Libri di Federico Oneta
Il senso dei libri del futuro. Fantascienza, biblioteche pubbliche e private in Italia: fondi, collezionisti, editoria storica
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ledizioni
anno edizione: 2024
pagine: 212
Il volume intende fare il punto sul ruolo della fantascienza nella cultura e nella società e sul suo ingresso nel mondo accademico e dell'istruzione, raccogliendo i contributi di alcuni tra i suoi più noti protagonisti nel panorama italiano e non solo. Tra le sue pagine, le voci dei collezionisti, degli autori ed editori, dei conservatori e degli studiosi che hanno fatto la storia della fantascienza italiana, sembrano porsi in dialogo tra loro, aprendo un dibattito vivo e appassionato. Il convegno che si è tenuto nel 2022 presso la Fondazione Biblioteca di via Senato di Milano, nella celebrazione dei 70 anni dalla prima uscita della mitica collana Urania, ha offerto una sede di confronto tra gli attori coinvolti nella tradizione del genere, presentando alcune problematiche specifiche affrontate da editori, studiosi ed enti di conservazione, quali biblioteche e archivi, e interessanti spunti sulle evoluzioni di metodo passate e future. Sia la documentazione di alcuni fondi librari e documentali, che l'esplorazione dei profili delle personalità intorno alle quali sono talvolta nati, sono qui accostati per la prima volta, insieme a due interviste esclusive a collezionisti privati di rilievo nazionale, disponibili in versione estesa tramite Qr Code. Ponendo degli interrogativi sul senso e sul ruolo dei libri del futuro, si intende riscoprirne l'importanza culturale e offrire nuove possibili coordinate per le future esplorazioni (fanta)scientifiche e letterarie.
Malaparte e la Russia. Atti del Convegno (Milano, 26 novembre 2021)
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 352
Il rapporto tra Curzio Malaparte e la Russia, in termini storici, ideologici e letterari, rappresenta un campo d’indagine vasto e incredibilmente composito. Non solo se inteso come termine altro di un rapporto con l’Europa e le culture e ideologie europee, ma nella stessa specificità dell’esperienza malapartiana come viaggiatore nell’Urss del 1929 e del 1956/57, della sua interpretazione di quel mondo post-Rivoluzione d’ottobre, e dell’interpretazione che l’Unione Sovietica prima e la Russia poi hanno reso di Malaparte, autore e personaggio. La ricchezza del presente volume, frutto del primo convegno di studi italo-russo su Curzio Malaparte (Milano 2021), è rappresentata non solo dalla traduzione di critica storico-letteraria russa sull’autore, per gran parte inedita in Italia sia per le sue fonti che nelle sue prospettive, ma nel confronto tra studiosi afferenti a più ambiti su un tema ricco di incognite, di ambiguità storiche, di influenze letterarie finora inesplorate. Emergono, tra gli altri, i nomi di Bulgakov, Dostoevskij, Trockij, riferimenti alla cultura francese, statunitense e ucraina; si presta attenzione al Malaparte scrittore, giornalista e mediatore culturale, con nuove analisi del suo biennio alla direzione della «Stampa» e delle sue collaborazioni giornalistiche degli ultimi anni; ci si interroga sulla misteriosa capacità dello scrittore pratese di avere per le mani informazioni di rarissima e dubbia reperibilità, da esperimenti top secret di scienziati sovietici, a presunti golpe trozkisti e alle allusioni a certi passaggi dell’ancora inedito Il Maestro e Margherita. Ne risulta la testimonianza di un confronto coraggioso e ricco, che riporta dibattiti culturali russi inattesi su Malaparte e, rileggendo le spesso acutissime riflessioni dello scrittore sul mondo sovietico, da un Novecento non troppo distante, si rivela capace di dialogare con forza ed efficacia anche con il nostro tempo e le sue complessità. Volume pubblicato in collaborazione con Fondazione Biblioteca di via Senato.