Libri di Federica Romanini
In-dipendenze. Dialoghi su crisi, consumo e prevenzione
Astrid Kofler
Libro: Libro rilegato
editore: Raetia
anno edizione: 2025
pagine: 440
Alcol, farmaci, stupefacenti, gioco d’azzardo, ma anche disturbi alimentari, sport, shopping compulsivo… la dipendenza ha tanti volti diversi ma effetti analoghi sulle persone che ne sono affette e sul loro ambiente: si fa strada in modo lento e graduale, fino a divenire il baricentro intorno a cui ruota l’intera esistenza. Eppure, alla radice, la dipendenza è desiderio: desiderio di amore, di sicurezza, di libertà, di evasione, di felicità, di realizzazione. Astrid Kofler ha condotto numerose interviste con persone con esperienze di dipendenza e professionisti impegnati nella cura e prevenzione. Le loro parole infondono coraggio, indicando possibili vie di uscita. Dai dialoghi emerge anche l’ampiezza dell’offerta nel campo della terapia e della prevenzione.
Falsa coscienza. Forme del cinismo moderno
Peter Sloterdijk
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 58
La storia delle idee, letta come drammatizzazione della tensione tra vero e falso, fa da sfondo a una fenomenologia della coscienza incline tanto alla lotta contro l’errore quanto a stringere pericolosi patti con l’inganno, dalla menzogna intenzionale all’autosuggestione di quanti si piegano deliberatamente alle promesse dell’ideologia. Quando poi cade la maschera dell’ipocrisia, l’inganno precipita nel cinismo e nasce la “falsa coscienza illuminata” moderna. Peter Sloterdijk convoca figure centrali del conflitto tra verità e inganno, da Platone all’ascetismo antico, dal cristianesimo alla critica dell’ideologia di Adorno, fino ai protagonisti del cinismo moderno. Anche oggi, il cinismo continua a presentarsi come abdicazione alle convenzioni che gli imponevano di camuffarsi da idealismo, ma il suo habitat sono ora apparati mediatici intrinsecamente incapaci di sacrificare l’espansione dell’informazione alla selezione di contenuti veridici. Il cinismo contemporaneo prospera nella reazione, dal basso, al “sensibilismo” del politicamente corretto, si concretizza nel terrorismo (e in parte nella lotta allo stesso) come pratica eminentemente cinica e diviene, nella prospettiva di Sloterdijk, il perno stesso su cui ruota la cultura post-fattuale dei nostri giorni.