Libri di Francesca Savoia
«Fra' mondi innumerabili». Proto-fantascienza italiana dei secoli XVIII e XIX
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2023
pagine: 192
Giuseppe Baretti a trecento anni dalla sua nascita
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 328
Giuseppe Baretti (Torino 1719-Londra 1789), poliglotta e traduttore, lessicografo, autore di teatro, docente di italiano a Londra e tanto altro ancora, con il suo stile di originalissimo nerbo è fra i nostri maggiori scrittori e il primo a comprendere che critica letteraria e giornalismo, o multimedialità, potevano saldarsi in un patto gravido di conseguenze formali ed etiche per la cultura europea. Questo volume raccoglie gli atti del convegno che, nel maggio 2019, ha inaugurato le attività del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Tricentenario della Nascita di Giuseppe Baretti, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con D. M. n. 26 del 30-01-2019, su istanza del CISESG-Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini di Seravezza. Diversi studiosi di varia formazione si sono confrontati con uno sguardo sia specialistico sia pluridisciplinare sul versatile autore torinese, a cui spetta un ruolo di primo piano nella nostra storia della letteratura. Corredano il volume una Appendice con un contributo critico di Paolo Puppa e il testo teatrale di Marco Solari, ispirato alla vita e alle opere di Baretti, su commissione dello stesso Comitato Nazionale e una Bibliografia della Critica degli ultimi trent'anni, a cura di Francesca Savoia.
Datemi carta, penna, e calamaio: lettere di Giuseppe Baretti a Vittore Vettori
Francesca Savoia
Libro: Libro rilegato
editore: QuiEdit
anno edizione: 2019
pagine: 152
Ventun lettere autografe di Giuseppe Baretti (1719-1789), rimaste fino a ora quasi del tutto sconosciute, vengono raccolte in questo volume, trascritte e annotate nella loro interezza: esse sono tutte quante indirizzate al medico-poeta mantovano Vittore Vettori (1697-1763) e risalgono agli anni 1741-1746, ovvero al periodo più intenso dell’apprendistato letterario del giovane piemontese. Il carteggio documenta un utilizzo della propria corrispondenza sia come sito di sperimentazione linguistica e di dibattito critico letterario, che come mezzo di sostegno alla propria formazione, rappresentazione e autopromozione. Oltre a permetterci di meglio definire la figura umana e professionale del Baretti, in questa sua prima fase formativa, ci aiuta a mettere in luce l’aspetto comunicativo e immersivo del modo di studiare che egli cominciò a mettere a punto allora e non avrebbe mai abbandonato.
L'avvenire avvenuto
Francesca Savoia
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 64
Dando fondo al tempo che si presume di avere a propria disposizione, ci si trova a ridisporre nella memoria molte scene e battute del proprio copione esistenziale e, con un senso che è insieme di sollievo e di paura, ci si rende conto che nulla è cancellabile, che tutto si somma e che l'avvenire ha in fondo poco di accidentale, facendo anch'esso parte dell'avvenuto.
«Nel bitume, nel fuoco, e nell'obblìo». Poesie inedite
Giuseppe Baretti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 128
Il volume introduce un Giuseppe Baretti davvero inedito, proponendo l'edizione critica di vari, poco conosciuti e mai prima pubblicati componimenti in versi e di due poemetti encomiastici di recente scoperta, risalenti ai tardi anni sessanta del Settecento, che egli scrisse in lode di Carlo III di Borbone e della sua consorte Maria Amalia di Sassonia. Introducendo e annotando questi lavori poetici, la curatrice rende conto del complesso rapporto che Baretti intrattenne con la lingua e la cultura letteraria italiane e del suo grande interesse per la Spagna, alimentato e mantenuto vivo dal processo di acculturazione inglese, dall'attività pubblicistica svolta a Londra e dai suoi viaggi.
Il Baretti vostro. Lettere inedite di Giuseppe Baretti
Francesca Savoia
Libro: Copertina rigida
editore: QuiEdit
anno edizione: 2013
pagine: 68
In/certe stagioni
Francesca Savoia
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2007
pagine: 24
"Mi imbatto in una sorpresa ricca come il pane: una poetessa che vive insieme a noi, che fa la spesa accanto a me magari, o fa la fila alla posta e osserva silenziosa. Ha famiglia, bambini che ha messo a letto la sera, amiche con cui va in spiaggia, passeggia, mangia un panino all'orto botanico, viaggia e prova nostalgia per la sua città di mare. È una perita delle piante e si capisce che le frequenta, ha un passo delicato e di marcia da guerra se serve, fa l'amore. Il suo passaggio è silenzioso se non fosse che ci fa partecipare ai suoi pensieri che ordina con cura. Mossa da un bisogno. Sostiene Morris: "Il bisogno di espressione cioè la traduzione dell'esperienza in forma simbolica è altrettanto biologicamente imperativo per l'organismo quanto lo sono i bisogni della fame e dell'amore ". Questo bisogno, autentico, mi pare di vedere in lei . A cosa 'serve' la poesia che nasce dal bisogno di espressione? E a cosa 'può servire' la poesia di Francesca? Poiché mi sembra il tempo di versi letterarii e di versi in senso proprio, parole cioè che orientino la direzione di chi cerca di vivere meglio, più profondamente e più sensatamente".
Fra letterati e galantuomini. Notizie e inediti del primo Baretti inglese
Francesca Savoia
Libro
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2010
pagine: 256
A tutt'oggi, una valutazione critica di Giuseppe Baretti davvero complessiva ed equilibrata, vale a dire una valutazione che riesca ad abbracciare i settant'anni della sua movimentata esistenza e sappia tener conto di tutte le fasi della sua svariata attività, mettendole in debita relazione fra loro, resta difficile a formularsi. La natura dell'intervento culturale barettiano (spesso polemica, capricciosa e frammentaria), l'uso ch'egli faceva di più lingue, e la dispersione o mancanza di materiali riguardanti anche ampie porzioni della sua carriera, sono forse ragioni di per se stesse sufficienti a spiegare la persistente incompletezza dell'edizione critica delle opere barettiane. Il presente studio prende in considerazione documenti inediti o poco noti risalenti al periodo del primo soggiorno inglese dello scrittore, e ne rivisita, alla luce di quelli, altri già conosciuti. Esso va così a colmare, almeno in parte, una delle lacune più vistose nella trama della vicenda umana e intellettuale di Baretti (appunto i primi, cruciali dieci anni a Londra) e si propone come nuovo invito a cercare di superare quanti ostacoli ancora restano ad una piena comprensione e giusta determinazione dell'indubbio valore del suo contributo.