Libri di Chiara Amalfitano
L'attuazione dei provvedimenti giurisdizionali
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 640
L’esigenza di assicurare che ai provvedimenti giurisdizionali sia data attuazione è comune a tutti gli ambiti della vita giuridica e rappresenta un aspetto rilevante, per non dire decisivo, del diritto a una tutela giurisdizionale effettiva. Invero, tale diritto fondamentale – riconosciuto e garantito, oggi, da una pluralità di fonti a livello nazionale, sovranazionale ed internazionale – non ha ad oggetto soltanto il profilo, frequentemente evocato, dell’accesso alla tutela giurisdizionale, ma altresì quello dell’attuazione, e quindi della realizzazione, di quanto statuito in un provvedimento di carattere giurisdizionale. Nello stesso tempo, l’attuazione di una pronuncia resa da un organo giurisdizionale altro non è, in definitiva, che uno strumento per l’attuazione dei diritti che in tale pronuncia trovano una forma, più o meno intensa, di concretizzazione e conformazione per il caso specifico. E tuttavia, benché sia possibile che l’emanazione del provvedimento giurisdizionale sia già di per sé sufficiente a garantire la soddisfazione dei diritti in questione, in taluni casi ciò non accade, essendo necessarie attività ulteriori per far sì che il provvedimento adottato produca compiutamente i propri effetti e sia, dunque, pienamente ed effettivamente attuato. Contributi di: Crema Luigi; Nascimbene Bruno; Galli Luca; Buccomino Daniela; Sunnqvist Martin; Vincre Simonetta; Saitta Fabio; Repetto Giorgio; Ciancio Adriana; Valaguzza Sara; Finocchiaro Giuseppe; Osti Alessandra; Cataldi Giuseppe; Trisorio Liuzzi Giuseppe; Ragone Giada; Lazzerini Nicole; Bianchi Riva Raffaella; Grassi Michele; Fiano Nannerel.
I terzi nei processi nazionali e sovranazionali: poteri e tutele
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 512
L’idea che nel processo vi sia un “terzo” e, quindi, un soggetto che non è parte originaria, o principale, è inscindibilmente connessa al tema della tutela dei diritti (innanzitutto del terzo che interviene e che da quel processo e dai suoi esiti può essere pregiudicato), alla affermazione della garanzia del contraddittorio, alla esigenza che il giudice sia messo nelle condizioni di decidere “al meglio”, per aver avuto modo di ascoltare tutti gli interessati. Il ruolo del terzo nel processo è, quindi, un aspetto della civiltà giuridica. E tale constatazione non varia a seconda dell’area ordinamentale in cui ci si colloca, sia essa quella del processo civile, di quello amministrativo, di quello costituzionale o internazionale o europeo. Le peculiarità che reggono il singolo procedere giudiziario condizioneranno l’istituto in parola, ma non ne altereranno significativamente l’ultima e più intima finalità. Certo è che nei processi in cui si discutono tematiche giuridiche che, per natura, sono suscettibili di assumere rilievo in una generalità di casi e situazioni (si pensi al processo costituzionale, ma anche a quello di fronte al giudice dell’Unione o del sistema della CEDU), l’utilità dell’intervento appare ancor più evidente e l’esigenza di vederlo realizzato anche da soggetti non direttamente o immediatamente incisi dalle conseguenze della singola pronuncia, perciò portatori di interessi più vasti e diffusi, ancora più pressante.
Il giudice dell'Unione europea alla ricerca di un assetto efficiente e (in)stabile: dall'incremento della composizione alla modifica delle competenze
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2023
pagine: XIV-225
I contributi raccolti nel volume, prendendo spunto dalla relazione della Corte di giustizia dell'Unione europea, del dicembre 2020, che esamina - concluse le tre fasi di raddoppio del numero dei giudici del Tribunale - il funzionamento di tale istanza giudiziaria a “ranghi raddoppiati”, spaziano su una ricostruzione più generale dell'architettura giurisdizionale dell'Unione europea alla luce delle più recenti riforme (strutturali, organizzative e funzionali) che hanno riguardato l'istituzione giudiziaria e riflettono sulla opportunità di nuovi interventi normativi, anche di revisione dello Statuto della Corte di giustizia, e anche eventualmente volti a delineare un nuovo riparto di competenze tra i due giudici dell'ordinamento.
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea nel sistema integrato di tutela. Atti del convegno svoltosi nell'Università degli Studi di Milano a venti anni dalla sua proclamazione
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 448
Questo volume raccoglie le riflessioni del convegno che si è svolto nell’Università degli Studi di Milano l’11 dicembre 2020, dedicato al ventennale della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Un periodo di “vita” sufficientemente lungo da suggerire l’opportunità di fermare il momento e di tentare un bilancio sulla sua effettiva resa. Non una celebrazione fine a sé stessa, ma la volontà di ragionare a fondo dell’impatto che la Carta di Nizza ha realmente avuto sul processo di integrazione europea. Per farlo abbiamo ritenuto importante che a ragionarne fossero studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari – a testimonianza della complessità della materia e della necessità di approcciarvisi con una visuale più ampia possibile – così come coloro che si interfacciano con la Carta nella pratica giudiziaria. Il confronto si è inoltre arricchito del contributo autorevolissimo di Giudici della Corte costituzionale (il Presidente Amato e il Vicepresidente Zanon) e della Corte di Giustizia (il Vice Presidente emerito Tizzano), ai quali sentiamo di rivolgere un particolare ringraziamento. I saggi raccolti in questo volume cercano di rispondere, senza certo pretesa di esaurire il discorso, a domande cruciali, che attengono alla natura, agli effetti, ai confini di applicabilità e al “destino” stesso della Carta; non isolatamente intesa, naturalmente, ma nelle interazioni che questo catalogo di diritti intrattiene, per il tramite degli operatori che ne applicano ed interpretano le previsioni, con le costituzioni nazionali e con la Convenzione per la salvaguardia dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Paura dell'Europa: spunti di razionalizzazione. Atti del webinar «Chi ha (ancora) paura dell'Europa» (18 maggio 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: XIV-234
«Il presente volume raccoglie gli atti dell'evento conclusivo del progetto finanziato dalla Commissione europea nel 2017 (Cattedra Jean Monnet —Project Number 587344-EPP-1-2017-1-IT-EPPJMO-CHAIR, titolare prof. Massimo Condinanzi) dal titolo "Qui a peur de l'Europe?". L'evento era stato immaginato come un momento di riflessione — rivolto in primis a studenti universitari, avvocati e magistrati, ma altresì aperto alla società civile — in cui accademici, professionisti e politici avrebbero condiviso le loro visioni sul cammino dell'Unione europea nell'ultimo decennio (e non solo). L'auspicio era che se ne potessero evidenziare in particolare gli aspetti positivi, a chiusura di un percorso di tre anni in cui gli accademici coinvolti direttamente nel progetto avrebbero contribuito a diffondere le loro conoscenze sul processo di integrazione europea, spiegando (a studenti, universitari ma anche delle scuole superiori, a giuristi, a giornalisti e a diverse categorie del mondo produttivo) il funzionamento (e i limiti) dell'ordinamento giuridico di nuovo genere", con l'auspicio di ridurre il sempre più diffuso euro-scettiscismo, accompagnato da un tasso crescente (in misura direttamente proporzionale) di "sovranismo", qualunque sia la realtà che si cela dietro tale espressione (in Italia come in molti altri Paesi membri — e non pensiamo solo al Regno Unito o alla Polonia e all'Ungheria, ma anche, ad esempio, all'Austria e alla più vicina, geograficamente e culturalmente, Francia)...» (dalla prefazione)
Primato del diritto dell'Unione Europea e controlimiti alla prova della "Saga Taricco"
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2018
pagine: XII-420
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea oltre i trattati: la riforma organizzativa e processuale del triennio 2012-2015
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2018
pagine: XVIII-462
Codice di cooperazione giudiziaria penale dell'Unione europea
Chiara Amalfitano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XVI-779
"L'abbondante produzione normativa ha fatto emergere l'utilità di una sua selezione e sistematizzazione, per una più immediata comprensione del fenomeno della cooperazione giudiziaria penale e dei suoi confini, ormai particolarmente dilatati. L'idea è stata pertanto quella di raccogliere, in un volume sufficientemente snello e quindi facilmente fruibile, i più rilevanti atti dell'Unione che ormai l'operatore del diritto (avvocato e magistrato) si trova sempre più frequentemente a "maneggiare", senza trascurare la riproduzione delle norme "base" di riferimento, indispensabili per un corretto inquadramento e una altrettanto corretta applicazione di tali atti, che, pur non direttamente applicabili, possono comunque produrre – alle condizioni precisate dalla giurisprudenza della Core di giustizia – effetti diretti e come tali invocabili di fronte al giudice nazionale." (Dalla Premessa)
Le regole del processo dinanzi al giudice dell'Unione europea. Commento articolo per articolo
Libro: Libro rilegato
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2017
pagine: 1530
Unione Europea: fonti, adattamento e rapporti tra ordinamenti
Chiara Amalfitano, Massimo Condinanzi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: IX-195
La procedura di «condanna» degli Stati membri dell'Unione europea
Chiara Amalfitano
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: XVI-344
Dopo aver esaminato le procedure dal punto di vista istituzionale, il volume si concentra sullo studio delle pronunce di 'doppia condanna' sino ad oggi emesse, soffermandosi, in particolare, sui rapporti tra Commissione e Corte di giustizia nella gestione della procedura e sui profili problematici inerenti alla comminazione di entrambe le sanzioni e all'automatismo nell'applicazione della somma forfettaria. Nell'ultima parte (cap. III), il volume analizza la natura e gli effetti delle sentenze di condanna, i poteri della Commissione rispetto alla loro esecuzione (in prima battuta rimessa alla ¿buona volontà¿ degli Stati condannati) e i casi di contestazione della richiesta di esecuzione presentata dalla Commissione. Si esaminano, quindi, i possibili rimedi in caso di persistente inottemperanza alle pronunce di condanna e ci si interroga sulla reale efficacia deterrente delle procedure e delle sanzioni comminabili, specie oggi a fronte della crisi finanziaria che ha investito l'Unione europea. Da ultimo, si analizzano possibili soluzioni che, idonee ad aumentare l'efficacia deterrente dei procedimenti di 'condanna', non siano tali da pregiudicare l'effettività del sistema giurisdizionale dell'Unione complessivamente considerato. Il volume è corredato da schede riassuntive delle cause decise e da una tavola sinottica che mette in raffronto le peculiarità di ciascun procedimento.