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Libri di Donato Martucci

Il Kanun di Skanderbeg

Il Kanun di Skanderbeg

Donato Martucci, Genc Lafe

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2024

pagine: 580

Un’opera attesa da tempo nel mondo della ricerca storica e antropologica: la prima traduzione in italiano della raccolta di consuetudini giuridiche albanesi che va sotto il nome di “Kanun di Skanderbeg”. Si tratta di norme di origine antichissima, forse addirittura preromana, vigenti nella regione dell’Albania centrosettentrionale di Dibra, Kruja, Kurbin, Benda e Martanesh. Il “Kanun di Skanderbeg” rappresenta non solo un testo normativo di grande interesse per la comprensione della struttura sociale, politica e familiare di comunità di villaggio singolari per il carattere autoreferenziale delle loro istituzioni, nonostante le diverse occupazioni subite nei secoli, ma per certi versi anche una testimonianza letteraria che può offrire informazioni preziose agli studiosi di diverse discipline, storiche, giuridiche, antropologiche, sociologiche.
30,00

Il Kanun di Lek Dukagjini. Le basi morali e giuridiche della società albanese

Il Kanun di Lek Dukagjini. Le basi morali e giuridiche della società albanese

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2021

pagine: 279

Il Kanun — ovvero, Canone — è un codice che scandiva tutti gli aspetti della vita di una regione montuosa dell'Albania del nord, la Mirdita. Tramandato oralmente e poi trascritto all'inizio del Novecento da un francescano originario del Kosovo — padre Shtjefèn Kostantin Gje9pv — questo codice contiene una serie di regole di comportamento riportate in dialetto ghego e in uso fin dal Medioevo. Il Kanun di Lek Dukagjini rappresenta un sistema di interpretazione e di valori, un universo simbolico, aderendo al quale il singolo s'integrava nella società e costruiva la propria identità.
20,00

Le terre albanesi redente. Kosovo

Le terre albanesi redente. Kosovo

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2020

pagine: 332

Questo volume a cura di Donato Martucci propone una nuova edizione dell’opera dedicata al Kosovo e pubblicata nel 1942 dalla Reale Accademia d’Italia con lo scopo di approfondire alcuni aspetti di una delle regioni – il Kosovo, appunto – che insieme alla Ciameria torna alla madrepatria in seguito alla resa della Jugoslavia e della Grecia avvenuta nell’aprile del 1941. Nata da un’esplorazione dell’archivio storico dell’Accademia Nazionale dei Lincei, che conserva i materiali della Reale Accademia d’Italia e quindi del Centro di Studi per l’Albania, quest’edizione dell’opera pubblicata da Besa Muci propone materiale già edito e testi inediti, preparati per far parte della prima stesura del volume ma all’epoca tagliati per vari motivi.
18,00

Sangue, vergini e vampiri. Antropologia della cultura albanese

Sangue, vergini e vampiri. Antropologia della cultura albanese

Donato Martucci

Libro

editore: Progedit

anno edizione: 2018

pagine: 140

Il libro di Donato Martucci propone un’analisi antropologica della cultura popolare albanese, con particolare attenzione ad alcuni aspetti rilevanti, come la parentela e la discendenza, i codici di diritto consuetudinario, la vendetta, le differenze di genere, le vergini giurate, i saperi sulla morte, su un particolare "revenant", un vampiro, un "lugat". L’approccio metodologico si basa sulla ricerca etnografica, condotta per anni sul campo, e sulla documentazione d’archivio. La prospettiva teorica dell’autore è innovativa, perché è attenta alla lettura e all’uso che si fa dei saperi tradizionali e del passato. E guarda alle interpretazioni proposte, oggi, dagli attori sociali, di pratiche e credenze che sembrerebbero residui di tempi ormai trascorsi, e invece mostrano, nei nuovi contesti, nella modernità, una vitalità portatrice di significati, più o meno confusamente stabiliti, che meritano di essere analizzati.
16,00

Lo strano settembre 1950

Lo strano settembre 1950

Donato Martucci, Uguccione Ranieri

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2011

pagine: 138

Un esilarante e paradossale racconto di fantapolitica, ispirato da Leo Longanesi e quasi certamente scritto con la sua collaborazione e supervisione. Ha per protagonista Stalin il quale, in occasione del Giubileo del 1950, giunge a Roma in incognito per confessarsi. Personaggi reali del mondo politico, giornalistico e diplomatico del tempo appaiono come co-protagonisti di situazioni divertenti.
9,50

Non votò la famiglia De Paolis. Lettere scritte domani

Non votò la famiglia De Paolis. Lettere scritte domani

Donato Martucci, Uguccione Ranieri

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2007

pagine: 96

Non votò la famiglia De Paolis è un racconto epistolare di fantapolitica pubblicato alla vigilia del grande scontro elettorale del 1948 per iniziativa di Leo Longanesi e diffuso in centinaia di migliaia di copie. Ne è protagonista un ingenuo professore, Gualtiero De Paolis, simbolo di una borghesia intellettuale benpensante. Anziché recarsi alle urne, egli preferisce, con la famiglia, dedicarsi a un scampagnata fuori porta. Le elezioni si risolvono con la vittoria del Fronte popolare, ma De Paolis trasuda ottimismo. Nell'arco di un anno le cose cambiano e, secondo il copione sperimentato nelle democrazie popolari, si instaura una Repubblica progressiva, fondata sulla soppressione di ogni libertà e sul controllo poliziesco. E di questo regime, De Paolis finirà per diventare vittima sacrificale.
8,00

Il Kanun di Lek Dukagjini. Le basi morali e giuridiche della società albanese

Il Kanun di Lek Dukagjini. Le basi morali e giuridiche della società albanese

Libro: Libro in brossura

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2019

pagine: 280

Il Kanun - ovvero, Canone - è un codice che scandiva tutti gli aspetti della vita di una regione montuosa dell'Albania del nord, la Mirdita. Tramandato oralmente e poi trascritto all'inizio del Novecento da un francescano originario del Kosovo - padre Shtjefën Kostantin Gjeçov - questo codice contiene una serie di regole di comportamento riportate in dialetto ghego e in uso fin dal Medioevo. Il Kanun di Lek Dukagjini rappresenta un sistema di interpretazione e di valori, un universo simbolico, aderendo al quale il singolo s'integrava nella società e costruiva la propria identità.
20,00

Il Kanun di Skanderbeg

Il Kanun di Skanderbeg

Donato Martucci, Genc Lafe

Libro: Libro rilegato

editore: Grifo (Cavallino)

anno edizione: 2017

pagine: 498

Con la traduzione integrale del "Kanuni i Skanderbergut" di Frano Illia.
38,00

Le terre albanesi redente. Ciameria

Le terre albanesi redente. Ciameria

Donato Martucci

Libro

editore: C.C. Comet Editor Press

anno edizione: 2012

pagine: 208

Circa settanta anni fa, nell'aprile del 1941, in conseguenza dell'occupazione della Grecia e della Jugoslavia da parte delle potenze dell'Asse e degli accordi di Vienna, vennero ridisegnati i confini degli stati balcanici e ampliate le zone sotto il diretto controllo dell'Italia che otteneva, tra le altre cose, il Kosovo e l'Epiro da poter riunificare all'Albania, già sotto il controllo della Casa regnante italiana dal 1939. Per celebrare degnamente la vittoria, la Presidenza del Centro Studi per l'Albania progettò la pubblicazione di un'opera in due volumi dedicati rispettivamente al Kosovo e alla Ciameria. Ciascuno dei volumi avrebbe dovuto raccogliere lavori dei più autorevoli studiosi di problemi albanologici riguardanti studi storici, letterari, linguistici, etnografici e scientifici. Titolo dell'opera sarebbe stato "Le terre albanesi redente". Il volume dedicato al Kosovo venne pubblicato nel luglio del 1942, quello dedicato alla Ciameria, che sarebbe dovuto uscire a breve distanza di tempo dal primo, non vide mai la luce.
12,00

Kanun delle montagne albanesi. Fonti, fondamenti e mutazioni del diritto tradizionale albanese

Kanun delle montagne albanesi. Fonti, fondamenti e mutazioni del diritto tradizionale albanese

Donato Martucci

Libro

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2010

pagine: 269

Il libro si occupa dei discorsi, delle pratiche e delle rappresentazioni che riguardano le consuetudini giuridiche albanesi, note con il nome di Kanun. Queste sono state oggetto, nel corso dell'ultimo secolo, sia di una mitizzazione che le ha portate a incarnare per un certo periodo gli ideali romantici della fiera e valorosa gente di montagna sia, al contrario, di una demonizzazione che le ha dipinte come residui di una barbara cultura della violenza. La questione Kanun e i comportamenti che si legano a una sua reinterpretazione non si possono liquidare senza cercare di comprenderne le motivazioni. Alla base di pensieri e azioni c'è un modo di intendere la vita, le relazioni e i valori che sta subendo notevoli trasformazioni dovute ai veloci sconvolgimenti storicopolitici degli ultimi decenni e alle conseguenze che questi cambiamenti hanno portato con sé, vedi l'aumento delle relazioni sociali, l'allargamento degli orizzonti e la possibilità di libero movimento. Attraverso lo studio delle fonti e l'analisi della struttura delle consuetudini questo libro esplicita i fondamenti teorici che ne stanno alla base e le determinazioni concrete che hanno assunto nel corso dei secoli, fornendo gli strumenti necessari per avvicinarsi con meno pregiudizi a questo complesso universo simbolico.
16,00

Albania serafica

Donato Martucci

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2023

pagine: 468

Nella prima metà del XVII secolo la Sacra Congregazione di Propaganda fide decise di istituire in Albania una Missione per sostenere la popolazione cattolica che si trovava sotto il giogo ottomano. Così, nel 1634, un gruppo di frati minori osservanti di San Francesco salparono dall’Italia col proposito di difendere col Vangelo e con il proprio sangue la fede cattolica. Questi primi anni furono anni eroici, raccontati dagli stessi missionari in diverse lettere e relazioni inviate a Roma. Uno di loro, padre Giacinto Sicardi da Sospello, divenuto Prefetto delle missioni, decise di compilare una Relatione Universale che raccontasse, in ordine cronologico, tutte le vicissitudini che occorsero ai frati, i difficili rapporti con la popolazione, con le loro consuetudini, con la loro ostica lingua e con le autorità musulmane. Il primo periodo delle missioni, raccontato da padre Giacinto, si conclude nel 1650, con un fallimentare tentativo di rivolta contro i turchi e con la conseguente repressione che portò al martirio di diversi religiosi.
28,00

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