Libri di Ernesto Di Mauro
Analogico e digitale. I limiti della intelligenza artificiale, codice genetico e codice neurale
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2024
pagine: 176
Una riflessione sul problema della Intelligenza Artificiale, e su quali sono i punti che normalmente vengono confusi, sottovalutati e mal interpretati. Cosa cioè impedisce una trattazione matura e competente del problema. Il testo esamina i processi alla base della Coscienza umana, messi in luce dai progressi della IA. Questa analisi permette di definire il limite effettivo della IA così come è oggi: la incapacità di sviluppare processi analogici. Nella grande maggioranza delle trattazioni che hanno per argomento la IA, questa viene considerata come una entità senziente. Nella realtà l’IA consiste nel fatto che i circuiti della sua struttura non fanno altro che elaborare informazione; in modo sempre più efficiente e complesso, ma sempre basato su meccanismi digitali. Il vero punto di attenzione e pericolo risiede in un concetto fondamentale: l’IA è diversa per principio dai meccanismi nervosi animali. L’IA entrerebbe in attività parallele e simili a quelle umane (quindi potenzialmente pericolose) soltanto se e quando diventasse veramente senziente ed in grado di funzionare secondo meccanismi di elaborazione analogica. Definiamo con precisione i due termini: digitale ed analogico.
Gaia Universalis. L'universo è un organismo vivente
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2018
pagine: 96
"L'universo è una struttura unitaria vivente". Il significato di questa affermazione viene precisato ed i suoi limiti discussi. Le basi di questa idea sono state poste da Alexander von Humboldt (che per primo ha concepito la rete della vita, formulata in "Cosmos", 1834) e da James Lovelock che nel 1972 ha proposto l'unità vivente della Terra ("Gaia, un nuovo sguardo alla Vita sulla Terra"). Il concetto di Universo come unità vivente è strettamente legato al Principio dell'Osservatore, che è colui che sa cosa è la Vita e cosa è la Terra nella sua struttura unitaria, e chi è lui stesso. L'Osservatore in realtà sono gli Esseri Umani, me compreso. Per capire che senso ha che un organismo di questo Pianeta formuli un concetto di questo tipo va, in breve e con un po' di distacco, considerato anche lui. Il discorso inizia esaminando l'unità dell'Universo ed il concetto di Vita, cercando i punti di contatto tra i due argomenti e le proprietà che in Universo e Vita coincidono; o almeno si avvicinano. Il sottotitolo di questa prima parte è "Il sesso degli angeli", a sottolineare la fragilità della logica dell'argomento e, per quanto mi riguarda, il suo interesse di confine tra fisica e metafisica. Il discorso prosegue poi occupandosi della Genetica della brava persona, ad indicare che la specie umana ha come carattere genetico intrinseco, come proprietà dirimente, alcune caratteristiche che lo portano da un lato alla socialità, dall'altro alla elaborazione del pensiero astratto. Poiché la vita e le condizioni che la permettono e la mantengono sono tutto fuorché astratte ed evanescenti, vengono esaminate le ultime tappe della evoluzione umana ripercorrendo i cambiamenti che hanno permesso, e causato, di essere quello che siamo e di pensare in modo ampio. Di questa straordinaria realtà e della unicità di questo processo evolutivo non ci si rende in genere ben conto. Vengono ricordate alcune tappe evolutive del pensiero umano che riguardano in modo particolare i limiti che separano fisica e metafisica. Tra le quali: la poetica di Esiodo ed il pensiero degli Stoici e dei Pitagorici, coloro che erano giunti alla convinzione che l'unica categoria della mente umana in grado di capire la natura ed il Logos che regge e guida l'Universo è la matematica. Da qui nasce la scienza e la capacità di spingere il pensiero fino ai confini dell'Universo, e di sentirci parte di esso.
Pandore mon amour. La transgression intellectuelle est ce qui nous rend humains, la racine profonde de la science
Ernesto Di Mauro
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2015
pagine: 127
"Tecnologia e scienza si sovrappongono. Un eccesso di tecnologia potrebbe farci dimenticare perché si tenta di perseguire la conoscenza. Questo saggio esprime dubbi e certezze al riguardo. Una lunga pratica di genetica molecolare mi ha rese chiare le difficoltà nel comprendere la natura più nascosta della vita; e, messe a fuoco in questo quadro generale, le difficoltà che si hanno quando ci si domanda: cosa ci rende davvero umani? Per delineare alcune risposte, ho fatto ricorso al mio interesse per il pensiero antico e ad alcune nozioni di genetica e di fisica contemporanea. Il discorso si rivolge a Pandora, a colei che, aprendo il Vaso, ha lasciato sfuggire le nostre domande. E a quei ricercatori che non si accontentano mai completamente dei risultati dei loro esperimenti e dei loro calcoli."
Pandora, amore mio. La trasgressione intellettuale è ciò che ci rende umani, è la radice profonda della scienza
Ernesto Di Mauro
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2015
pagine: 128
"Tecnologia e scienza si sovrappongono. Un eccesso di tecnologia potrebbe farci dimenticare perché si tenta di perseguire la conoscenza. Questo saggio esprime dubbi e certezze al riguardo. Una lunga pratica di genetica molecolare mi ha rese chiare le difficoltà nel comprendere la natura più nascosta della vita; e, messe a fuoco in questo quadro generale, le difficoltà che si hanno quando ci si domanda: cosa ci rende davvero umani? Per delineare alcune risposte, ho fatto ricorso al mio interesse per il pensiero antico e ad alcune nozioni di genetica e di fisica contemporanea. Il discorso si rivolge a Pandora, a colei che, aprendo il Vaso, ha lasciato sfuggire le nostre domande. E a quei ricercatori che non si accontentano mai completamente dei risultati dei loro esperimenti e dei loro calcoli."
De rebus natura. Una riflessione sulla conoscenza, sulla nostra posizione nel tempo e nell'universo, sul senso della vita
Ernesto Di Mauro
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2015
pagine: 64
La struttura di queste pagine è quella di un viaggio che si articola all'interno di un Labirinto enigmatico (Rebus), lungo un tragitto che passa da una Stanza all'altra. Ogni Stanza è una situazione, un luogo dell'anima, una scena di teatro nella quale l'io-narrante descrive ed elabora la propria esperienza. Lungo il viaggio il Labirinto assumerà man mano una sua valenza autonoma, diverrà un insieme districabile di situazioni, quasi una persona, un antagonista. Si capirà facilmente che Labirinto è al tempo stesso la nostra mente e la realtà che ci circonda. E che da Labirinto sarebbe forse più saggio non uscire. Il cammino lungo le Stanze ha anche un altro significato: identifica domande e propone soluzioni. Allo stesso tempo però le scompone e le mescola, a sottolineare l'unità della conoscenza e della memoria che è dentro la nostra testa. Il frantumarsi della memoria è scandito dalla struttura paratattica del racconto e del linguaggio usati: frammenti di memoria di altre persone, frammenti di altre esistenze, frammenti di altre vite che si uniscono lungo il racconto, ad identificare la complessità e l'unità della scienza e della nostra esperienza.
Dal Big Bang alla cellula madre. L'origine della vita
Ernesto Di Mauro, Raffaele Saladino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 122
Quando e dove è iniziata la vita? E a cosa somigliavano le prime forme di vita? Interrogativi che l'uomo si pone da sempre, per i quali, pur in mancanza di risposte definitive, si possono avanzare alcune ipotesi. Come quella che colloca l'origine della vita intorno a 3,8 miliardi di anni fa, in un contesto riconducibile a uno di questi ambienti: brodo primordiale, campi geotermali, siti di impatto meteoritico. Certo è che le tessere del più grande e affascinante dei puzzle restano RNA, amminoacidi, protogeni, protocellule.
Essere. La scienza e gli spazi della filosofia
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2018
pagine: 135
Fino a che punto io mi comprendo? La teoria della mente descrive la capacità di attribuire stati mentali ad altri, ed è stata a lungo considerata unica agli umani. Ma in uno studio recente è stato analizzato il comportamento di bonobo, scimpanzé ed urangotan che osservavano filmati di umani che svolgevano alcune funzioni (tipo: cercare oggetti in scatole dei quali gli umani ignoravano il contenuto, mentre le scimmie lo conoscevano). I volti dei primati venivano filmati di nascosto. Dalle loro espressioni, dai loro cambiamenti e dai movimenti dei loro occhi se ne potevano definire alcuni pensieri, tipo: delusione, partecipazione affettiva e, soprattutto, anticipazione e volontà di empatia. Una delle conclusioni dello studio è che gli animali erano coscienti che gli umani potevano pensare in modo sbagliato, partecipando emotivamente. Un altro studio ha analizzato l'aiuto che quei primati potevano (sapendo in che scatola era la banana, e sapendo come aprirla) fornire ad umani ignari che dovevano fare la stessa cosa. Il risultato sorprendente è che le scimmie volevano aiutare gli umani, che capivano quando questi stavano per sbagliare, e che le loro performance in questo test somigliavano da vicino a quelle di un bambino di 16 mesi. Questo mostra che le scimmie hanno una qualche rappresentazione mentale di cosa pensa un'altra persona. Ovvero: leggono la mente. Fino a che punto la comprensione del pensiero altrui che hanno le scimmie somiglia a quella umana? La domanda è parziale e mal posta. Più correttamente: fino a che punto gli umani comprendono il pensiero altrui? O, più semplicemente, pensando al mio pensiero fino a che punto io mi comprendo?
La mente umana e la mente artificiale
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2019
pagine: 176
Diciamo le cose come stanno: l’Anima è l’uomo, come ha dimostrato Platone. Possiamo oggi accettare ancora questa logica, sostituendo la parola Anima con la parola Mente? Naturalmente cercando di capire cosa questa ultima parola significhi alla luce delle scoperte della neurobiologia, della genetica molecolare e dell’Intelligenza Artificiale. L’IA sta ricostruendo l’Intelligenza umana. Il suo risultato più importante è che l’IA sta svelando a noi stessi i meccanismi della nostra Mente. Quando funziona bene, la Mente è una e indivisa monade. Cerco di illustrare l’idea che la Mente sia la sinestesia di tre processi: Intelligenza, Memoria, Coscienza. Cerchiamo di capirle meglio una per volta separatamente tentando di dare loro un significato preciso facendo corrispondere loro dei fatti. Proviamo a capire fino a che punto esista una corrispondenza di queste parole con la realtà di ciò che è dentro la nostra testa. Intelligenza, Memoria e Coscienza indicano ognuna una rete di funzioni in intima interazione. Il senso di questo discorso è la ricerca dell’armonia unitaria della Mente e l’apprezzamento della sua unicità in tempi di IA. E viceversa cosa manca alla IA per diventare mente?
Quid enim sum? Che cosa realmente sono? L'auspicata fine del genere umano
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2023
pagine: 112
Cicerone si domanda: “Che cosa sono?”, non “Chi sono?”. Dopo 2080 anni, possiamo tentare di dare una risposta, considerando le acquisizioni di genetica, neurobiologia, studio dell’evoluzione. Il risultato è che Cicerone aveva ragione nel domandarsi cosa, e non chi, sono. Tutti gli animali nascono sapendo qualcosa, ma sapiens è stato portato dalla sua evoluzione ad imparare troppo. Ne è risultato un processo sbilanciato, la sua mente è diventata eccessiva, priva di armonia con il corpo che la ospita. Sapiens ha imboccato il sentiero evolutivo nel quale si specializza soprattutto la mente. Il che ci porta a fare con piacere quello che chiamiamo scienza, a fabbricare protesi e potenziare il corpo secondo un procedimento che non ha meccanismi di moderazione: oggetti che all’inizio estendevano la portata del braccio sono ora diventate bombe atomiche. Il processo è sempre più vorticosamente complesso, ci ha alla fine portato a concepire computer che estendono la portata del cervello. Di questo processo evolutivo non abbiamo alcun controllo. La forma di istinto che chiamiamo “scienza” è la ragione intrinseca della fine prossima ventura della nostra specie.
Il Golem che ci attende. Un'etica per ogni cosa
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 48
"Quando pensiamo al Golem che vogliamo costruire, stiamo forse mascherando sotto uno scopo officinale il nostro istinto &fondo a cercare a capire noi stessi ? Finora lo hanno fatto le religioni, ora lo possono fare, e lo fanno, la scienza e la tecnologia." Comunque il Golem, che non sarà una semplice macchina, queste ci sono già, sarà frutto di biologia e genetica, sarà differenziato in tessuti come i nostri, solo più resistenti potenti e forti, sarà frutto di cellule riproduttive, cellule staminali, clonaggi e donazioni, intelligenza ricostruita. Il corpo del Golem sarà il corpo del vivente, la sua informazione sarà la nostra. Ma allora che differenza c'è con l'uomo vero e proprio? ed a che scopo farne uno? Un'ulteriore obiezione, legittima, è: l'uomo è fatto anche di altruismo, cooperazione, empatia, patto sociale. La risposta è: certo, così come possono avere tutto questo computer in rete e in sinergia. La risposta generale alla domanda "vale la pena o no correre rischi?" può dunque venire solo dal tipo di mente che vogliamo Golem abbia. Abbiamo scritto la parola chiave: mente. Parola chiave nel senso che, per tutto quello che abbiamo detto, la mente potrà forse essere l'unica cosa che ci distingua veramente da macchine costruite a nostra potenziata somiglianza. Con mente si intende, l'insieme di intelligenza, memoria e coscienza, funzioni che vengono menzionate, descritte ed analizzate separatamente solo per ragioni pratiche e per limitatezza (temporale e quantitativa) dei nostri processi intellettivi. La mente è una e sola funzione, integrazione totale dei tre processi.
Epigenetica, il DNA che impara. Istruzioni per l'uso del patrimonio genetico
Ernesto Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 152
"Epigenetica è il DNA che impara da quel che gli succede nella vita. Epigenetica è una scienza che conosciamo da breve tempo che ci permette di capire meglio noi stessi, domanda antica che ha finalmente avuto, seppur parziale, risposta. Epigenetica vuol dire: trasmissione di tratti e di comportamenti senza che la sequenza genica subisca cambiamenti. In questo fenomeno ho guardato quindi con cura, e qui descrivo; e so che da madre e padre, ai quali sono grato, ho ricevuto un programma e uno spartito che mi diceva in gran dettaglio cosa fare, ma mi lasciava libero di farlo, e come, e quando. Son dunque nato con genetica precisa indicazione insieme a totale libertà di come interpretarla. Natura e tempo e indifferente evoluzione han fatto sì che tutte le esperienze che ho fatto vivendo si siano iscritte sul DNA che porto e che ho trasmesso in parte han fatto sì che di esse resti traccia chimicamente scritta sull’elica mia doppia. Oggi sappiamo in parte come, e questo il libro lo spiega e lo descrive. E sappiamo che quel che abbiamo fatto, di buono e di sbagliato non viene disperso per intero. Il tuo DNA, o tu che leggi, prende continuamente appunti."
Sulla natura
Ernesto Di Mauro
Libro
editore: Asterios
anno edizione: 2020
pagine: 448
Vengono esposte, in forma discorsiva ed aggiornata, le ricerche più recenti in cosmologia, scienza dell’informazione, studi sull’origine della vita, genetica ed epigenetica, antropologia, neurobiologia, intelligenza artificiale. viene presentato un compendio delle domande e delle risposte fornite da queste discipline, cercando di mettere a fuoco l’unitarietà della scienza. Lo scopo del testo è rendere chiaro che, a tutti i livelli di conoscenza, è bene partire dalle domande prime: chi siamo, dove siamo, da dove veniamo, dove andiamo, come e perché; ed è mostrare come la scienza odierna sia in grado di fornire risposte, se le domande vengono poste in modo razionale. Lungo il testo, la scienza contemporanea viene continuamente messa in controluce al pensiero greco-latino antico, mostrando con chiarezza e dati di fatto quanto questo sia in gran parte precursore e premonitore delle scoperte che vengono considerate esclusivamente dovute al pensiero contemporaneo. In particolare: Parmenide ha scritto "Sulla natura", di cui ci rimangono pochi frammenti. Dell'opera che ci ha lasciato Empedocle rimane un po’ di più. Opere con lo stesso titolo hanno scritto Senofane, Anassimandro, Anassimene, eraclito, Alcmeone, zenone, Gorgia e Filolao, delle quali sappiamo poco e di seconda mano. Del De rerum natura di Lucrezio ci resta fortunatamente quasi tutto. Il "De die natali" di Censorino altro non è che un'opera in prosa dedicato ad un amico come dono per il suo compleanno. Cerco di porre parziale rimedio al fatto che da Censorino ad oggi sono trascorsi 1719 anni senza che nessuno lo abbia aggiornato.

