Libri di Enrico Macchetti
Sola fide. Filosofia greca e filosofia medievale. Lutero e la Chiesa
Lev Sestov
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 287
"Sola fide" non è espressione che l'autore di questo libro (pubblicato qui in prima traduzione italiana) riferisce unicamente alla figura di Lutero. Per Lev Sestov essa è piuttosto una delle più potenti "dichiarazioni di guerra" del pensiero esistenziale contro ogni modello filosofico speculativo che, nei più svariati modi (anche assumendo storicamente forme prossime alla religiosità), mira a racchiudere la spontanea e gratuita manifestazione dell'esistenza entro strutture definitive e concluse. La necessità e l'"io", Atene e Gerusalemme: l'apertura di questa bipolarità e il riconoscimento della sua incomponibilità sono per Sestov i termini stessi entro cui solamente è pensabile una filosofia esistenziale. Tutta la riflessione dell'autore russo sul significato della fede in Lutero rientra nell'orbita di questa esperienza di allontanamento dalle verità condivise e ne mette in luce anche gli inevitabili rischi di "trasformarsi nel suo opposto".
Lev Sestov. Schiavitù del sapere e tragedia della libertà
Enrico Macchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Mercurio
anno edizione: 2016
pagine: 254
Se è vero che, nel vasto ambito di indagine filosofica che nel Novecento è venuto a definirsi come "filosofia esistenziale", Lev Sestòv rappresenta una figura estremamente decentrata e isolata, soffermarsi sulle questioni sollevate dalla riflessione sestoviana significa nondimeno tornare ad interrogarsi in certo modo "sulle radici" del pensiero esistenziale stesso. Senza spingersi ad affermare che il filosofo russo possa essere considerato un vero e proprio padre dell'esistenzialismo, resta comunque fermo che in Sestòv emergono con decisivo vigore quelle peculiari esperienze spirituali, le esigenze poste dall'umanità vivente al di sopra o addirittura in esclusione del "paradigma oggettivante" della filosofia tradizionale che costituiscono gli orientamenti primigeni della filosofia dell'esistenza. Sotto le insegne di questa radicale tensione ad esprimere l'esistenzialità, ad affermare la sua indipendenza da ogni orizzonte speculativo di inclusione in un universale comunque inteso, la dirczione intrapresa da Sestòv è stata - almeno da un certo momento in poi - quella della rigida antinomia Atene-Gerusalemme.