Libri di Domenico Anfora
Il giorno dell'invasione. 10 luglio 1943 lo sbarco in Sicilia
Domenico Anfora
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2023
pagine: 286
"Prima dell’alba, quando i mezzi da sbarco dell’invasore erano giunti a 1500 metri dalla riva, i soldati italiani accesero i riflettori, poi scoppiò un inferno di fuoco”. 10 luglio 1943, la più grande flotta d’invasione riunita fino a quel momento era in vista delle coste meridionali della Sicilia. Un contingente di quasi mezzo milione di uomini, protetto dai cannoni navali e da una flotta aerea che dominava il cielo, si apprestava a sbarcare, rimettendo piede in Europa. Per l’Italia fascista era la resa dei conti dopo tre anni di guerra su vari fronti. Gli ufficiali e i soldati italiani, dai punti d’osservazione costiera, dalle trincee e dai capisaldi che presidiavano, osservavano attoniti quella immensa flotta che oscurava il mare e capirono che la guerra si stava concludendo tragicamente, non prima di aver consumato le loro vite. Attraverso gli occhi di quegli uomini si narra quel giorno che decise il corso della guerra.
L'eroe di Gaeta. Francesco Saverio Anfora di Licignano
Domenico Anfora
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 152
1861, tra due mondi, quello antico del re Borbone e quello nuovo del re Savoia, un eroe borbonico lotta per riconquistare la vita. Il Regno delle Due Sicilie ha cessato di esistere, cancellato dai cannoni rigati piemontesi, e il re Borbone è fuggito in esilio presso il papa. Francesco Saverio Anfora di Licignano, reduce dall'assedio di Gaeta e dalla prigionia, cerca di riprendere a vivere in una Napoli non più capitale di un reame, ma semplice provincia del nuovo Regno d'Italia.
Ai tempi del fascio littorio. Immagini di una Comunità siciliana nell'Era Fascista 1937-1943
Domenico Anfora, Anna Guarino
Libro: Libro in brossura
editore: Ardite
anno edizione: 2021
pagine: 164
Un fondo fotografico eccezionale riesumato dopo otto decenni, custodito gelosamente da Tina Amore e da Anna Guarino, moglie e figlia di Francesco Guarino, segretario del Fascio di Combattimento di Vizzini, una cittadina dell’interno della provincia di Catania. Il valore di questa raccolta di circa 300 fotografie, di cui quasi la metà selezionate per questo testo, sta nella capacità delle immagini di narrare ogni aspetto di quella comunità: l’infanzia, la gioventù, la scuola, il lavoro, le associazioni, le celebrazioni, il tragico finale della guerra. I volti, le figure, i luoghi fissati per sempre, sarebbero scomparsi nell’oblio senza le foto di Ignazio Lentini (fotografo storico di Vizzini) e senza la conservazione della memoria da parte della famiglia Guarino-Amore. Sei anni di scatti, dal 1937 al 1943, che fanno viaggiare il lettore attraverso il tempo, facendo apparire davanti ai suoi occhi la società dell’epoca e provocando profonde emozioni.
Pianto romano. Calatafimi: la battaglia che fece l'Italia
Domenico Anfora
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 178
Nell'Italia in subbuglio del 1859-60, in pieno moto unitario, mentre i seguaci dei Savoia e i garibaldini lottano per scacciare gli stranieri e per unire la Penisola, due giovani partono alle armi e incrociano i loro destini. Il contadino napolitano Francesco Ferri è chiamato alla leva dall'esercito borbonico e lascia il suo borgo di Terra di Lavoro per finire col suo reparto in Sicilia. Il maestro ligure Giovan Battista Raimondi si unisce alla temeraria spedizione dei Mille di Garibaldi, destinata a rinforzare la ribellione antiborbonica in Sicilia. Il generale Garibaldi con i suoi mille uomini si getta in un'impresa pazzesca sfidando il re di Napoli e il suo esercito di centomila soldati. Francesco e Giovan Battista, giovani di Italie e di classi sociali diverse, si incontrano sul campo di battaglia di Pianto Romano, nei pressi di Calatafimi, invischiati in un cruento scontro all'ultimo sangue tra italiani, uno per difendere il Regno delle Due Sicilie e il suo re, l'altro per l'unità e la libertà. Riusciranno, i due protagonisti, a tornare vivi nei loro borghi?
I tunnel dell'aquila. Uomini e storie del Deposito Munizioni di Vizzini
Domenico Anfora
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 170
Vizzini, 14 agosto 1937, il capo del governo Benito Mussolini visita il 107° Deposito della Regia Aeronautica, appena attivato dopo due anni di lavori. È l'inizio di un rapporto tra il paese verghiano degli Iblei e l'Arma azzurra durato oltre settant'anni, attraverso gli anni del consenso al regime, i tragici anni della seconda guerra mondiale, il dopoguerra della povertà e della ricostruzione, la guerra fredda (toccando l'apice con la messa in opera della base missilistica di Comiso), il crollo del blocco comunista, le missioni di pace, la sospensione della leva, la chiusura. Dalla voce dei testimoni e dagli scritti dei documenti tratti dall'Ufficio Storico dello S.M.A. e da altri archivi, si racconta la microstoria del Deposito Munizioni di Vizzini nell'ambito della macrostoria dell'aeronautica militare. Si raccontano i fatti, ma anche gli uomini che hanno caratterizzato questo ente aeronautico, come l'incidente aereo di Licodia Eubea, le vite di valorosi aviatori come il serg. pil. Luigi Cosentino (MAVMM) e il serg. arm. Salvatore Alberghina.
L'assalto dei paracadutisti americani. Sicilia , 9-11 luglio 1943
Domenico Anfora
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2019
pagine: 258
«Il giovane americano era seduto nei pressi del corpo dell’ufficiale italiano che aveva ucciso poco prima ed era sconvolto. I due uomini, l’uccisore e la vittima, si assomigliavano straordinariamente. Il soldato aveva l’impressione di aver ucciso sé stesso.» Il pomeriggio del 9 luglio 1943 due flotte aeree, composte dai velivoli angloamericani da trasporto, erano pronte al decollo dalle piste tunisine con obiettivo Sicilia. Lo sbarco alleato sarebbe stato preceduto da un diffuso lancio di paracadutisti della 82a divisione aviotrasportata americana nel settore di Gela e di aliantisti della I brigata britannica nel settore di Siracusa. In questo saggio si intrecciano le ricostruzioni delle manovre militari con le storie degli uomini che ne furono protagonisti: i giovani, ben addestrati e ben nutriti paracadutisti americani, da una parte, i veterani italiani e tedeschi dall’altra. Gli italiani, logorati da anni di guerra, spesso contagiati dalla malaria, sottoalimentati, condizionati dalle sofferenze della popolazione e delle famiglie, diedero battaglia, ma dopo pochi giorni furono travolti dalla superiorità del nemico. Su di loro cadde un impietoso giudizio storico che questo saggio mette in discussione. Spiegando come andarono realmente i fatti. (Con inserto fotografico)
I ragazzi di Santa Venericchia. Il 374° battaglione costiero nella difesa di Avola
Domenico Anfora, Domenica Di Stefano
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
Lo sbarco e la difesa del settore di Avola attaccato dalle truppe anglo-americane il 10 luglio 1943 è stato ricostruito su due dimensioni: una più emozionale, umana e introspettiva; l’altra più razionale, ufficiale e asettica. La prima dimensione si basa sui ricordi ancora tramandati dai congiunti e dagli amici di tre militari italiani del settore di Avola: l’evocazione di quei lontani giorni si fonde con un susseguirsi di emozioni e di sentimenti, vissuti tra l’incertezza, l’attesa e l’amara consapevolezza di poter essere strappati dalle braccia dei propri cari da un momento all’altro. Si materializza in tal modo, in tutta la sua tragicità e drammaticità, il vero volto della guerra che vede coinvolto il singolo, con le sue trepidazioni, i suoi affetti e le sue paure, nella sua dimensione di “uomo”, prima che di “soldato”. La seconda dimensione si basa sui rapporti e sui verbali degli eserciti italiano, britannico e americano. Alcuni documenti sono relativi agli ufficiali italiani interrogati al rientro dalla prigionia. Questi documenti hanno consentito una lettura nuova e più completa di quel tragico giorno di 75 anni fa.
La battaglia degli Iblei. 9-16 luglio 1943
Domenico Anfora
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 364
Nella punta sud-orientale della Sicilia, tra il 9 e il 16 luglio 1943, sulle bianche e calcaree cime arrotondate o pianeggianti dei Monti Iblei, sui suoi versanti ripidi e sulle cave scavate dai poveri corsi d'acqua siciliani, sui suoi campi coltivati e suddivisi in terrazzi delimitati da muretti a secco, si sviluppò una dura battaglia tra le avanzanti truppe anglo-americane appena sbarcate sulle spiagge del golfo di Noto, di Capo Passero e di Gela, e le truppe italo-tedesche schierate a difesa. Per le unità dell'Asse i Monti Iblei rappresentavano il baluardo per contenere la marea nemica che, conquistate le spiagge, puntava sulla Piana di Catania, per poi dirigersi su Messina e bloccare la via di ritirata alle truppe italo-tedesche verso la penisola italiana.
La cresta a coltello 10-15 luglio 1943: Vizzini nella bufera
Domenico Anfora
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 310
Sulla base di documenti militari italiani, tedeschi, britannici e americani, arricchito da numerose testimonianze e foto, l'autore descrive con uno stile di romanzo-diario un quadro completo degli avvenimenti bellici a Vizzini e dintorni dal 10 al 15 luglio 1943, nella Sicilia martoriata dalla guerra.
Obiettivo Biscari. 9-14 luglio 1943: dal ponte Dirillo all'aeroporto 504
Domenico Anfora, Stefano Pepi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2013
pagine: 304
9-14 luglio 1943: sei giorni di guerra infuocarono il territorio siciliano da Gela a Vittoria durante l'Operazione Husky. Protagonisti sono i paracadutisti All American, i fanti americani della Big Red One e della Thunderbird, i granatieri corazzati tedeschi della "Goering", i costieri italiani della XVIII brigata. Grazie a documenti e testimonianze dirette di sopravvissuti, sono narrate le stragi dell'aeroporto di Biscari e di Comiso, la strage di Vittoria in cui persero la vita il podestà di Acate e i suoi congiunti, la battaglia dell'altura Biazzo in cui un gruppo di paracadutisti americani ricacciò indietro un'intera colonna della divisione "Goering", la battaglia per l'aeroporto di Biscari in cui si consumò la tristemente nota strage di prigionieri italo-tedeschi. Per molto tempo la storiografia ufficiale ha rappresentato lo sbarco in Sicilia come una sorta di passeggiata degli Alleati attraverso ali di popolazione festante che accoglieva i liberatori. Ma fu davvero una festante liberazione? E, soprattutto, fu davvero una passeggiata?