Libri di Emmanuel Macron
E se la finanza salvasse il mondo? Governare il capitale è possibile
Bertrand Badré
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2019
pagine: 351
Nello stesso modo in cui Thomas Piketty ha sottoposto a critica radicale il capitalismo, l’ex direttore generale della World Bank Bertrand Badré mette sotto esame il ruolo distruttivo rivestito dalla finanza nella crisi economica globale del 2007-2008. Ma la sua è tutt'altro che una condanna senza appello. La finanza non è il nemico, per la semplice ragione che non è né buona né cattiva di per sé. È una cieca forza meccanica che, quando imbocca la strada sbagliata, produce esiti rovinosi mentre, se controllata e gestita con responsabilità, può avvantaggiare tutti. In altre parole, Badré ritorna all'antico adagio secondo cui il denaro è un cattivo padrone, ma può rivelarsi un buon servitore. Da questo presupposto elabora una ricetta audace per trasformare la finanza in un impulso benefico, che, se ben regolamentato, ha la facoltà di contribuire a risolvere molti dei maggiori problemi che affliggono l’umanità, indirizzandola verso uno sviluppo sostenibile. La sua esperienza poliedrica di funzionario pubblico, banchiere d’affari, direttore e regolatore della più importante banca per lo sviluppo multilaterale gli permette di visualizzare il problema da diversi punti di vista, combinando un salutare pragmatismo con una visione ampia, comprensiva di tutti gli attori in campo. La conclusione è che il futuro è nelle nostre mani: «Quelli che esercitano un qualsiasi ruolo dirigente hanno il dovere di dare l’esempio. Ma anche noi – consumatori, investitori, cittadini, imprenditori, membri di associazioni, tutti noi – abbiamo il potere di spingerli a farlo. Tutti noi, ovunque siamo, abbiamo in mano una tessera del puzzle: che cosa stiamo aspettando per metterle finalmente insieme? Questo è il nostro mondo. Questo è il nostro denaro. Il cemento di cui abbiamo bisogno per preservarlo e alimentarlo è il bene comune.» Prefazioni di Emmanuel Macron e Gordon Brown.
Ripensare l'Europa
Jürgen Habermas, Gabriel Sigmar, Emmanuel Macron
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 48
L’irritazione popolare per l’inerzia dei governi, le differenze significative – nei tassi di crescita, nei livelli di disoccupazione e nel debito nazionale – tra le economie del Nord e del Sud Europa, la progressiva erosione della coesione politica dell’Unione monetaria: sono solo alcuni dei temi di cui Habermas discute assieme a Macron e a Gabriel, analizzando con loro la profonda frattura che divide il vecchio continente. La minaccia del terrorismo, la crisi finanziaria, la pressione migratoria, le correnti razziste e nazionalistiche, i populismi: tutte queste realtà impongono la necessità di elaborare un’agenda europea e una politica comunitaria. Quale futuro attende l’Europa?
Rivoluzione
Emmanuel Macron
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2017
pagine: 237
Emmanuel Macron, l'uomo nuovo della politica europea, racconta per la prima volta in questo libro la sua storia, le idee che lo ispirano, e la sua visione dello stato, dei cittadini, dell'Unione Europea, in un mondo che affronta sfide comuni - l'immigrazione, il lavoro, il terrorismo - che dobbiamo affrontare uniti. La rivoluzione di Macron, partita dalla Francia come sfida a Marine Le Pen per le elezioni presidenziali, ha rapidamente conquistato l'opinione pubblica di tutto il continente: una sfida aperta ai populisti e a coloro che non credono più nelle istituzioni, senza false promesse, che potrebbe cambiare per sempre il modo di fare politica in Europa. "Alcuni pensano che il nostro Paese sia in declino, che il peggio debba ancora arrivare, che la nostra civiltà sia in via di estinzione. Che il nostro unico orizzonte consista nell'arretramento o nella guerra civile. Che per proteggerci dalle grandi trasformazioni mondiali dovremmo tornare indietro nel tempo e applicare le ricette del secolo scorso. Altri pensano che la Francia possa continuare più o meno così, scendendo sì la china, ma una china non troppo ripida. Che il gioco dell'alternanza politica basterà a darci un po' di respiro. Dopo la sinistra, la destra. Le stesse facce e gli stessi uomini, oramai da tanti anni. Io sono convinto che abbiano torto, sia gli uni sia gli altri."

