Libri di Filippo Gentiloni
La ricchezza del vuoto
Filippo Gentiloni
Libro: Copertina morbida
editore: ICONE
anno edizione: 2012
pagine: 64
L'autore propone un ritorno alla Bibbia, accompagnato dal dubbio, dal vuoto, dal deserto per riscoprire i valori che si fondano sull'autenticità evangelica. Così egli definisce, per criticarlo, il concetto che si è fatto strada di "religione civile": la Chiesa sembra soddisfatta della sua importanza sociale, e l'annuncio rischia di divenire pubblicitario, secondo le regole di questo mercato ben lontano dalla "follia della croce". Un ritorno alla Bibbia significa meno dogmi, ordini, principi e più narrazioni, sguardi avanti e indietro, anziché lo spostamento del magistero cattolico verso il privato. Anche la battaglia contro il relativismo condotta dall'attuale pontefice, fa salire in cattedra una sorta di assolutismo, che pretende di possedere il monopolio della verità. Ma intanto si modifica il rapporto tra ragione e fede, fra Chiesa e cristiani, seguendo i principi della democrazia. Di qui le comunità di base, l'importanza della "persona", la coerente unione tra fede, speranza e carità, la preferenza del vuoto che custodisce il sacro e propone la via della spirito, perno della Trinità, per arrivare alla mistica, e l'apertura di una prospettiva: non legge ma amore.
Non nominare invano
Filippo Gentiloni
Libro: Copertina morbida
editore: ICONE
anno edizione: 2008
pagine: 80
La chiesa post-moderna. Verità e consolazione
Filippo Gentiloni
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1998
pagine: 72
La verità prepotente. Le religioni tra integralismo e pluralità
Filippo Gentiloni
Libro
editore: Manifestolibri
anno edizione: 1995
pagine: 70
Abramo contro Ulisse. Un itinerario alla ricerca di Dio
Filippo Gentiloni
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2018
pagine: 109
In questo volume Gentiloni ripropone un itinerario tuttora attuale, con i suoi dubbi e le sue incertezze, con la sua preferenza per Abramo, che viaggia non sapendo dove ciò lo porterà, rispetto a Ulisse, che viaggia invece per fare ritorno a casa. Un viaggio, quello di Abramo, che si configura come un percorso «di uscita dall'io verso l'altro», senza sapere dove andare, sapendo solo di dover lasciare. Abramo, e non Ulisse, perché «l'avventura della fede non si iscrive nel cerchio dell'eterno ritorno ma nella linea retta di un cammino senza appigli, senza sicurezze». «Un navigare in sospeso, avendo tolto l'àncora e non sapendo dove gettarla. Nessuna certezza sul domani. La consapevolezza, comunque, che la salvezza non è "a casa", ma "altrove", non è in un ritorno ma in un'uscita».
Credere è camminare
Filippo Gentiloni
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2008
pagine: 40
La teologia ha tardato a far posto all'ermeneutica, quasi che dovesse difendere un suo tempio isolato e intoccabile. Come se l'ermeneutica dovesse intaccare il suo Dio. La maiuscola non doveva assolutamente lasciare il posto a una minuscola dissacratrice. Eppure l'ermeneutica, anche se in ritardo, non poteva non entrare nel tempio. Così è stato con fatica. Creando sconvolgimenti, forse pericolosi, ma anche procurando innegabili vantaggi. Entrando nel tempio e affrontando il discorso su dio, l'ermeneutica moderna ha incontrato saperi antichi, riscoprendoli e rivalutandoli. Le pagine bibliche sono molto più vicine agli interrogativi della moderna ermeneutica che alle certezze della metafisica greca. Itinerari, cammini, viaggi, percorsi. Punti interrogativi più che esclamativi. Ogni arrivo una nuova partenza. "Dove abiti?" chiedono a Gesù. E la risposta è un invito a camminare: "Venite e vedrete". Camminare, cioè interpretare. È quello che si è accinta a fare una parte notevole della teologia moderna: cercare un altro modo di "dire" dio. Leggendo queste pagine, agili ma acute, rapide ma profonde, il cammino approda all'etica, al valore del "tu" nel quale si compendia l'atteggiamento cristiano di fronte alla vita. Dalla metafisica alla ermeneutica e all'etica: due percorsi sui quali cammina il pensiero cristiano contemporaneo. Vale la pena di analizzarli, recuperandone le radici antiche.
Il silenzio della parola
Filippo Gentiloni
Libro: Copertina morbida
editore: Claudiana
anno edizione: 2005
pagine: 62
Il volto e l'immagine. L'uomo tra cielo e terra
Filippo Gentiloni
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2000
pagine: 86
Virtù povere. Povere virtù!
Filippo Gentiloni
Libro
editore: Claudiana
anno edizione: 2000
pagine: 72
La vita breve. Morte, resurrezione, immortalità
Filippo Gentiloni, Rossana Rossanda
Libro
editore: Pratiche
anno edizione: 1996
pagine: 96
Tra il dominio di una scienza medica sempre più tecnologica, il silenzio del pensiero filosofico e l'imbarazzo delle religioni rivelate, il tema della morte e quello dell'aldilà sono due temi sempre presenti e rimossi per la civiltà occidentale di questa fine millennio. Dopo aver disegnato un panorama delle varie posizioni, Gentiloni si sofferma sul discorso cristiano, che ruota intorno al concetto di "resurrezione", profondamente originale e diverso dall'"immortalità" di origine greca. Rossana Rossanda mette al centro del suo intervento il tema dell'immortalità, ma in forma narrativa. Il suo è un apologo sull'impossibilità di separare l'umanità della vita dalla certezza della sua fine. Peggio della morte sarebbe l'immortalità del vivente.