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Libri di F. Tomasoni

L'uomo è ciò che mangia

L'uomo è ciò che mangia

Ludwig Feuerbach

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2021

pagine: 128

Diffusasi come uno slogan, la celebre frase di Feuerbach "l'uomo è ciò che mangia" resta oscura nella sua genesi e nel suo significato profondo per chi non conosca l'opera di questo pensatore, che attraverso l'ironia e la battuta filosofica scuote il lettore per poi condurlo nelle tematiche decisive. Così per il cibo qui evocato, oltre la lettera, in quanto materia: esso si inscrive nella grande questione esplorata da Feuerbach del rapporto fra l'uomo e la natura, Dio, la religione. Un contesto articolato nell'opera fondamentale (Essenza del cristianesimo, 1841) cui rinviano gli articoli qui tradotti "Scienza naturale e rivoluzione" e "Il segreto del sacrificio ovvero l'uomo è ciò che mangia" - riuscendo a far luce sul famoso detto nei suoi nessi con la cultura scientifica e religiosa dell'epoca.
12,00

Teologia biblica del Nuovo Testamento. Volume Vol. 3

Teologia biblica del Nuovo Testamento. Volume Vol. 3

Hans Hübner

Libro

editore: Paideia

anno edizione: 2000

pagine: 432

21,00

La teologia del Nuovo Testamento. Gesù, Paolo, Giovanni
18,00

Il messaggio morale del Nuovo Testamento. Volume Vol. 1
29,30

Gesù di Nazaret. Cristo della fede

Gesù di Nazaret. Cristo della fede

Peter Stuhlmacher

Libro

editore: Paideia

anno edizione: 2000

pagine: 144

10,90

Il messaggio morale del Nuovo Testamento. Volume Vol. 2
31,00

Teologia biblica del Nuovo Testamento. Volume Vol. 1

Teologia biblica del Nuovo Testamento. Volume Vol. 1

Hans Hübner

Libro

editore: Paideia

anno edizione: 1997

pagine: 328

14,00

L'uomo è ciò che mangia

L'uomo è ciò che mangia

Ludwig Feuerbach

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2015

pagine: 91

Diffusasi come uno slogan, la celebre frase di Feuerbach "l'uomo è ciò che mangia" resta oscura nella sua genesi e nel suo significato profondo per chi non conosca l'opera di questo pensatore, che attraverso l'ironia e la battuta filosofica scuote il lettore per poi condurlo nelle tematiche decisive. Così per il cibo qui evocato, oltre la lettera, in quanto materia: esso si inscrive nella grande questione esplorata da Feuerbach del rapporto fra l'uomo e la natura, Dio, la religione. Un contesto articolato nell'opera fondamentale (Essenza del cristianesimo, 1841) cui rinviano gli articoli qui tradotti "Scienza naturale e rivoluzione" e "Il segreto del sacrificio ovvero l'uomo è ciò che mangia" - riuscendo a far luce sul famoso detto nei suoi nessi con la cultura scientifica e religiosa dell'epoca.
10,00

Fedone. Sull'immortalità dell'anima

Fedone. Sull'immortalità dell'anima

Moses Mendelssohn

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2009

pagine: 224

Cela un lato irrazionale il tema dell'immortalità: è la paura della morte alle origini dei culti primitivi, nonché delle religioni classiche e dei monoteismi - ebraismo, cristianesimo, islamismo. Tuttavia è la ragione che ha tradotto quella stessa speranza d'immortalità nel rigore delle categorie filosofiche: a partire da Platone, che nella fine di Socrate elogia l'esercizio filosofico della morte, il tema dell'immortalità è stato diversamente declinato nei grandi sistemi metafisici, cercandone i segni, trovandone le prove. Il filosofo ebreo-tedesco Moses Mendelssohn nella sua opera Il Fedone, qui proposta in prima edizione italiana a cura di Francesco Tomasoni, riprende le argomentazioni platoniche nutrendole delle riflessioni filosofiche successive per renderle più efficaci, riscrivendo il Fedone in tre dialoghi fra Socrate e i suoi amici affermando l'immaterialità dell'anima. Lo spirito illuministico che risuona in queste pagine - il tentativo di elevare la figura di Socrate a universale o l'idea di Dio a concetto comune a tutte le culture e le confessioni religiose - destina loro una posterità: non a caso Kant le cita nella Critica della ragion pura. Su un tema tanto scandagliato, questi dialoghi rimangono un classico per la scommessa sulla ragione che vi traluce.
16,00

L'intuizione intellettuale da Kant a Hegel

L'intuizione intellettuale da Kant a Hegel

Xavier Tilliette

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2001

pagine: 368

20,66

Quale consolazione dopo la Shoà?

Quale consolazione dopo la Shoà?

Shalom Ben Chorin

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2000

pagine: 56

Attraverso un confronto tra il "requiem" di Brahms e "Un sopravvissuto da Varsavia" di Schonberg, Schalom Ben-Chorin introduce il lettore ad una intensa riflessione su consolazione e Dio dopo Auschwitz. Come se nel passaggio dalla musica consolatoria di Brahms alla dolente atonalità di Schonberg si potesse sorprendere la cifra di una frattura teologica. Per Ben-Chorin la risposta alla ricerca di consolazione sta nella frase di Giobbe: "Mi metto la mano sulla bocca". Alla fine c'è il Dio muto che non cessa, per questo, di esere Dio, ma non può venire utilizzato per le esigenze umane di sicurezza. Dopo la Shoà, "la consolazione non può mai più risolversi nel dolce alone di parole confortanti, bensì deve sussistere nel mantenimento delle contraddizioni".
5,50

Abelardo ed Eloisa. Lo scrittore e l'uomo

Abelardo ed Eloisa. Lo scrittore e l'uomo

Ludwig Feuerbach

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 1999

pagine: 128

19,00

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