Libri di Francesco Martillotto
Pro e contro La Gerusalemme liberata
Francesco Martillotto
Libro: Libro in brossura
editore: Helicon
anno edizione: 2019
pagine: 116
La pubblicazione della Gerusalemme Liberata, fin dalle prime stampe non autorizzate, segnò non solo l’inizio dei tormentati e intricati percorsi testuali ed editoriali della maggiore opera tassiana, ma suscitò un aspro e coinvolgente dibattito critico. Incentrandosi su diverse tipologie di analisi (dallo stile al linguaggio, dalla struttura del poema all’invenzione della trama), la polemica segnò soprattutto il culmine di tutta quella riflessione teorica ed estetica seguita alla traduzione e divulgazione della Poetica aristotelica.
Il Tasso epistolografo. Lingua e cultura nelle «Lettere»
Francesco Martillotto
Libro
editore: Meligrana Giuseppe Editore
anno edizione: 2018
pagine: 162
Le lettere tassiane, che qui si prendono in esame dal punto di vista linguistico fondando lo studio sulle tradizionali partizioni e caselle grammaticali, rappresentano un documento fondamentale per ricostruire la biografia del poeta sorrentino (occupano un'estensione temporale che va dal 1556 al 1595), non solo per gli accadimenti più rilevanti che lo scrittore racconta ai suoi corrispondenti, ma anche per scoprire gli angoli più nascosti della sua forma mentis, per percepire, ad esempio, l'umore e i sentimenti oscillanti fra la rabbia per le stampe scorrette e l'intima confessione agli amici, fino alla serenità e al distacco del suo animo in quella che è ritenuta l'ultima lettera all'amico Costantini. In esse si rintracciano, più che nei Dialoghi, i risultati più alti dell'eloquenza tassiana per quella forma che, impreziosita dall'inserimento di tessere poetiche (il debito maggiore è certamente contratto con le tre «corone» trecentesche), oscilla tra il realistico-oggettivo, il metaforico-concettoso, il biografico-narcisistico, ma rimane sempre attenta ai timbri ritmico-melodici, elegante ed ordinata, a metà tra "biografia e poesia".
Lessico, poetica e linguistica nelle «Lettere» di Torquato Tasso
Francesco Martillotto
Libro: Libro rilegato
editore: Il Convivio
anno edizione: 2018
pagine: 88
Torquato Tasso è interprete fedele della crisi del proprio tempo storico: la sua prosa, ancora impregnata della normativa retorico-accademica, ormai però al tramonto, spinge inevitabilmente verso l'artificioso, il preziosismo, verso l'eleganza formale, prelude al vagheggiamento quasi di una classicità nuova che concili realismo e idealismo, il regolismo razionale con l'irrazionale. Il suo epistolario non poteva che essere lo specchio fedele di questo equilibrio instabile e proprio il lessico è la chiave di volta dell'intera impalcatura: i latinismi, i vocaboli della tradizione aulica (contro la miseria dei termini popolari) testimoniano lo sforzo di conferire dignità letteraria al mezzo (la lettera) che doveva veicolare socialmente la sua immagine. Ma il solo lessico non poteva bastare; il suo malessere psichico ha bisogno di esprimersi in schemi retorici che inviluppino il lettore (destinatario privato e pubblico), coi quali possa giustificare i propri comportamenti e le proprie scelte, coi quali possa difendersi e commuovere.
Percorsi letterari
Francesco Martillotto
Libro
editore: Poetikanten
anno edizione: 2017
pagine: 100
Tasso, Pascoli, Pirandello, Palazzeschi, Montale, Pasolini, Morante sono l'oggetto di indagine di Francesco Martillotto, che in maniera puntuale ed efficace analizza le opere di questi grandi autori della letteratura italiana.
La lingua del Tasso tra polemiche e discussioni letterarie
Francesco Martillotto
Libro: Libro in brossura
editore: Helicon
anno edizione: 2014
pagine: 56
"(...) Addentrandosi nei labirinti fonetici e morfologici delle ottave di Torquato Tasso, l'autore di questo accurato e incisivo studio critico si muove con padronanza analitica e con disinvoltura comparativa fra casi estratti accortamente dalla Gerusalemme liberata, ma anche dall'Aminta, dalle Rime e dal Torrismondo. (...)"
Il Tasso epistolografo. Lingua e cultura nelle «Lettere»
Francesco Martillotto
Libro: Copertina morbida
editore: Simple
anno edizione: 2012
pagine: 190
Le lettere tassiane, che qui si prendono in esame dal punto di vista linguistico fondando lo studio sulle tradizionali partizioni e caselle grammaticali, rappresentano un documento fondamentale per ricostruire la biografia del poeta sorrentino (occupano un'estensione temporale che va dal 1556 al 1595), non solo per gli accadimenti più rilevanti che lo scrittore racconta ai suoi corrispondenti, ma anche per scoprire gli angoli più nascosti della sua forma mentis, per percepire, ad esempio, l'umore e i sentimenti oscillanti fra la rabbia per le stampe scorrette e l'intima confessione agli amici, fino alla serenità e al distacco del suo animo in quella che è ritenuta l'ultima lettera all'amico Costantini. In esse si rintracciano, più che nei "Dialoghi", i risultati più alti dell'eloquenza tassiana per quella forma che, impreziosita dall'inserimento di tessere poetiche, oscilla tra il realistico-oggettivo, il metaforico-concettoso, il biografico-narcisistico, ma rimane sempre attenta ai timbri ritmico-melodici, elegante ed ordinata, a metà tra "biografia e poesia".