Libri di Dario Stevanato
Fondamenti di diritto tributario
Dario Stevanato
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2022
pagine: XIV-482
Il «fondamento» dei tributi, prima ancora che normativo, è politico-sociale: i tributi disegnano il rapporto tra individuo e Stato e gli assetti della convivenza civile, mentre il prelievo fiscale incide nei rapporti produttivi e di mercato, condizionandone lo svolgimento ed essendone a sua volta influenzato. Nel fenomeno tributario si intrecciano dunque vari elementi e punti di vista, economici, politico-sociali, filosofici e storici, oltre che giuridici. Ciò che è vero in generale per lo studio del diritto, il quale non si esaurisce nell’esegesi o peggio nell’esposizione di «materiali» normativi o giurisprudenziali, vale a maggior ragione per questa disciplina: comprendere gli istituti tributari significa interrogarsi sulle loro giustificazioni di fondo, come si è tentato di fare in questo volume, rivolto agli studenti universitari nonché a studiosi e interessati a vario titolo al tema.
Forme del tributo nell'era industriale. Ascesa dell'imposta sul reddito e segni di un declino
Dario Stevanato
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 406
Autonomia, differenziazione, responsabilità. Numeri, principi e prospettive del regionalismo rafforzato
Andrea Giovanardi, Dario Stevanato
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 272
La Costituzione italiana riconosce il pluralismo istituzionale e il principio di responsabilità. Per darvi attuazione, sancisce l'autonomia finanziaria di regioni ed enti locali, cui risulta funzionale il principio di territorialità dei tributi. Riconosce altresì i principi di sussidiarietà e differenziazione. Con l'obiettivo di superare il dogma dell'uniformità nell'organizzazione dei servizi pubblici e sperimentare i possibili vantaggi della differenziazione, la riforma del Titolo V ha previsto un modello di regionalismo "rafforzato" per le regioni che vogliano ottenere la devoluzione di maggiori funzioni e competenze, unitamente alle relative risorse finanziarie. A lungo rimasto sulla carta, dal 2017 questo percorso è stato intrapreso da alcune regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna), contro le cui istanze si è alzato un trasversale fuoco di sbarramento animato da una visione ugualitaria e da un solidarismo che si vorrebbe illimitato e incondizionato. L'accusa di voler attuare una secessione mascherata, rivolta alle regioni del nord, nasconde una realtà pluridecennale fatta di enormi travasi di risorse tra territori, che non sono stati di alcun giovamento nel ridurre i divari tra le diverse parti del paese e nell'aiutare le aree meno sviluppate. Con un'analisi condotta sia sul versante economico che su quello degli assetti giuridico-istituzionali, il libro si interroga sulle prospettive del regionalismo differenziato facendo giustizia di obiezioni che appaiono inconsistenti e in molti casi strumentali al mantenimento dello status quo, a detrimento sia delle regioni del nord che dei territori del sud. Prefazione di Nicola Rossi.
Fondamenti di diritto tributario
Dario Stevanato
Libro
editore: Le Monnier Università
anno edizione: 2019
pagine: XIV-474
Il «fondamento» dei tributi, prima ancora che normativo, è politico-sociale: i tributi disegnano il rapporto tra individuo e Stato e gli assetti della convivenza civile, mentre il prelievo fiscale incide nei rapporti produttivi e di mercato, condizionandone lo svolgimento ed essendone a sua volta influenzato. Nel fenomeno tributario si intrecciano dunque vari elementi e punti di vista, economici, politico-sociali, filosofici e storici, oltre che giuridici. Ciò che è vero in generale per lo studio del diritto, il quale non si esaurisce nell’esegesi o peggio nell’esposizione di «materiali» normativi o giurisprudenziali, vale a maggior ragione per questa disciplina: comprendere gli istituti tributari significa interrogarsi sulle loro giustificazioni di fondo, come si è tentato di fare in questo volume, rivolto agli studenti universitari nonché a studiosi e interessati a vario titolo al tema.
Dalla crisi dell'Irpef alla Flat tax. Prospettive per una riforma dell'imposta sul reddito
Dario Stevanato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 211
Scopo dell'imposta personale sul reddito era realizzare i principi di universalità e progressione, aggravare i redditi fondati, esentare quelli minimi. Si è invece verificato l'opposto e l'Irpef progressiva si è rivelata un tributo frammentario e selettivo, dove la progressività è ormai confinata ai soli redditi di lavoro. I postulati di partenza sono così ribaltati e anziché avere un'unica imposta personale, universale e progressiva, sul reddito complessivo, abbiamo un sistema di imposte speciali plurime, frutto di stratificazioni normative caotiche, che attuano una discriminazione qualitativa a rovescio. Quale può essere la soluzione a questo stato di cose? Secondo Dario Stevanato, la via d'uscita non può consistere nella rinuncia ai meccanismi cedolari di tassazione, né tantomeno nell'inasprimento della progressività, che finirebbe per incidere soltanto sui redditi della classe lavoratrice. Per riformare il sistema e alleviare il prelievo su lavoratori e produttori, ripristinando al contempo l'equità orizzontale, occorre superare il dogma delle aliquote graduate a favore di una ragionevole progressività per deduzione, ottenuta grazie alla fiat tax (imposta ad aliquota piatta) con esenzione dei redditi di sussistenza.
La giustificazione sociale dell'imposta. Tributi e determinabilità della ricchezza tra diritto e politica
Dario Stevanato
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 774
Che le imposte servano a finanziare le spese pubbliche è osservazione ovvia, meno scontato è invece come debbano essere ripartiti i relativi pesi sulla collettività. I moderni sistemi tributari nascono dalla necessità di fondare la tassazione sulle ricchezze degli individui, sulla loro "capacità" di contribuire ai carichi pubblici, sostenendo un esborso ("ability to pay"), E devono quindi essere in grado di qualificare, determinare e valutare socialmente i diritti proprietari dei singoli, a cui commisurare il prelievo fiscale. L'esenzione del "minimo vitale", la discriminazione dei redditi "non guadagnati" e perpetui, la progressività dell'imposizione, la scelta delle singole manifestazioni di capacità economica da tassare - patrimoni, redditi, consumi - sono alcune delle questioni di cui si occupa questo libro, accomunate da un unico filo conduttore: la misurazione e l'apprezzamento ai fini sociali dei redditi e dei patrimoni individuali, nella prospettiva della tassazione. A questi temi si intreccia il mito della "redistribuzione", dell'utilizzo dell'imposta quale fattore perequativo delle ricchezze private: in apparenza (e per molti) funzione indefettibile e centrale dello strumento tributario, in realtà semplice effetto combinato di prelievo fiscale e spesa pubblica, o tutt'al più contingente opzione di politica legislativa.