quella dei boschi emiliani. Da quel viaggio in Mongolia non solo prenderà vita "Tabula rasa elettrificata", uno dei dischi simbolo dei CSI, ma si manifesterà per la prima volta in Massimo e sua moglie il desiderio di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo, con una macchia inequivocabile: una sorta di voglia, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta "macchia mongolica". Questo segno detterà per sempre anche in lei la partecipazione a due mondi spirituali e fisici, l'Emilia dei padri e la Mongolia del desiderio. Al compimento dei diciotto anni è qui che Caterina vuole andare in ciò che sembra quasi un ritorno a casa. Nei paesaggi immutati e nella storia che veloce fagocita il tempo e i costumi, dentro a un mondo che ha annientato le distanze ma non le differenze, questo nuovo viaggio - prima tutti insieme, e poi Caterina da sola - è scoperta ulteriore, immersione spirituale, indagine sull'altrove che ci abita, un'esplorazione necessaria tra le stanze della memoria più intima. "La macchia mongolica" è anche un film-documentario diretto da Piergiorgio Casotti e una colonna sonora composta da Massimo Zamboni e pubblicata da Universal Music su CD/LP.