Libri di Francis Bacon
Of the colours of good and evil
Francis Bacon
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2025
pagine: 62
The Wisdom of the Ancients
Francis Bacon
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2025
pagine: 156
Conversazioni con Michel Archimbaud
Francis Bacon
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 144
«Il problema principale, per l’artista, è riuscire a fare qualcosa che si vede con il proprio istinto, anche se non ci si riesce quasi mai. È un obiettivo cui ci si può al massimo avvicinare. Ma è questo il problema principale: arrivare a fare qualcosa istintivamente. Quanto poi a spiegare l’istinto, la questione è troppo complessa. Osservando la trasformazione della pittura nel corso dei secoli, è legittimo chiedersi se di secolo in secolo non si trasformi anche l’istinto, se non sia modificato da tutto quel che si vede, da tutto quel che si sente. Non so bene. Quel che posso dire è che l’istinto si impone. Si potrebbe forse spiegare la maniera con cui un’immagine viene creata, perché è una questione di tecnica. Le tecniche cambiano, e si può parlare di pittura scrivendo una sorta di storia delle tecniche pittoriche. Quel che però fa la pittura, l’elemento inalterabile, il soggetto della pittura, quello che la pittura è, non si può spiegare. Credo sia impossibile. Quel che posso forse dire è che, a modo mio, disperato, vado qua e là seguendo i miei istinti». Con uno scritto di Milan Kundera.
Inseguire i sensi
Francis Bacon
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2014
pagine: 128
Per ogni artista esistono tre fonti d'informazione: la sua arte, la sua vita, e quello che l'artista ci racconta. Nel caso di Francis Bacon queste tre fonti rifiutano di allinearsi. Più si tenta di metterle insieme e più rimangono separate. Per Bacon, il quadro deve "funzionare". Non deve essere bello o brutto, o semplicemente riuscito: deve acquisire una sorta di forza meccanica capace di causare tutta una serie di reazioni nel corpo di chi guarda. E a volte, quando il quadro è davvero finito, Bacon mischia il bianco dal tubetto finché diventa una crema liquida, e lo lancia con la mano sul quadro, dove rimane sulla superficie senza ulteriori ritocchi. Non si osava dirlo durante la vita dell'artista, ma si trattava esattamente di un orgasmo maschile lanciato verso il quadro, proprio come lo sarebbe stato verso la stanza, se l'orgasmo fosse stato reale.
Conversazioni con Michel Archimbaud
Francis Bacon
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 96
L'infanzia, gli incontri, le letture, la creazione, l'arte e il lavoro: senza saperlo, a poche settimane dalla sua morte, l'ottantatreenne Francis Bacon, dalla quiete dello studio londinese o dalla penombra di un pub, affida all'amico Michel Archimbaud la più spontanea e sorprendente "retrospettiva" sulla sua vita e la sua opera: il testamento spirituale di uno dei protagonisti più indiscussi dell'arte figurativa del nostro secolo e di sempre.
Conversazioni con Michel Archimbaud
Francis Bacon
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 144
«Il problema principale, per l’artista, è riuscire a fare qualcosa che si vede con il proprio istinto, anche se non ci si riesce quasi mai. È un obiettivo cui ci si può al massimo avvicinare. Ma è questo il problema principale: arrivare a fare qualcosa istintivamente. Quanto poi a spiegare l’istinto, la questione è troppo complessa. Osservando la trasformazione della pittura nel corso dei secoli, è legittimo chiedersi se di secolo in secolo non si trasformi anche l’istinto, se non sia modificato da tutto quel che si vede, da tutto quel che si sente. Non so bene. Quel che posso dire è che l’istinto si impone. Si potrebbe forse spiegare la maniera con cui un’immagine viene creata, perché è una questione di tecnica. Le tecniche cambiano, e si può parlare di pittura scrivendo una sorta di storia delle tecniche pittoriche. Quel che però fa la pittura, l’elemento inalterabile, il soggetto della pittura, quello che la pittura è, non si può spiegare. Credo sia impossibile. Quel che posso forse dire è che, a modo mio, disperato, vado qua e là seguendo i miei istinti». Con uno scritto di Milan Kundera.