Libri di G. Rovagnati
Bolle di sapone. Vagabondaggi letterari fra le due guerre
Joseph Roth
Libro: Copertina morbida
editore: EDT
anno edizione: 2018
pagine: 235
Le sale d'attesa delle stazioni ferroviarie, gli scompartimenti dei treni, le stanze, i corridoi, le portinerie degli alberghi, i mezzi pubblici, le strade di città sconosciute, i tavolini dei caffè o dei bistrot sono le ambientazioni dei brevi pezzi di prosa destinati alla pubblicazione sulla stampa periodica che Roth scrisse lungo tutto l'arco della propria vita. È soprattutto in questi luoghi del transitorio che si svolse la vita inquieta e vagabonda di Roth, incapace di attenersi agli schemi della regolarità e stanzialità borghese. Nato all'estrema frontiera dell'Impero si trasferì dapprima a Vienna, dove assistette con sgomento al crollo del sistema asburgico, raccontandone il naufragio con lo sguardo acuto e disincantato dell'ebreo errante; negli anni Venti era quindi a Berlino, dove colse con lucidità il minaccioso dilagare di una politica dalle mire imperialistiche e dittatoriali; con l'avvento al potere dei nazisti, nel 1933, si trasferì infine a Parigi, dove ancora una volta scelse come abitazione una stanza d'albergo, e dove morirà di polmonite e per le conseguenze dell'alcolismo. Nonostante l'esistenza segnata dalle tragedie personali e storiche, lo stile giornalistico di Roth è contraddistinto dalla leggerezza, dalla varietà dei temi e da un linguaggio ricco d'inventiva. La sensibilità profonda per tutto ciò che è umano, passeggero e marginale, l'acutezza dello sguardo, la capacità di sentire sulla propria pelle le più sottili vibrazioni della storia sono ciò che si troverà nelle pagine di questa raccolta di articoli, in gran parte inediti, dedicati al viaggio: pagine lievi e fragili come "bolle d'arcobaleno", alle quali Roth affida tutta la freschezza e il genio visionario del suo smisurato talento di scrittore.
Quel paesaggio lontano. Pagine di viaggio e di libertà
Stefan Zweig
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2016
pagine: 280
Il bisogno di viaggiare, la ricerca di quello straniamento, di quel momentaneo uscire da sé che il soggiorno in una camera d'albergo sconosciuta o la visione di un paesaggio inaspettato possono causare, fu una delle vere costanti della vita di Stefan Zweig. Già a partire dal 1902, prima della laurea in Filosofia e della pubblicazione dei primi racconti, un ventunenne Zweig invia le sue cronache di viaggio a un giornale illustrato di Stoccarda: negli anni a venire continuerà a descrivere e documentare per quotidiani, riviste o piccoli libretti a tema i suoi viaggi in paesi anche remoti come gli Stati Uniti, l'India o la Russia. Rampollo di una famiglia viennese agiata e cosmopolita, scrittore di grande eleganza e torrenziale facilità, pacifista convinto e incrollabilmente fiducioso nell'appartenenza alla grande patria europea, Zweig continuerà infatti a viaggiare senza sosta fino ai suoi ultimi giorni. Diventa nel frattempo uno scrittore di inaudito successo per l'epoca, maestro riconosciuto della forma breve, della novella, della biografia romanzata e della cronaca di mondo. Le sue pagine di viaggio si rivelano così il luogo privilegiato per osservare il lento maturare di una scrittura che da fiammeggiante e salottiera si fa gradualmente più asciutta, venandosi di inquietudine e, col tempo, di un'amara nostalgia e dell'angoscia per la catastrofe a cui il suo "mondo di ieri" era andato furiosamente incontro.
L'incorruttibile
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2008
pagine: 128
La commedia in cinque atti "L'incorruttibile", l'ultima scritta da Hofmannsthal per il teatro di prosa, presenta un protagonista domestico, Theodor, che ha i suoi precedenti in Terenzio, Plauto, Molière, Goldoni. Apparentemente discreto, Theodor è in realtà una natura dispotica e volitiva, machiavellico nel perseguire i suoi intenti e scaltro al punto da escogitare strategie diverse a seconda del personaggio che si trova di volta in volta ad affrontare.
Il re delle Alpi e il misantropo
Ferdinand Raimund
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2009
pagine: 142
La commedia in due atti "Il Re delle Alpi e il misantropo" (1828) ruota intorno a una figura molto amata dal teatro occidentale, quella dello scorbutico solitario che, rifiutando il prossimo, finisce per danneggiare se stesso. Dal "Dyscolos" di Menandro al "Misanthrope" di Molière e avanti fino ai nostri giorni (si pensi ai tanti maniacali incontentabili di Thomas Bernhardt), questo personaggio viene di continuo ripresentato, in chiave comica o tragica, in opere di teatro o in prosa. Come altri suoi predecessori, il misantropo di Raimund si ravvede perché, grazie all'intervento di un mago buono, è messo a confronto con il proprio pessimo carattere e decide così di cambiar vita, trasformandosi da insopportabile collerico in un amorevole padre di famiglia.
La forma delle nuvole e altri saggi di meteorologia
Johann Wolfgang Goethe
Libro
editore: Archinto
anno edizione: 2000
pagine: 110
Storie del castello e del villaggio
Marie von Ebner Eschenbach
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 1993
pagine: 100
Al mercato dei morti. Storie di spettri giapponesi
Lafcadio Hearn
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 1993
pagine: 96
I baroni Gemperlein
Marie von Ebner Eschenbach
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 1994
pagine: 92
Gli emigrati
Winfried G. Sebald
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2000
pagine: 248
Quattro personaggi. Un medico, un maestro elementare, un maggiordomo, un pittore. Quattro ebrei emigrati che in tempi e paesi diversi vivono l'esperienza del distacco e della non appartenenza e recidono il filo che li separa dalla loro finale destinazione. In quattro racconti, come quattro romanzi in nuce, l'autore compone una storia universale. Tra le sue pagine gli emigrati sono quanti hanno provato l'esperienza dell'abbandono, dell'allontanamento, della solitudine, quanti sotto lo stesso cielo si sentono persi, dispersi, alla deriva: l'umanità tutta.