Libri di F. Solinas (cur.)
Ottavio Leoni (1578-1630). Les portraits de Berlin. Ediz. francese
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2013
pagine: 304
Una nuova ricerca che ha potuto definitivamente far luce sui disegni inediti e non del grande protagonista del primo seicento Ottavio Leoni. Pittore e incisore, membro e anche presidente, dell'Accademia di San Luca. A lui dobbiamo una collezione di ritratti di pittori a incisione, tra cui quello di Michelangelo Merisi da Caravaggio, unico ritratto del grande pittore firmato da un altro artista. Oltre che nelle chiese di Roma, le sue opere sono esposte, tra l'altro, presso Palazzo Ruspoli a Roma, il Fine Arts Museums of San Francisco, il Museum of Fine Arts di Boston. Lo studio è stato condotto in collaborazione con il CNR francese e il Kupferstichkabinett di Berlino.
Cacce principesche. L'arte venatoria nella prima età moderna
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2013
pagine: 168
Espressione del potere e dell'eleganza delle élites di tutta Europa, la caccia fu, sin dal medioevo, uno dei più importanti momenti di aggregazione sociale. Rituale complesso, svago raro e costoso, la caccia principesca doveva esaltare la grandezza del padrone di casa e dei suoi ospiti - dame incluse -. Le battute di caccia erano organizzate con mesi di anticipo ed erano spesso regolate da un rigido cerimoniale diretto da personaggi chiave della Corte. Durante le fastose cacce, dal Rinascimento al Barocco, si arrivava addirittura a risolvere questioni politiche e diplomatiche. Tra i generi pittorici dedicati alle venationes, le vedute di caccia furono presto considerate presenze obbligatorie nelle grandi quadrerie europee e proprio in quegli anni raggiunsero il loro massimo splendore. L'esposizione trova una sede eccezionale a Villa d'Este, decorata con temi venatori nei primi decenni del Seicento dalla scuola di Antonio Tempesta. La villa, il suo parco e i boschi circostanti furono sin dall'inizio del Cinquecento, i palcoscenici delle leggendarie cacce degli Estensi e dell'aristocrazia papale. La mostra raccoglie dipinti, sculture ed oggetti provenienti da musei pubblici, tra i quali Palazzo Corsini, Palazzo Venezia, la Galleria Colonna e i Musei Capitolini, e da prestigiose collezioni private.
Artemisia. La musa Clio e gli anni napoletani. Catalogo della mostra (Pisa, 23 marzo-30 giugno 2013)
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2013
pagine: 71
A seguito delle due mostre monografiche dedicate alla pittrice a Milano (2011) e a Parigi (2012), l'esposizione pisana, si concentra sulla "Clio, Musa della storia", dipinto ascrivibile al 1632. La rassegna di Palazzo Blu studia la tecnica e le variazioni stilistiche praticate da Artemisia a Napoli grazie al confronto con altri dipinti eseguiti nella grandiosa e popolosa bottega montata dalla Gentileschi in quegli anni. Tra questi, oltre al prestigioso "David inedito "(1631) proveniente da un'antica collezione napoletana, saranno presentate altre opere certe di quegli anni, quali l'"Annunciazione" del Museo Nazionale di Capodimonte (1630), la "Minerva" delle Gallerie Fiorentine (1635), restaurata per l'occasione, l'"Autoritratto" della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini (1635-37).
Lettere di Artemisia
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2011
pagine: 159
La più vasta e completa raccolta della corrispondenza della grande pittrice nata a Roma nel 1593 e morta a Napoli, dopo il 1654, all'apice della sua fama internazionale. Ricca di oltre sessanta missive, l'edizione critica e annotata include più di trentacinque inediti relativi alla corrispondenza professionale ed amorosa intrattenuta dall'artista con il gentiluomo fiorentino Francesco Maria Maringhi, agente e socio in affari del nobile cavaliere Matteo Freseobaldi, amico della pittrice. Oltre agli straordinari documenti inediti, autografi di Artemisia e del marito Pierantonio Sfattesi relativi al soggiorno fiorentino e al suo ritorno a Roma nel 1620, la raccolta include tutte le lettere già edite, nuovamente annotate da un ricco apparato storico-critico. Tra queste sono i fogli scritti da Napoli all'amico cavalier Cassiano dal Pozzo, celebre erudito e amatore d'arte residente a Roma, quelli indirizzati a don Antonio Ruffo, aristocratico collezionista messinese, nonché le lettere inviate dall'artista ai granduchi Cosimo II e Ferdinando II de" Medici, al loro ministro Andrea Cioli, a Galileo Galilei e al duca Francesco I d'Fste. Preziosa raccolta introdotta e commentata da uno specialista quale Francesco Solinas, il volume si avvale di una capillare annotazione storica e filologica preparata con la collaborazione di due giovani studiosi Michele Nicolaci e Yuri Primarosa.
Artemisia Gentileschi. Storia di una passione. Catalogo della mostra (Milano, 22 settembre 2011-30 gennaio 2012)
Libro: Copertina rigida
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2011
pagine: 287
Artemisia nacque nel 1593 a Roma, figlia di Orazio Gentileschi, pittore eccellente e famoso, superato dalla stessa figlia in fama e nella stessa passione per la pittura: la sua storia di donna e di artista è raccolta in un volume monografico, pubblicato da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, "Artemisia Gentileschi. Storia di una passione" a cura di Roberto Contini e Francesco Solinas. Grazie a Roberto Longhi che scrisse nel 1916: "l'unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità". Solo nel 1991, le viene dedicata una mostra in Casa Buonarroti a Firenze, esclusivamente orientata su quadri da stanza. Dieci anni dopo, Roma, New York e Saint-Louis celebrano i Gentileschi padre e figlia ma la parte dedicata ad Artemisia è sempre parziale e non riesce a dare di questa valorosa artista un'immagine adeguata e completa. Con questo volume - e la mostra che accompagna, curata da Roberto Contini e Francesco Solinas e con l'allestimento della registra Emma Dante - si prefigge di sanare i favori tributati al peraltro eccellente genitore, permettendo al lettore di scoprire ogni nodo essenziale della pittura di Artemisia. Per la prima volta, una rassegna che dà spazio non solo ai suoi quadri da camera ma a tutta la sua produzione, mostrando un'artista completa che ha saputo affrontare, con grande qualità, una gamma di generi pittorici e temi molto ampia e variegata.
Pietro da Cortona a Firenze (1637-1647). Una gloria europea
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2010
pagine: 183
Il nome Pietro da Cortona (1597-1669) è senza dubbio sinonimo del Barocco in pittura, e non soltanto in riferimento all'attività romana dell'artista, ma anche per quanto riguarda Firenze: egli operò lungamente, a più riprese, tra il 1637 e il 1647, nel capoluogo granducale, lasciando mirabile traccia principalmente nei celebri affreschi delle stanze di Palazzo Pitti. Personaggio chiave della permanenza fiorentina dell'artista fu Michelangelo Buonarroti il Giovane, pronipote del grande Michelangelo e proprietario di Casa Buonarroti, dove il Cortona dimorò, lasciandovi, in segno di riconoscenza, testimonianze importanti della sua arte. Con una cospicua selezione di dipinti e disegni, in gran parte inediti, provenienti da musei italiani e stranieri, il volume intende far luce sul periodo fiorentino dell'artista e illustrare il decennio che vide pittori e scultori presenti a Firenze aprirsi al Barocco, e avviarsi così, nel campo dell'arte figurativa, verso le nuove strade indicate da Roma e destinate a diffondersi in tutta l'Europa.