Libri di Francesco Ruffini
Diritto canonico. Appunti alle lezioni (Pavia, 1892-93)
Francesco Ruffini
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: VIII-341
Francesco Ruffini (1863-1934) fu tra i fondatori del diritto ecclesiastico «in senso moderno», la materia che sul finire del XIX secolo si unì al diritto canonico, di più antica tradizione accademica, per poi prenderne il posto. Le Lezioni tenute a Pavia nell'anno accademico 1892-93 testimoniano l'esordio in cattedra dello studioso, aggiungendo elementi nuovi e importanti per la conoscenza del suo pensiero e circa la vicende della nascente disciplina. Il corso, infatti, venne riportato solo in appunti a uso degli studenti, litografato in pochissimi esemplari con diffusione locale e, fino a oggi, era rimasto sostanzialmente ignoto, non citato in dottrina né censito in alcuna biblioteca. L'edizione del testo è accompagnata da saggi introduttivi in cui vengono approfonditi diversi aspetti dell'esperienza biografica e intellettuale del primo Ruffini: le vicende che lo portarono sulla cattedra pavese e i punti di contatto con i percorsi degli allievi formatisi tra Pavia e Genova; le linee di sviluppo tra il suo pensiero di giovane studioso e le posizioni della maturità, soprattutto in tema di relazioni tra Stato e Chiesa e diritti di libertà; infine il fondamentale rapporto, che Ruffini tenne sempre vivo, con la cultura giuridica tedesca dell'epoca.
Porto di Livorno. Nuovi assetti operativi
Francesco Ruffini
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Cultura
anno edizione: 2015
pagine: 240
Lontane memorie di mare e altri viaggi
Francesco Ruffini
Libro: Copertina rigida
editore: Belforte Cultura
anno edizione: 2013
pagine: 175
Diritti di libertà
Francesco Ruffini
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 260
I "Diritti di libertà" (1926) di Francesco Ruffini - senatore e professore di Diritto ecclesiastico all'Università di Torino, che nel 1931 rinunciò alla cattedra rifiutandosi di prestare giuramento al regime fascista - fu un'appassionata e coraggiosa testimonianza contro l'eliminazione in atto delle libertà fondamentali, ma anche un importante contributo di storia e di teoria del diritto costituzionale. Contrapponendosi alla dottrina tedesca, molto diffusa in Italia e fatta propria da Alfredo Rocco, dei diritti di libertà come derivati dalla volontaria autolimitazione del potere sovrano dello Stato, Ruffini sosteneva l'intangibilità e l'imprescrittibilità di diritti che erano co-originari al patto sociale fondativo dello Stato unitario. Ripubblicato da Piero Calamandrei nel 1946, dopo un ventennio di semiclandestinità, il libro fu una fonte di ispirazione dei lavori della Costituente.
Guerra e dopoguerra. Ordine internazionale e politica della nazionalità
Francesco Ruffini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 269
Negli interventi raccolti in questo volume, risalenti agli anni dal 1917 al 1919, Francesco Ruffini espone le ragioni ideali della partecipazione alla prima guerra mondiale degli interventisti liberali e democratici: una concezione volontarista ed umanitaria della nazionalità (col recupero della figura di Mazzini) in contrapposizione alla concezione naturalistica e razzista ritenuta prevalente nella cultura tedesca (la contrapposizione che Federico Chabod renderà poi celebre); la difesa delle nazionalità oppresse e, in questo quadro, l'attenzione alla causa sionista; l'adesione al pensiero e alle idee di ricostruzione dell'ordine internazionale del presidente statunitense Wilson.
L'actio spolii. Studio storico giuridico (rist. anast. 1889)
Francesco Ruffini
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 1972
pagine: IX-463
Diritti di libertà
Francesco Ruffini
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 131
La collana intitolata "Scuola dell'uomo" non può non inaugurare le proprie pubblicazioni che con l'opera di un autore che è stato uno fra i più rigorosi e coerenti maestri di libertà del XX secolo: Francesco Ruffini, professore universitario, senatore del Regno, ministro dell'istruzione, giurista e storico di altissimo valore, che nel 1925, in un'ora tragica per la storia del nostro Paese, a un anno dal delitto Matteotti, scrisse il volume "Diritti di libertà", contro le leggi liberticide volute dal Duce il 3 gennaio dello stesso anno. Quest'opera venne edita nel 1926 per le edizioni di Piero Gobetti, che com'è noto qualche tempo dopo perse la vita in seguito alle botte degli squadristi fascisti. Nel 1929 Francesco Ruffini fu uno dei sei senatori che votarono contro il concordato, e qualche anno dopo fu uno degli undici professori universitari che rifiutarono il giuramento al fascismo. La sua opera presenta in una sintesi chiara ed estremamente convincente la concezione liberale dello stato e della politica, e ricorda agli italiani che anche oggi - giacché attraversiamo "un'ora tragica" - il principio e la fonte della sovranità risiedono innanzitutto in ogni singolo cittadino e non nello stato e nelle sue istituzioni.
Storie di mare e di porto. Le relazioni del Propeller Club Port of Leghoren 2010-2012
Francesco Ruffini, Fiorenzo Milani
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Cultura
anno edizione: 2011
pagine: 272
Strategie gestionali nei porti. Il caso Livorno 1996-2006
Francesco Ruffini
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Cultura
anno edizione: 2007
pagine: 208
Libera Chiesa in libero Stato
Camillo Cavour, Francesco Ruffini, Mario Pirani
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2001
pagine: 96
I discorsi che Cavour tenne al primo parlamento italiano, in cui viene avanzata la formula classica "libera Chiesa in libero Stato", sono tornati in questi ultimi anni, di estrema attualità. Il Giubileo del 2000 ha definitivamente consacrato la rivincita postuma di Pio IX? La Repubblica italiana si appresta a svolgere nell'Unione Europea il ruolo che lo stato pontificio aveva nell'Italia del XIX secolo? Il libro riporta i discorsi parlamentari e quelli tenuti alla Camera dei Deputati e al Senato da Cavour. Commento di Francesco Ruffini e prefazione di Mario Pirani.