Libri di Francesco Zimei
Cantare il Medioevo. La lauda a Cortona tra devozione e identità civica-The lauda in cortona between devotion and civic identity
Simone Allegria, Francesco Zimei
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il giovane Corelli. Nuovi documenti e contesti
Libro: Libro rilegato
editore: LIM
anno edizione: 2024
pagine: 182
"Il giovane Corelli. Nuovi documenti e contesti" è nato intorno a una serie d’importanti scoperte documentarie relative al periodo giovanile - assai poco esplorato - di Arcangelo Corelli, prima cioè che lui e la sua musica dagli anni dell’apprendistato bolognese "spiccassero il volo" alla volta di Roma. I ritrovamenti, dovuti in buona parte agli stessi curatori, sono avvenuti negli ultimi cinque anni e costituiscono i primi, significativi frutti di una nuova stagione di ricerche condotte espressamente intorno alla figura del grande compositore romagnolo, da un lato mettendo a fuoco le risultanze del mercato antiquario, dall’altro attraverso una mirata esplorazione archivistica del territorio emiliano-romagnolo.
Italian Opera in the United States, 1800–1850. At the origins of a cultural migration
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2023
pagine: 262
Le carte della memoria. Vita e arte di Bernardo De Muro
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2021
pagine: 283
A suggello di una tenacia singolare, già ampiamente profusa nelle conquiste professionali che hanno reso mirabile la sua esistenza, Bernardo De Muro (Tempio Pausania, 3 novembre 1881 – Roma, 27 ottobre 1955), ex sugheraio assurto tra i protagonisti di quel teatro d’opera «immagine di violenza e d’incantesimo» ricordato con nostalgia da Gianadrea Gavazzeni, ha onorato la sua città natale non solo dell’esser patria di uno dei più importanti tenori della prima metà del Novecento, ma anche di una cospicua eredità materiale come l’insigne patrimonio di cimeli e documenti della sua carriera oggi riunito nel Museo che gli è intitolato, prova tangibile di un’esperienza artistica che ha ancora molto da raccontare, specie a quei cultori delle voci del passato costretti in genere ad accontentarsi di reliquie discografiche spesso tecnicamente limitate.
I «cantici» del Perdono. Laude e soni nella devozione aquilana a san Pietro Celestino
Francesco Zimei
Libro: Libro rilegato
editore: LIM
anno edizione: 2015
pagine: XX-563
Il repertorio iberico del canzoniere n° 871 di Montecassino. Musica e poesia alla corte aragonese di Napoli
Paola Elia, Francesco Zimei
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2007
pagine: 211
Questo volume riunisce e valorizza, attraverso il confronto reciproco, le esperienze sulla poesia cantata del Quattrocento di due studiosi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi: quello filologico e quello musicologico. In questa duplice prospettiva si è scelto di approfondire i sistemi di diffusione del repertorio iberico contenuto nel ms. N 871 della Biblioteca dell'Abbazia di Montecassino, che è uno dei testimoni più antichi e rappresentativi della lirica napoletano-aragonese. Un attento esame dei brani, applicato non solo alle rispettive fonti letterarie e musicali ma anche alle attestazioni indirette, ha contribuito a far luce sui sistemi di trasmissione della poesia "cancioneril" e, in modo specifico, su quella che si diffondeva attraverso il canale dell'oralità con il rivestimento della musica. Attraverso lo studio comparato dei due canali di diffusione i due autori sono riusciti inoltre a dimostrare l'interferenza esercitata nella tradizione manoscritta dalla parallela circolazione della forma cantata. Completano il volume i saggi di Andrea Baldissera e Magdalena Leon Gòmez sulla tradizione delle "glosas" di due delle "canciones" più conosciute di questo repertorio.
Provincia Pinnensis. Il Medioevo Francescano in Abruzzo
Francesco Aceto, Cristiana Pasqualetti, Francesco Zimei
Libro: Libro in brossura
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2024
pagine: 308
A questo quadro così puntuale mancava tuttavia il ruolo tenuto da Penne nell’ambito della Provincia francescana abruzzese, che proprio dalla capitale dei Vestini prese il nome. Un argomento fin dall’inizio voluto e perseguito da Lucio Marcotullio, che nella sua profonda religiosità coniugava un rigore etico quasi da antico stoico con la charitas cristiana, una visione non lontana dalla predicazione di san Francesco. Nacque così il progetto di questo quinto volume incentrato sull’architettura, le arti figurative e la musica fiorite nella Provincia Pinnensis durante il Medioevo, le cui ricerche e prime risultanze lo appassionarono fino ai suoi ultimi giorni di vita. Alla realizzazione del progetto hanno dato il loro qualificato contributo Francesco Aceto, Cristiana Pasqualetti e Francesco Zimei, ognuno col proprio sapere e nondimeno nella comune consapevolezza della simbiotica relazione esistente tra il contenitore architettonico e l’apparato figurativo, pensati e allestiti come un seducente palcoscenico delle variegate azioni performative nelle quali si concretizzavano quotidianamente la sensibilità religiosa e le credenze dell’uomo medievale. Francesco Aceto ha steso un primo bilancio critico delle varie e complesse problematiche territoriali e urbanistiche connesse con l’architettura minoritica, ridiscutendo consolidate gerarchie culturali sulla scorta di una più aderente esegesi della legislazione francescana. Cristiana Pasqualetti, attraverso l’ideale ricomposizione dei perduti contesti figurativi, restituiti con acume e acribia filologica inseguendo la traccia di ogni minima sopravvivenza materiale, ha puntato a portare allo scoperto, con gli aspetti formali, il retroterra ideologico-religioso delle strategie comunicative messe in campo dall’Ordine e dal patronato laico. Francesco Zimei, pescando a piene mani in archivi e biblioteche europei e d’oltreoceano, ma anche attingendo ai tesori d’informazione celati nelle arti figurative, ha delineato una storia densa d’inedite prospettive di un particolare genere poetico-musicale radicato negli strati profondi della cultura popolare, la lauda, resa qui tangibile dall’acclusa registrazione di un repertorio sinora inedito, che getta nuova luce sulle tradizioni del territorio. A conclusione, un caldo ringraziamento va alla signora Maria Marcotullio che, al di là delle difficoltà di questi ultimi tempi, ha voluto con tenacia portare a termine il progetto di questo volume, fin dall’inizio costantemente seguito a fianco dell’amato consorte, e dedicarlo al Papa che del santo porta il nome.