Libri di Elena Dagrada
Cinema e storia. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 240
Nella storia del cinema italiano gli anni Cinquanta si impongono come il decennio più lungo del secolo breve. Cominciano, infatti, già nel 1948 e si prolungano compatti fino alle soglie del 1960. Da un lato, intrecciano la storia del cinema con quella della neonata Repubblica italiana, che vede concretarsi i risultati più significativi del laborioso processo di ricostruzione post-bellica proprio nel 1948, quando la parabola del neorealismo conosce la consacrazione ufficiale e al tempo stesso registra le prime avvisaglie di una crisi destinata a monopolizzare il dibattito critico e non solo quello - per tutti gli anni Cinquanta. Dall'altro, a fronte di un inizio anticipato così denso e coeso, l'intero decennio procede all'insegna dei complessi scenari della Guerra Fredda, le cui ripercussioni condizionano variamente la politica interna e la gestione politica della cultura. È in questo clima rovente che prende avvio il faticoso cammino verso il miracolo economico, accompagnato dalle prime avvisaglie di una modernità nostrana e dall'emancipazione di un pubblico che al neorealismo preferisce da sempre melodrammi, commedie e soprattutto i divi d'oltreoceano. Questo numero di "Cinema e Storia" cerca di restituire la complessità di una stagione culturale che occupa un posto centrale nella storia dell'Italia repubblicana, la cui eredità è a ben vedere ancora viva e quanto mai attuale.
Woody Allen. Manhattan
Elena Dagrada
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2012
pagine: 173
All'epoca della sua uscita "Manhattan" riesce per qualche tempo a mettere d'accordo ammiratori e detrattori del regista e interprete Woody Allen. Lo stesso Andrew Sarris, vecchio vate della critica statunitense e denigratore giurato del comico newyorkese fin dai suoi esordi, definisce "Manhattan" come l'unico "grande film americano degli anni '70". Il segreto del successo del film - o almeno della sua fortuna critica - risiede senza dubbio nella sua capacità di fondere in un equilibrio nuovo, maturo e seducente, tutte le componenti dell'universo alleniano: una perfetta comunione tra umorismo verbale e visivo, tra commedia e dramma, amalgamati in uno stile personale e originalissimo che mette il senso dello spazio e del ritmo, del racconto e degli ambienti, dell'ombra e della luce, al servizio della visione del mondo di un autore che si è cercato a lungo, e ha trovato nel cinema la sua strada.
La grande rapina al treno. The Great Train Robbery (Edwin S. Porter, 1903) e la storia del cinema
Elena Dagrada
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 82
Questo libro vuole essere un utile viatico per chiunque desideri addentrarsi lungo i sentieri affascinanti del "cinema delle origini", per imparare a conoscere la prima epoca di vita della storia del cinema. Attraverso l'analisi di "The Great Train Robbery", realizzato nel 1903 da Edwin S. Porter, rintraccia le catarreristiche principali di un periodo appassionato e avventuroso, profondamente diverso dal cinema che conosciamo oggi. E lo fa addentrandosi nei segreti del successo di un piccolo grande film, che seppe miscelare sapientemente i temi rappresentati, oltre ad alcune audaci novità nella messa in scena di più azioni simultanee. "The Great Train Robbery", infatti, riuscì a unire la spettacolarità dei più arditi procedimenti narrativi del suo tempo al mito popolare per eccellenza della storia americana, quello del "selvaggio West" (wild West), o "lontano West" (far West), facendo presa su un numero di spettatori molto alto anche al di fuori degli Stati Uniti. E seppe sfruttare il contesto iconografico e narrativo maggiormente in voga del tempo - la ferrovia, gli assalti a un treno, le sparatorie e gli inseguimenti spericolati - mettendo il tutto, fra l'altro, al servizio del film western come genere.
Le varianti trasparenti. I film con Ingrid Bergman di Roberto Rossellini
Elena Dagrada
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2008
pagine: 544
I film di Rossellini interpretati da Ingrid Bergman costituiscono un corpus omogeneo. Attraverso un'ampia ricognizione dei materiali conservati presso archivi e cineteche, questo studio collaziona le numerose versioni reperite alcune sconosciute sondando le ragioni all'origine delle varianti e mettendo in luce la compattezza stilistica dell'intero corpus. Titoli come "Stromboli", "Europa '51", "Ingrid Bergman", "Giovanna d'Arco al rogo" e "La paura" appaiono segnati da un'omogeneità profonda, legata a una fase della sperimentazione rosselliniana in cui la possibilità di usare un'attrice come la Bergman in chiave antidivistica si rivela funzionale alla messa in scena della diversità. L'uso libero e spregiudicato del linguaggio cinematografico resiste alle manipolazioni più vistose e influenzerà le Nouvelles Vagues a venire. A tre anni di distanza dalla prima, questa seconda edizione integra e accresce i risultati precedentemente raggiunti grazie a un ulteriore lavoro di scavo su importanti e inediti documenti d'archivio, che arricchiscono la sezione "Documenti" con nuovi materiali cartacei e fotografici e ribadiscono la forza di film così fortemente voluti da Rossellini.