Libri di Floriana Conte
Le conseguenze delle mostre. Volume Vol. 1
Floriana Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2024
pagine: 266
Tra gli adoratori più originali di Donatello nel Cinquecento, il fiorentino Francesco da Sangallo ha guadagnato fama tra i suoi contemporanei come scrittore, conoscitore di storia dell'arte e soprattutto ritrattista in busti, statue e medaglie. Il libro riserva particolare attenzione al monumento funebre sopravvissuto ai bombardamenti dell'abbazia di Montecassino del 15 febbraio 1944: la tomba del figlio primogenito di Lorenzo il Magnifico, Piero de' Medici, il cui primo ammiratore novecentesco fu forse un altro artista, Luchino Visconti.
Con lo Zingarelli sotto il braccio. I libri per Mario Schifano
Floriana Conte
Libro: Copertina morbida
editore: Accademia dell'Arcadia
anno edizione: 2022
pagine: 220
Per dipingere Mario Schifano non trae spunto solo da cartelloni pubblicitari, segnaletica, copertine di dischi, riviste di musica leggera e televisione. Si presenta al pubblico come illetterato ma colleziona compulsivamente libri le cui copertine, le cui pagine, le cui parole diventano iconografie, materiali, titoli per i quadri: non solo i tanti libri illustrati sul Futurismo, ma anche libri di Honoré de Balzac, Goffredo Parise, Alberto Moravia, Primo Levi, Italo Calvino, Alan Alexander Milne, Maurice Merleau-Ponty, Ronald D. Laing, la collana «Psiche e coscienza» di Astrolabio e veri e propri repertori di parole come il dizionario Zingarelli e il Grande dizionario enciclopedico UTET. Lo Schifano pittore e lettore autodidatta rappresenta dunque un caso di studio esemplare che conferma, una volta di più, che la storia dell'arte moderna si scrive anche facendo la storia delle opere d'arte e dei libri altrui a cui gli artisti prestano attenzione: senza un rapporto con la tradizione non esiste creazione artistica.
Le conseguenze delle mostre. Volume 2
Floriana Conte
Libro: Copertina rigida
editore: Universitalia
anno edizione: 2021
pagine: 465
La sera del 21 maggio 2013 a Roma uno scrittore che da quarant'anni lavora come giornalista perché esce troppo la sera ha dichiarato in pubblico che, come Flaubert, non avrebbe mai realizzato l'aspirazione a scrivere un libro sul niente: il niente in cui vive glielo impedisce. È stato questo episodio (insieme a un altro che analizzo nel capitolo V) in cui è coinvolto il protagonista del film La grande bellezza che mi ha dato la prima idea per scrivere questo libro, suggerendomi che studiare un fenomeno visivo nell'ottica della fortuna storica poteva dare frutti anche per la performance art, l'arte immateriale fatta di niente (almeno all'inizio, come si vedrà): questa forma di manifestazione artistica sviluppata, in Europa, negli anni Sessanta del Novecento, di fatto è poco frequentata dagli studi accademici di storia dell'arte...
Cronache vasariane per il XXI secolo: rotte di inchiesta
Floriana Conte
Libro: Copertina morbida
editore: Lexis
anno edizione: 2020
pagine: 88
Floriana Conte, uno dei giovani studiosi italiani di esegesi filologica dei testi della letteratura artistica cinquecentesca e dell'età barocca, presenta e discute il susseguirsi delle varie ipotesi e letture critiche, che in questi ultimi anni sono state affacciate e pubblicate sulle "Vite" vasariane. Con prefazioni di Gianni Carlo Sciolla e Massimiliano Rossi.
Le risorse digitali per la storia dell'arte moderna in Italia. Progetti, ricerca scientifica e territorio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2018
pagine: VI-161
Il volume raccoglie i risultati di un progetto innovativo che si propone di ricomporre e riunificare in modalità virtuale il patrimonio storico-artistico regionale prodotto tra Quattro e Seicento da artisti pugliesi attivi nel Nord d'Italia e da artisti settentrionali in Puglia. Un'occasione per fare il punto anche sulle iniziative nazionali e internazionali attualmente in cantiere e riflettere più in generale sulla storia dell'arte nell'ambito delle digital humanities.
Tra Napoli e Milano. viaggi di artisti nell'Italia del Seicento. Volume Vol. 2
Floriana Conte
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2014
pagine: 734
Il piano complessivo dell'opera si articola in due tomi, tra loro strutturalmente collegati. Il primo, qui presentato, costituisce una vera e propria storia dell'arte nell'Italia del Seicento, in cui la capitale del Viceregno spagnolo, Napoli, appare in competizione e in dialogo costanti con Roma e con l'altro polo spagnolo in Italia, il ducato di Milano. Singolarmente attivo è il ruolo giocato per quasi quarant'anni da Pescocostanzo, località posta in posizione strategica tra le due grandi capitali del Centro e del Sud, polo di attrazione per molti artisti lombardi fin dal Quattrocento; molto articolati si rivelano i movimenti degli artisti, anche stranieri, tra Milano, Roma, Napoli e centri minori del Viceregno; nuova è la ricostruzione completa (poggiata su documenti che si ritenevano perduti) del ruolo che il fondatore dell'Accademia napoletana degli Oziosi, Giovan Battista Manso, ricopre (per volontà esplicita del defunto) nella edificazione del monumento funebre di Giovan Battista Marino. Da Tanzio da Varallo (la cui pala di Pescocostanzo, celebre e misteriosa, viene svelata e restituita alle sue due anime, lombarda e napoletana), a Massimo Stanzione, ai cantieri della grande decorazione e della scultura funebre a Napoli il quadro ricostruito è anche una problematica e ponderosa introduzione a Salvator Rosa, protagonista del secondo tomo dell'opera.
Tra Napoli e Milano. Viaggi di artisti nell'Italia del Seicento. Volume Vol. 1
Floriana Conte
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 477
Il piano complessivo dell'opera si articola in due tomi, tra loro strutturalmente collegati. Il primo, qui presentato, costituisce una vera e propria storia dell'arte nell'Italia del Seicento, in cui la capitale del Viceregno spagnolo, Napoli, appare in competizione e in dialogo costanti con Roma e con l'altro polo spagnolo in Italia, il ducato di Milano. Singolarmente attivo è il ruolo giocato per quasi quarant'anni da Pescocostanzo, località posta in posizione strategica tra le due grandi capitali del Centro e del Sud, polo di attrazione per molti artisti lombardi fin dal Quattrocento; molto articolati si rivelano i movimenti degli artisti, anche stranieri, tra Milano, Roma, Napoli e centri minori del Viceregno; nuova è la ricostruzione completa (poggiata su documenti che si ritenevano perduti) del ruolo che il fondatore dell'Accademia napoletana degli Oziosi, Giovan Battista Manso, ricopre (per volontà esplicita del defunto) nella edificazione del monumento funebre di Giovan Battista Marino. Da Tanzio da Varallo (la cui pala di Pescocostanzo, celebre e misteriosa, viene svelata e restituita alle sue due anime, lombarda e napoletana), a Massimo Stanzione, ai cantieri della grande decorazione e della scultura funebre a Napoli il quadro ricostruito è anche una problematica e ponderosa introduzione a Salvator Rosa, protagonista del secondo tomo dell'opera.