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Libri di Daniel Vogelmann

La notte

La notte

Elie Wiesel

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 112

"Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?" (dalla Prefazione di F. Mauriac)
10,00

Moshkele il ladro

Moshkele il ladro

Sholem Aleichem

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2024

pagine: 112

"Fino al momento in cui scrisse questo romanzo, Sholem Aleichem non aveva mai dedicato un’opera completa al sottoproletariato ebraico. Qui ci descrive la vita reale, mostrando che la società ebraica dello shtetl aveva, come la società russa nel suo insieme, i suoi reprobi e la sua malavita. 'Moshkele il ladro' ha una trama avvincente, un’insolita storia d’amore e un ritratto superbo e acuto di un ebreo fuorilegge e del suo ambiente sociale. Vi vediamo uno spaccato della vita ebraica russa della fine del XIX secolo, pieno di personaggi ben delineati, personaggi che non si erano mai visti prima nelle belle lettere yiddish. Colpisce anche il modo in cui il romanzo mostra gli ebrei che interagiscono con i non-ebrei nella Zona di Residenza russa, un tema nuovo e rivoluzionario nella moderna letteratura yiddish. Dal momento che questo romanzo non è stato incluso nell’edizione standard delle opere di Sholem Aleichem – e ancora non sappiamo perché – esso può essere considerato un’opera «perduta», «appena scoperta», «dimenticata» o «trascurata», oppure una combinazione di tutte e quattro le cose." (dall’Introduzione di Curt Leviant)
12,00

L'orologio di papà e altri ricordi

L'orologio di papà e altri ricordi

Daniel Vogelmann

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2022

pagine: 120

«Mio padre era solito dire: “Io non voglio vincere la Lotteria di Tripoli, ma voglio vincere la lotteria quotidiana”. E in cosa consisteva la lotteria quotidiana? “Quando esco di casa trovare subito l’autobus; quando si mette a piovere avere l’ombrello; quando faccio una telefonata importante trovare subito libero...”. A me, allora, sembravano aspirazioni modeste. Ora so che è più facile vincere la Lotteria di Tripoli». Alcuni ricordi si fissano nella memoria, altri svaniscono. Quelli che rimangono sono spesso marginali, ma sono anche le tessere con cui è forse possibile fare un bilancio della propria vita o quantomeno ripercorrerla. Con i suoi ricordi, raccontati poeticamente, Daniel Vogelmann condivide con il lettore una visione compassionevole dell’esistenza.
10,00

Dalla parte di Giona (e del ricino)

Dalla parte di Giona (e del ricino)

Daniel Vogelmann

Libro: Copertina morbida

editore: Giuntina

anno edizione: 2021

pagine: 56

"So bene che è più che temerario se non disdicevole (spero non blasfemo) che, postremo, anch'io, che non so l'ebraico e che non sono certo un biblista, mi confronti con il Libro di Giona con alcune riflessioni personali e una 'traduzione'. Il fatto è che Giona, secondo me, è stato sempre e ingiustamente troppo denigrato, per cui ho sentito il bisogno di dedicargli questo breve scritto."
5,00

Piccola autobiografia di mio padre

Piccola autobiografia di mio padre

Daniel Vogelmann

Libro: Copertina morbida

editore: Giuntina

anno edizione: 2019

pagine: 34

"Mio padre Schulim mi ha sempre raccontato poco della sua vita, e non solo riguardo alla sua prigionia ad Auschwitz. Certe cose, poi, le ho sapute soltanto molti anni dopo la sua morte, come, per esempio, che c'era anche lui nella lista di Schindler. E io, purtroppo, non gli ho mai chiesto nulla, anche perché è morto quando avevo solo ventisei anni. Qualcosa, però, è giunto miracolosamente fino a me, e così ho scritto questa piccola autobiografia per le mie nipotine. Ma non solo per loro." (Daniel Vogelmann)
5,00

Piccole letture dantesche

Piccole letture dantesche

Claudia Arletti, Amerigo Fontani, Daniel Vogelmann

Libro: Copertina morbida

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2018

pagine: 56

Il volume contiene tre interventi degli anni 2016-2017 del festival dantesco: di Claudia Arletti, giornalista; di Amerigo Fontani, attore; di Daniel Vogelmann, scrittore e editore.
10,00

Le mie migliori barzellette ebraiche

Le mie migliori barzellette ebraiche

Daniel Vogelmann

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2010

pagine: 72

«Ancora un libro di barzellette ebraiche?» vi domanderete. In effetti, di libri di barzellette ebraiche ce ne sono già tanti, e tutto sommato non credo che si sentisse la mancanza di una raccolta delle mie migliori, anche perché le barzellette non sono mai 'tue", a meno che tu non le abbia inventate. Ma nessuno sa chi inventa le barzellette: questo è uno dei misteri insondabili dell'universo. Che sia Dio stesso? Forse per consolarci dell'esser nati. (D. Vogelmann dall'introduzione)
6,00

L'ebreo errante

L'ebreo errante

Elie Wiesel

Libro

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 181

13,00

L'ebreo errante

L'ebreo errante

Elie Wiesel

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2011

pagine: 195

"Ma, nel momento del cheshbon hanefesh, facendo il bilancio della mia vita, devo riconoscere che i miei veri maestri, per guidarmi e per spingermi avanti, mi attendono non in luoghi prestigiosi e lontani ma nelle piccole aule piene d'ombre e di canti dove un ragazzo al quale assomigliavo studia ancora oggi la prima pagina del primo trattato del Talmud, sicuro di trovarvi tutte le risposte a tutte le domande. Meglio: tutte le risposte e tutte le domande. Perciò, spesso per me l'atto di scrivere non è altro che il desiderio inconfessato o cosciente di incidere alcune parole su una pietra tombale: alla memoria di una città scomparsa, di un'infanzia esiliata e di tutti coloro che ho amato e che se ne sono andati prima che abbia potuto dirglielo."
15,00

Perdonare?

Perdonare?

Vladimir Jankélévitch

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 63

«Lo sterminio degli ebrei è stato dottrinalmente giustificato, filosoficamente spiegato, metodicamente preparato, sistematicamente perpetrato dai dottrinari più pedanti che siano mai esistiti; esso risponde a una intenzione sterminatrice deliberatamente e lungamente maturata; è l'applicazione di una teoria dogmatica che esiste ancora e che si chiama antisemitismo. (...) Nell'universale amnistia morale concessa da molto tempo agli assassini, i deportati, i fucilati, i massacrati hanno soltanto noi che pensiamo a loro. Se cessassimo di farlo, finiremmo di sterminarli, ed essi sarebbero annientati definitivamente. I morti dipendono dalla nostra fedeltà…».
10,00

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