Libri di Francesca Chirico
Cristal e il cuore di Imperia
Francesca Chirico
Libro
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2014
pagine: 550
Arrovescio
Francesca Chirico
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 106
Nel 1950 a Badolato si campa di terra e si muore di fame. La vita nel piccolo centro della costa ionica calabrese scorre tra la fatica sui campi del barone e l'impegno nelle lotte contadine organizzate dalla locale sezione del Pci. Tra i pochi sogni accarezzati c'è quello della strada per la montagna: una strada vera al posto dell'antica mulattiera che si arrampica lungo i fianchi della collina di Giambartolo se il veto di chi non vuole fastidi sulle proprie terre non obbligasse il vecchio sogno a restare tale. Il 13 ottobre duecento lavoratori, con pale e picconi, cominciano a rovesciare le cose. Tre mesi dopo un carro trainato da una coppia di buoi percorre due chilometri di curve in salita strappati alla collina a forza di braccia e al prezzo di arresti, denunce e occupazione militare del paese "rovesciato". In bilico tra storia e fantasia, "Arrovescio" narra la lunga battaglia collettiva di Badolato in una cronaca a più voci in cui si mescolano speranza, dolore e rabbia.
Io parlo. Donne ribelli in terra di 'ndrangheta
Francesca Chirico
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 179
Hanno infranto il silenzio preteso dalle cosche e assegnato loro dalla tradizione. Hanno combattuto paura e pudore e raccolto, non in egual misura, disprezzo e solidarietà. Qualcuna ha pagato con la vita. Sono le donne che in Calabria hanno reagito con la forza eversiva della parola alla violenza, al dolore, all'ingiustizia, sfidando la 'ndrangheta, ma anche un mondo che tace, "Io parlo" raccoglie e ricostruisce le loro storie, ripercorrendo, sequestri di persona e faide degli anni Ottanta alle più recenti inchieste anti 'ndrangheta, gli ultimi trent'anni di storia criminale calabrese. Tra saggio e inchiesta giornalistica, il libro è un cammino documentatissimo nel coraggio di chi, in Calabria, ha trasformato il dolore privato in una battaglia collettiva per verità e giustizia, e nei meccanismi di delegittimazione che hanno accolto la ribellione al femminile: sono pazze, depresse e instabili le donne che parlano e che, parlando, disturbano la 'ndrangheta e imbarazzano la società. Dalla storia dimenticata della studentessa di Firenze Rossella Casini, uccisa nel 1981 perché considerata "infame" (aveva spinto alla collaborazione il fidanzato calabrese, coinvolto in una faida), fino alle vicende più recenti di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giusy Pesce, donne di 'ndrangheta diventate nemiche di "famiglia" per cambiare un destino apparentemente già scritto. Prefazione di Michele Prestipino.