Libri di Francesco Caccamo
Umberto Zanotti Bianco e il riscatto delle nazionalità. Progetti e speranze di rinnovamento europeo alla prova della Grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 192
Umberto Zanotti Bianco ha attraversato con generoso idealismo ed esemplare senso civico gran parte del Novecento. Per il suo impegno meridionalista e per il ruolo svolto in seno all’ANIMI (Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia), nella Società Magna Grecia, in Italia Nostra, nella Croce Rossa e da senatore a vita, può essere annoverato tra i padri nobili della Repubblica. Rispetto ai lavori dedicati a Zanotti Bianco in passato, questo volume si concentra sull’interesse da lui maturato sin da giovane nei confronti dell’Europa centro-orientale e del mondo russo e sulla multiforme attività dispiegata durante la Grande guerra. Ad animarlo era un’aspirazione che, a oltre un secolo di distanza, rimane singolarmente attuale: promuovere un complessivo rinnovamento europeo, capace di conciliare il sostegno al principio di nazionalità e al diritto all’autodeterminazione con un rilancio delle prospettive di cooperazione internazionale.
Il secolo breve slovacco
Pavel Kosatík
Libro: Libro in brossura
editore: Golem Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 312
Pavel Kosatík descrive il percorso che nel corso del Novecento ha portato all'indipendenza slovacca. All'inizio del secolo la Slovacchia era ancora nota come Alta Ungheria e gli slovacchi erano un piccolo popolo esposto al pericolo della magiarizzazione. La formazione della Cecoslovacchia sulle ceneri dell'impero asburgico a fine 1918 schiuse loro considerevoli opportunità sociali, economiche e culturali, ma fece anche emergere una nuova incognita: il rapporto con i cechi, più numerosi e dalla maggiore consapevolezza nazionale. Nonostante ciò, nel corso del "secolo breve" gli slovacchi hanno recuperato terreno. Passaggi significativi sono stati la controversa esperienza indipendentista durante la seconda guerra mondiale, il confronto per ottenere un assetto rispettoso delle loro specificità nella Cecoslovacchia socialista, la riforma federale sessantottesca, la crescita economica e demografica all'epoca della normalizzazione, la "rivoluzione gentile" del 1989. Questo processo è stato coronato dal "divorzio di velluto" con i cechi e dal conseguimento della piena indipendenza a inizio 1993: un risultato che, pur risentendo delle confuse dinamiche del post-comunismo, ha evitato i sanguinosi contrasti che hanno segnato le disgregazioni di Urss e Jugoslavia e ha permesso agli slovacchi di intraprendere la strada dell'integrazione europea.
Odissea arbëreshe. Terenzio Tocci tra Italia e Albania
Francesco Caccamo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 177
Rotte adriatiche. Tra Italia, Balcani e Mediterraneo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 224
Questo volume raccoglie gli atti del convegno Europa Adriatica, svoltosi a Pescara nel 2008, e rappresenta l'ideale continuazione della raccolta di saggi Adriatico contemporaneo, pubblicata sempre a cura di Stefano Trinchese e Francesco Caccamo per i tipi di FrancoAngeli. Dagli interventi di autorevoli studiosi italiani e stranieri emerge un'immagine dell'Adriatico come spazio comune a una moltitudine di popoli e di civiltà, come zona di mediazione e di confronto, come mare solcato da rotte materiali e metaforiche che collegano il mondo italiano ai Balcani, la Mitteleuropa al Mediterraneo. Tale immagine può rappresentare una valida ispirazione per il futuro, per permettere il definitivo superamento delle divisioni che spesso hanno contrapposto i popoli che vivono sulle sponde dell'Adriatico e per restituire centralità al mare comune nel quadro del processo di integrazione europea.
Il Montenegro negli anni della prima guerra mondiale
Francesco Caccamo
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 176
L'occupazione italiana della Iugoslavia (1941-1943)
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2008
pagine: 430
Fra il 1941 e il 1943 l'Italia fascista, grazie all'annessione diretta della Dalmazia e di parte della Slovenia, all'unione del Kosovo e della Macedonia nord-occidentale all'Albania, e alla creazione di una sfera di influenza in Croazia e Montenegro, fu protagonista indiscussa delle terribili lotte politiche e militari che sconvolsero i Balcani occidentali. Per oltre due anni soldati e ufficiali, diplomatici, funzionari e tecnici, furono presenti nei territori iugoslavi, al tempo stesso protagonisti e testimoni della guerra nell'ex-Iugoslavia, un dramma di proporzioni immani, che avrebbero impresso ferite mai del tutto rimarginate, e che avrebbe inoltre portato alla soppressione di gran parte dell'italianità adriatica orientale. Nonostante la sua eccezionale importanza, il tema dell'occupazione della Iugoslavia è rimasto a lungo trascurato in Italia. Questo volume, grazie all'uso di documentazione archivistica in gran parte inedita, ricostruisce con rigore e precisione le vicende e i principali problemi che caratterizzarono l'occupazione italiana.
La Cecoslovacchia al tempo del socialismo reale. Regime, dissenso, esilio
Francesco Caccamo
Libro
editore: Dante Alighieri
anno edizione: 2017
Jirí Pelikán. Un lungo viaggio nell'arcipelago socialista
Francesco Caccamo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 134
Jiri Pelikan fu un testimone d'eccezione del Novecento. Attraverso un percorso complesso e a tratti tormentato, sperimentò in prima persona la resistenza antinazista nella natia Cecoslovacchia, la militanza comunista negli anni cupi dello stalinismo, la primavera di Praga; poi, dopo l'intervento delle forze del Patto di Varsavia e la normalizzazione, l'esilio in Italia, la polemica sempre più consapevole contro il socialismo reale e contro la politica di potenza dell'Urss, la pubblicazione della rivista in lingua ceca "Listy", l'appoggio al dissenso dell'Est, fino ai grandi rivolgimenti del 1989. Anche nella patria di adozione Pelikàn svolse un ruolo di rilievo, coltivando i rapporti con le varie componenti della sinistra italiana e passando dalla ricerca di una collaborazione con il PCI di Enrico Berlinguer allo sviluppo di un legame privilegiato con il PSI di Bettino Craxi. Proprio Craxi doveva dare un contributo determinante all'azione dell'esule ceco, promuovendo la sua elezione al Parlamento europeo e finanziando la pubblicazione di "Listy".