Libri di Elio Petri
Giacobbe o Elaborazione di un’ossessione
Elio Petri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 120
"Giacobbe o Elaborazione di un’ossessione" è un testo inedito di Elio Petri, scritto in forma di dramma teatrale tra il 1974 e il 1977, che appare di grande importanza documentale per comprendere come l’ultima fase del pensiero del regista fosse dominata dall’elaborazione luttuosa e grottesca della deriva traumatica e della mutazione antropologica della società italiana e non solo, sottomessa alla massificazione del nuovo potere dominante. Il testo riprende i personaggi e il contesto del romanzo Jakob von Gunten (1909) di Robert Walser, in una reinvenzione drammaturgica dove scene e situazioni sono investite di un diretto e sarcastico sadomasochismo nel rapporto servo-padrone-Potere, con significative consonanze con i pasoliniani Scritti corsari e soprattutto Salò o Le 120 giornate di Sodoma, l’ultimo film del poeta-regista. Il testo è accompagnato da alcune annotazioni su Giacobbe, dove lo stesso Petri commenta questa sua prima e unica opera teatrale.
Scritti di cinema e di vita
Elio Petri
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2007
pagine: 252
Oltre ad essere stato uno dei maggior registi italiani - premio Oscar a Hollywood, Palma d'oro a Cannes - Elio Petri ha partecipato al dibattito culturale che ha attraversato l'Italia dal dopoguerra agli anni Ottanta. In questa raccolta sono riuniti dei testi apparsi in riviste oggi difficilmente reperibili, quali "Città aperta" o "Nuova Cucina", nonché riviste di cinema più conosciute come "Cinema 60", "Cineforum", "Bianco e Nero". Altri testi su Sciascia o su Todo modo pubblicati in Francia sono inediti in italiano. Scritto per l'ufficio stampa della Rai, il saggio sull'adattamento di Le mani sporche di Sartre è stato finora dimenticato. Sono riproposti anche alcuni testi di critica d'arte e una lunga confessione a pochi mesi dalla morte. Petri amava l'analisi sottile, sviluppata attraverso il confronto con altri intellettuali. Per il suo scrivere chiaro e preciso, che utilizzava concetti e osservazioni concrete, riferimenti cinematografici e spunti ricavati dalla letteratura, dalla filosofia o dalla psicoanalisi, leggerlo è un piacere. Dotato di un umorismo graffiante. Sapeva andare all'essenziale. Petri era un autodidatta che aveva interrotto gli studi prima di conseguire la maturità. Si era costruito intellettualmente grazie ad intense letture, così come non aveva mai frequentato una scuola di cinema e si era formato vedendo molti film. Protagonista del cinema italiano, lo è stato anche della vita intellettuale italiana, fedele ad un'idea della cultura legata alla lotta politica.
Roma ore 11
Elio Petri
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2004
pagine: 187
Lunedì 15 gennaio 1951, in via Savoia a Roma, un crollo pauroso travolse, ferendo e uccidendo, ottanta ragazzine. La scala della palazzina dove si tenevano i colloqui di lavoro per un posto pagato poche lire di segretaria dattilografa, non aveva sopportato il peso delle duecento candidate convenute. "Il crollo di via Savoia - disse il regista De Santis - era un dito puntato sulla piaga della disoccupazione". E difatti, poco tempo dopo, De Santis e il suo gruppo di cineasti del neorealismo decisero di farne il film che sarebbe andato sugli schermi col titolo di "Roma ore 11". Il "pedinamento", la raccolta cioè, nel linguaggio di Zavattini, dei dati di realtà da cui scrivere il soggetto, fu affidata a un giovanissimo giornalista: Elio Petri.