Libri di G. Chittolini
Vigevano e i territori circostanti alla fine del Medioevo
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2006
pagine: 410
Ordini religiosi e società politica in Italia e Germania nei secoli XIV e XV
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 520
Gli Sforza, la Chiesa lombarda, la corte di Roma. Strutture e pratiche beneficiarie nel ducato di Milano (1450-1535)
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1989
pagine: 424
Storia di Cremona. Volume 5
Libro: Copertina rigida
editore: Bolis
anno edizione: 2013
pagine: 483
II volume, quinto della collana riguardante la storia di Cremona, delinea il difficile passaggio dal governo comunale all'integrazione di Cremona nello stato regionale, con il dominio della famiglia Visconti e il complesso definirsi di equilibri istituzionali e di potere, che si riflettono nelle stesure degli Statuti della città, del Collegio dei notai e di quello dei mercanti. La storia di Cremona trecentesca viene esaminata alla luce delle più recenti prospettive storiografiche. Grazie alle nuove scoperte e al riesame complessivo emerge il quadro di un Trecento sinora poco valorizzato, quasi un interludio cronologico tra l'imperio della Cremona comunale e lo splendore sforzesco, che si rivela invece momento nodale nell'evoluzione della città.
Nell'età di Pandolfo Malatesta. Signore a Bergamo, Brescia e Fano agli inizi del Quattrocento
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2012
pagine: 568
Tra il 1404 e il 1421 Brescia fu capitale di un piccolo stato retto da Pandolfo III Malatesta, esponente dell'antica famiglia riminese e signore di Fano. Dopo aver ricevuto in pegno la città dalla duchessa Caterina Visconti, il Malatesta approfittò della grave crisi in cui era piombato il ducato di Milano ed estese temporaneamente il suo dominio a Bergamo e a Lecco, diventando, per alcuni anni, uno dei protagonisti dei conflitti attraverso i quali si precisò meglio la nuova geografia degli stati territoriali del Nord e del Centro Italia. In questo volume si ricostruisce a più voci la storia della dominazione malatestiana tra la Lombardia e l'Italia centrale. In particolare l'attenzione verte sulla capitale, Brescia, una delle maggiori e delle più ricche città lombarde: un centro urbano e un territorio che hanno dimostrato di possedere delle importanti potenzialità agrarie, commerciali e manifatturiere, soprattutto nei settori tessile e metallurgico. Condotti a partire da ricerche originali e innovative, i contributi raccolti permettono di conoscere meglio un periodo e una dominazione fino ad ora poco studiati, e toccano questioni come l'assetto del territorio, la delimitazione dei confini e i modi della gestione agraria. Nonostante la precarietà e lo stato di guerra pressoché continuo, la corte malatestiana ebbe un certo splendore e vi confluirono pittori, artisti, letterati e musici, la cui attività è qui studiata, principalmente, grazie ai ricchi registri contabili.