Libri di Enrico Mottinelli
Auschwitz e il futuro della memoria. Dall'era del testimone all'era del credente
Enrico Mottinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
L’approssimarsi inevitabile della stagione successiva alla scomparsa dei sopravvissuti alla Shoah impone l’interrogativo sul futuro della memoria. Come verrà coltivata, con quali intenti, con quali linguaggi, in quale prospettiva e con quali strumenti? Tra noi e gli eventi del passato si frappone oggi un enorme patrimonio di informazioni, ricordi, dichiarazioni, elaborazioni artistiche prodotto nel tempo dai sopravvissuti, al punto che non è più possibile accostarsi alla Shoah senza tenerne conto e sorge il dubbio se tutto ciò rappresenti una via di accesso agli eventi stessi o una muraglia che ce li preclude. I reduci, inoltre, divenuti testimoni per antonomasia, hanno acquisito una centralità sempre più rilevante nel dibattito pubblico sulla Shoah e c’è il timore concreto che la loro scomparsa annullerà completamente la memoria. Ricostruire l’evoluzione della loro figura ci aiuta a comprendere meglio non solo la parabola delle narrazioni di quegli eventi, ma anche quella della società cui apparteniamo e a capire in quale modo e con quali scopi ci siamo rapportati in passato alla peggior tragedia della nostra storia e come ci apprestiamo a farlo nel prossimo futuro.
Auschwitz. Storia e memorie
Frediano Sessi, Enrico Mottinelli
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 608
La storia di Auschwitz non può essere affrontata senza una visione di insieme di tutto quanto il campo rappresenta e racchiude in sé. Oggi tenta di fornirla Frediano Sessi, in una poderosa opera che è il risultato di mezzo secolo di ricerche e lavoro sul campo, a contatto e in relazione con storici e ricercatori di tutto il mondo. Dalle radici storiche alla geografia della città, dalle origini dell'idea stessa di lager all'attuazione concreta dei progetti, dalla ricostruzione minuziosa della vita quotidiana alla topografia completa (gli alloggi e il lavoro) e questioni ancora poco affrontate, come la differenza di «genere» circa il trattamento e il destino differente dei deportati se uomini o donne. Il volume presenta e raccoglie tutte le nuove acquisizioni: mappe, fotografie inedite, metodi di sterminio e resistenza, analisi inedita dei processi e degli atti, con il commento delle sentenze più controverse. Vengono ripercorsi la nascita dei musei e i cambiamenti, fino agli ultimi anni e le nuove esperienze di visita al campo, per educare e formare le giovani generazioni al corretto trasferimento della memoria. Corredano la pubblicazione apparati e cronologie dettagliate e complete.
Il silenzio di Auschwitz. Reticenze, negazioni, indicibilità e abusi di memoria
Enrico Mottinelli
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 360
Nonostante le molte parole dette e scritte, l’evento Auschwitz sembra ancora avvolto da un silenzio che segnala la difficoltà di accedere a una sua piena comprensione. È un silenzio carico di vari significati, perché popolato da molteplici e differenti silenzi dovuti alla sua presunta indicibilità, alle reticenze, alle mancate elaborazioni, ai tentativi di celare complicità, alla negazione, o alla semplice necessità dell’oblio. E ci sono quelli paradossali generati da un eccesso di retorica. Su tutti, spicca il silenzio dei sopravvissuti, di coloro che a un certo punto del racconto di testimonianza devono interrompersi perché le parole non bastano più. Nel Silenzio di Auschwitz, la catena di questi silenzi consente di percorrere un itinerario intorno e dentro la Shoah, scoprendo alcune delle questioni aperte o più controverse o con le quali è ancora troppo difficile confrontarsi, alla ricerca del silenzio che è infine la misura della parola.
La neve nell'armadio. Auschwitz e la «vergogna del mondo»
Enrico Mottinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2013
pagine: 167
C'è un modo per rapportarsi all'evento Auschwitz per chi non lo ha vissuto ma ne è suo malgrado un erede? Qual è la sua attualità per noi, cittadini di un'Europa nata anche nei campi di sterminio nazisti? E come evitare che la memoria celebrata ogni 27 gennaio non diventi un rito vuoto? Confrontarsi con lo sterminio significa interrogarsi sul senso della propria umanità, e la vergogna sembra emergere come l'unica emozione adeguata. E quella messa in luce da Primo Levi, la "vergogna del mondo"; provata per la colpa altrui, per lo stupro compiuto ai danni dell'uomo. Alla fine resta come eredità duplice: è il segno della nostra condizione messa a nudo, ma è anche l'ultimo bagliore di umanità prima del baratro. In appendice, una conversazione con Edith Bruck, scrittrice di origini ungheresi, sopravvissuta all'internamento in vari campi, tra i quali Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen.
Il sapore del ferro
Enrico Mottinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Carte Scoperte
anno edizione: 2010
pagine: 133
Nel paese si è instaurato il nuovo regime che non lascia presagire nulla di buono. Mario teme il peggio, al punto di progettare una fuga all'estero per mettere al sicuro la moglie e i tre figli piccoli. Irene, però, pensa che le sue paure siano eccessive, così raggiungono un compromesso: si recherà da solo oltre confine, dall'amico Peter, per verificare la fattibilità del suo piano. Gli eventi però precipitano, le frontiere vengono chiuse e Mario si ritrova così in una sorta di esilio, mentre la sua famiglia subisce i contraccolpi del regime. Passano gli anni e dei legami e dell'affetto di un tempo restano solo frantumi. Ma un sospetto grava su di loro, che lascia in bocca un sapore cattivo, come di ferro. "Il sapore del ferro" racconta il dramma di una vita normale investita dalla furia della Storia e dalla barbarie dell'ideologia; un romanzo costruito su più voci, come fossero frantumi che si può solo tentare di ricomporre dopo la bufera, alla ricerca di una verità celata forse soltanto in un sorriso.