Libri di Diego Cavallotti
Cinema e storia. Media-Impresa. Discorsi e pratiche cinematografiche e mediali nella cultura industriale
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 250
Una rivista che si colloca su una terra di confine in buona parte ancora da esplorare. Ogni numero presenta contributi interdisciplinari focalizzati su un tema monografico e uniti da un filo comune: lo studio dell'immaginario e delle sue interazioni con la realtà, quale ideale luogo di incontro e dialogo tra il cinema, gli audiovisivi, la cultura visuale e la storia. Delle tante vite parallele del cinema quella industriale non è certo tra le più appariscenti. Eppure, è anche districandosi fra cubicoli da ufficio, fiere campionarie, presentazioni aziendali e viaggi d'affari che i mezzi audiovisivi hanno adempito alla propria funzione di agenti storici, divenendo presenze via via più pervasive e influenti nella quotidianità dei luoghi di lavoro. Questo numero speciale di «Cinema e Storia» parte dall'ormai vasta letteratura esistente sul cinema industriale e sponsorizzato per adottare una più ampia prospettiva sul processo di "mediatizzazione" che ha interessato le imprese e le organizzazioni lavorative nel contesto italiano. Muovendo della ripresa post-bellica come punto di partenza obbligato e individuando il boom economico quale periodo di maggior fortuna della cinematografia d'impresa, ci si spinge fino a metà degli anni Ottanta, quanto la rete mediale delle aziende accoglie l'introduzione delle tecnologie elettroniche e informatiche. A diverse altezze di questo percorso, i saggi qui raccolti offrono spaccati sulle istituzioni e sui saperi che hanno contribuito a irreggimentare il cinema tra gli strumenti della cultura imprenditoriale, sulle accezioni discorsive di medialità che emergono dalle pagine degli house organ aziendali e sul ruolo giocato dall'audiovisivo nella rappresentazione dei paesaggi industriali e nella costruzione della corporate image. Un assortimento di casi differenti sui quali si staglia il miraggio tutto italiano del tecno-umanesimo, ora in termini utopistici (il perfetto connubio fra estro artistico e precisione tecnica) ora con sembianze distopiche, a piegare ogni espressione culturale ai fini dell'ingegneria sociale.
Transarchivi. Media radicali, archeologie, ecologie
Diego Cavallotti
Libro: Copertina morbida
editore: Diabasis
anno edizione: 2022
pagine: 224
Che cosa sono i transarchivi? Con questo termine si intendono intrecci fra archivi diversi che conservano materiali afferenti al medesimo contesto di produzione. Il volume si concentra sui documenti audiovisivi e cartacei legati ai movimenti sociali bolognesi tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta - l'epoca della Pantera, dell'esplosione del fenomeno dei centri sociali e delle manifestazioni per l'occupazione delle case. Navigando al loro interno, il transarchivista cerca di mappare e di mettere in relazione simili documenti, con l'obiettivo di capire come essi costituiscano tracce da seguire lungo il sentiero innevato della storia.
Scrivere la storia, costruire l'archivio. Note per una storiografia del cinema e dei media
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 573
A partire dal Convegno di Brighton del 1978 e dalle elaborazioni della New Film History, la ricerca storica ha progressivamente spostato il proprio baricentro dalla ricognizione critica a forme che ricordano to scavo archeologico e che hanno come proprio luogo d'elezione l'archivio. Esso si presta così a essere un sistema di organizzazione e di canonizzazione della memoria collettiva che ha trovato nel XX secolo uno straordinario momento di sistematizzazione teorico-epistemologica. In altri termini, l'archivio è la condizione di possibilità di una sfera culturale e della riflessione storica che a essa si lega: stabilisce che cosa sia dentro o fuori rispetto aí dibattiti che le dominano, che cosa sia possibile conservare a livello storico e che cosa non lo sia. All'interno di questo volume, si indagheranno attraverso più prospettive te principali questioni relative alla storiografia del cinema e dei media: il suo orizzonte istituzionale, il rapporto tra materialità ed elaborazione storica, "l'allargamento dell'archivio" dovuto all'inclusione di "oggetti storici" prima trascurati, le diverse forme che può assumere un archivio e la sua funzione per discipline "giovani" come la storia del cinema e dei media.
A history of cinema without names. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis International
anno edizione: 2020
pagine: 516
C'era una volta Italia '90. Brevi favole per notti magiche
Jonatan Peyronel Bonazzi, Damiano Cason, Diego Cavallotti
Libro
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2020
pagine: 160
"C'era una volta Italia '90" ripercorre le gesta sportive dei più grandi campioni che parteciparono al Mondiale italiano. Oltre 50 brevi storie, scritte come favole della buonanotte adatte a tutte le età, accompagneranno il lettore raccontando le giocate e gli aneddoti di Maradona, Baggio, Matthäus, Schillaci, Gullit, della bizzarra coppia colombiana Higuita e Valderrama, dei camerunesi Milla e N'Kono e di moltissimi altri ancora. Come in un mosaico, ogni fiaba rappresenta un tassello che porterà il lettore ad avere un quadro finale di quello storico Mondiale, in cui l'Italia intera si fermò per un mese sognando le "notti magiche", come cantavano nella canzone ufficiale del torneo Gianna Nannini e Edoardo Bennato. Un libro per i giovani appassionati di calcio che non poterono vivere di persona la magia di quel Mondiale ma anche per i più grandi, che seguirono Italia '90 quando erano solo bambini o ragazzi. "C'era una volta Italia '90" rappresenta quindi un ponte tra nuove e vecchie generazioni di calciofili raccontando il momento in cui l'Italia è stata l'ombelico del mondo calcistico.
Labili tracce. Per una teoria della pratica videoamatoriale
Diego Cavallotti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 160
Il libro intende proporre una riflessione sul tema delle pratiche videoamatoriali non da un punto di vista manualistico, ma cercando di rispondere agli interrogativi di natura teorica che tali pratiche quotidiane sollevano. Come possiamo osservare scientificamente oggetti così evanescenti? In che modo può essere indagato ciò che lascia labili tracce perché fondato su un “fare” spesso non regolato da protocolli? Infine, quali strumenti epistemici dobbiamo utilizzare se simili attività appartengono al passato e afferiscono a oggetti tecnici ormai obsoleti? Al fine di illuminare gli spazi quotidiani in cui, molti anni fa, ci siamo appropriati di una videocamera analogica, il libro convoca diversi filoni speculativi – da quello incarnato da Pierre Bourdieu alla linea di pensiero di Michel de Certeau, dalla teoria del dispositivo alla semiotica della cultura di Jurij Lotman – applicandoli a quell’orizzonte di massa rappresentato dal fenomeno videoamatoriale.
Cultura video. Le riviste specializzate in Italia (1970-1995)
Diego Cavallotti
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 251
Il volume mira a indagare la nascita della cultura video in Italia e a delineare una sua mappa concettuale attraverso i discorsi, le pratiche e le tecnologie diffusi tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del Novecento, ossia durante l'affermazione del video analogico. Prendendo avvio dalla rielaborazione del concetto di cultura filmica, si osservano non le espressioni artistiche connesse al nastro magnetico, ma la sua diffusione,"dal basso" e "di massa". In particolare, il librò si concentra sull'analisi delle riviste specializzate tra il 1970 e il 1995 (anno in cui la comparsa delle prime tecnologie digitali per il mercato consumer segnò un cambio di paradigma mediale): tali riviste, infatti, rappresentano un repertorio fondamentale per la mappatura del dibattito che regola la nascita e l'affermazione della cultura video all'interno della società italiana.