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Libri di Stefan Zweig

Novella degli scacchi

Novella degli scacchi

Stefan Zweig

Libro: Libro rilegato

editore: Newton Compton Editori

anno edizione: 2025

pagine: 128

A bordo di una nave da crociera due contendenti si sfidano alla scacchiera. Da un lato Mirko Czentovič, campione mondiale in carica, rozzo, arrogante e venale; dall'altro l'enigmatico dottor B., colto, elegante e nervoso, dotato di un talento prodigioso e immaginifico... Due destini lontanissimi e diversamente avvolti dal mistero, due storie affascinanti e distanti che il fato ha portato a convergere sulle 64 caselle bianche e nere, in una partita che non è soltanto un'occasione ludica ma una resa dei conti con la vita. Perché «Non ci si rende già colpevoli di una limitazione offensiva, definendo gli scacchi “un gioco”?». Scritta nel 1941, durante l'esilio brasiliano di Zweig, a pochi mesi dal suicidio, la "Novella degli scacchi" è considerata il capolavoro dello scrittore austriaco.
5,90

Fouché. Ritratto di un uomo politico

Fouché. Ritratto di un uomo politico

Stefan Zweig

Libro

editore: Sperling & Kupfer

anno edizione: 1991

pagine: 222

14,72

Gli occhi del fratello eterno

Gli occhi del fratello eterno

Stefan Zweig

Libro

editore: Edizioni Studio Tesi

anno edizione: 1994

pagine: 112

2,07

Il candelabro sepolto

Il candelabro sepolto

Stefan Zweig

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2013

pagine: 176

Che fine ha fatto la Menorah, il simbolo per eccellenza del popolo ebraico che illuminava l'arca del Tempio di Gerusalemme? Dopo la distruzione del tempio e il saccheggio della città, nel 70 d.C., fu portata a Roma, in trionfo da Tito insieme agli altri tesori trafugati agli ebrei, un bottino talmente prezioso da essere raffigurato sull'Arco dell'imperatore. Per anni il candelabro fu conservato insieme con le altre spoglie della prima guerra giudaica, finché a Roma arrivarono i Vandali di Genserico che ne fecero ancora bottino di guerra portandola a Cartagine, di nuovo in trionfo. Ma solo finché Giustiniano non riuscì a recuperarla per trasferirla a Bisanzio, poi chissà... Stefan Zweig racconta il suo vagare come metafora stessa del popolo errante, pochi anni prima di porre fine alla propria esistenza di esiliato, in fuga dall'oppressione nazista. Nella postfazione Fabio Isman si mette a sua volta alla ricerca della Menorah per scoprire che potrebbe trovarsi ancora a Roma...
15,00

La novella degli scacchi

La novella degli scacchi

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2014

pagine: 112

Stefan Zweig scrisse "Novella degli scacchi" nel 1941, pochi mesi prima di suicidarsi, insieme con la seconda moglie, nella città brasiliana di Petropolis, il 22 febbraio 1942. La notizia della sua morte fu soffocata da quelle provenienti dai fronti di guerra e così anche la sua ultima, disperata protesta, non fu che un flebile grido, quasi inavvertibile nel frastuono di quegli anni. Nella "Novella degli scacchi" lo stato d'animo di abbandono, di infinita stanchezza, di rinuncia alla lotta, è prefigurato nella sconfitta di colui che rappresenta la sensibilità, l'intelligenza, la cultura per opera di un semianalfabeta, ottuso uomo-robot. E, a rendere ancora più crudele la disfatta dello spirito, Zweig scelse come terreno dello scontro una scacchiera. Dallo sfacelo della sua patria spirituale, l'Europa, Zweig non vuole salvare nemmeno il gioco degli scacchi, ormai appannaggio non più di uomini dotati di talento, estro, passione, ma di «campioni» come Czentovic, un rozzo quanto prodigioso accumulo di facoltà puramente meccaniche. Prefazione di Daniele Del Giudice.
8,50

Montaigne

Montaigne

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 103

In fuga dagli orrori della guerra e dalla persecuzione nazista, Stefan Zweig rilegge e commenta il grande filosofo francese Michel de Montaigne (1533-1592). In un momento di profonda afflizione, ripercorrere la vita dell'autore dei "Saggi" rappresenta per Zweig la strada verso la liberazione interiore; ciò che di Montaigne lo affascina maggiormente, infatti, è la determinazione cosciente e costante a mantenere integra la propria autonomia di pensiero in un'età tumultuosa e in una società nella quale brutalità e servilismo dilagano. Incompiuto, pubblicato postumo e qui tradotto per la prima volta in italiano, Montaigne è una biografia a cavallo tra ricostruzione storica e analisi psicologica, scritta con l'entusiasmo di un umanista solitario che riconosce in Montaigne il modello perfetto di saggezza. Pur senza dettare dogmi, precetti, leggi o sistemi, Montaigne rivela a Zweig come trovare se stessi dentro ogni cosa e ogni cosa dentro se stessi. Il suo prezioso avvertimento è di non affannarsi nell'ambizione e non farsi trasportare dalle passioni del mondo, perché il vero traguardo è vivere non una vita qualunque, ma la propria vita.
16,50

Lettera di una sconosciuta

Lettera di una sconosciuta

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2014

pagine: 80

"Lettera di una sconosciuta" è l'ultimo, disperato grido di una donna innamorata. È la storia drammatica di un amore appassionato, di un sentimento assoluto che sfocia in nevrosi. La protagonista segue come un'ombra devota e ostinata il suo amato, un ricco e facoltoso romanziere viennese. L'adolescente inquieta che lo spiava dalla porta di casa divenuta donna cerca con lui la realizzazione di un sogno impossibile. Quell'amore non ricambiato diventa il perno attorno a cui ruotano i suoi pensieri, le sue scelte, la sua vita. Ma l'amato non sa nulla di lei, non la riconosce: ogni volta fra loro è un primo, surreale incontro. Così per la misteriosa "sconosciuta" la quotidianità si trasforma in un labirinto senza via d'uscita, in un'ossessione senza scampo, come sono tutti gli amori assoluti.
7,00

Tempo e mondo. Solo gli uomini muoiono, mai le idee. Conferenze e saggi 1914-1940

Tempo e mondo. Solo gli uomini muoiono, mai le idee. Conferenze e saggi 1914-1940

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Piano B

anno edizione: 2014

pagine: 200

Raccoglie una selezione di saggi, conferenze e discorsi prodotti nel periodo più denso e difficile dell'Europa moderna, tra il 1914, anno dello scoppio della prima guerra mondiale, e il 1939, anno in cui le truppe di Hitler invadono la Polonia e danno il via al secondo conflitto mondiale, annichilendo le speranze di pace e di unità europea dopo l'"eccidio inutile" della grande guerra. I temi passati in rassegna (la guerra e la pace, il lassismo sociale, la figura della donna, la violenza degli Stati, le prospettive future del continente) riescono a fondere l'attenta analisi storico-politica con quella sociale e filosofica, ponendo una volta ancora Zweig come uno dei padri culturali dell'Europa moderna. Europeismo e pacifismo sono i temi centrali che in "Tempo e mondo" prendono forma, grazie a una scrittura brillante e appassionata e che oggi, nel pieno della crisi identitaria ed economica europea e alla luce dei molti problemi che coinvolgono il "vecchio" continente, assume una valenza ulteriormente attuale e pregnante.
17,00

Marceline Desbordes-Valmore. Ritratto di una poetessa

Marceline Desbordes-Valmore. Ritratto di una poetessa

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 187

Esaltata da contemporanei come Hugo e Balzac, studiata nelle scuole e amata dai surrealisti, Marceline Desbordes-Valmore (1786-1859) è l'unica donna tra i grandi della poesia francese, figura mitica di sperimentatrice autodidatta ed eroina tragica. La sua esistenza - gli amori intensi e disperati, la durezza dell'infanzia, il dolore di madre sopravvissuta ai suoi figli - diventa per Stefan Zweig materia pulsante di un gioco di specchi, in cui l'opera e la vita si riflettono l'una nell'altra. Figlia di un pittore di stemmi caduto in disgrazia, Marceline fu prima attrice riluttante e dovette poi affrontare la difficoltà di essere, nell'Ottocento, scrittrice e donna. Zweig ne indaga con empatia i tormenti e i misteri, mostrando come la violenza delle disgrazie si trasformi in acuta percezione della sofferenza umana, e prenda forma una poesia semplice ma piena d'invenzioni, che apre la strada alle sperimentazioni di Verlaine. Il libro, alla sua prima traduzione italiana, è completato da diciassette poesie, una selezione di lettere e una breve antologia critica dove autori come Baudelaire e Sainte-Beuve si confrontano con la poetessa.
18,50

Fouché. Ritratto di un uomo politico

Fouché. Ritratto di un uomo politico

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 220

Joseph Fouché nacque nei pressi di Nantes nel 1759, divenne uno degli uomini più potenti della sua epoca e morì dimenticato nel 1820, in esilio a Trieste. Personalità sconcertante e inafferrabile, ha mantenuto il potere nel ventennio più tormentato della storia francese, dalla Rivoluzione alla Restaurazione, confrontandosi alla pari con personaggi come Robespierre e Napoleone. Fu regicida, saccheggiatore di chiese e spietato repressore della rivolta di Lione, quindi duca d'Otranto, ministro napoleonico e capo della Polizia politica. Un trasformista di genio e un antieroe dalla morale enigmatica o assente, che Stefan Zweig racconta come "l'uomo che, nella sua vita e nella Storia, ha saputo rimanere nell'ombra". Ricostruire la sua vita, densa come un romanzo e avvolta nell'ambiguità, è una vera sfida per il grande scrittore viennese, ma anche l'occasione per indagare i meccanismi della politica e la loro influenza sulla natura umana. Fouché diventa allora il prototipo dell'animale politico che controlla gli eventi celando le proprie passioni, che riesce a mantenere il sangue freddo di fronte alle crisi, che sa rialzarsi dopo ogni caduta, che nutre ideali ma è pronto a sacrificarli nella lotta per il potere. Così, riscoprendo una figura storica che fu - e forse volle essere - dimenticata, ne possiamo riconoscere anche l'inquietante modernità.
18,50

Gli occhi dell'eterno fratello

Gli occhi dell'eterno fratello

Stefan Zweig

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2013

pagine: 73

Una riflessione sulla Giustizia e sulla sua impossibilità in una narrazione dal respiro ampio, in cui palpitano il divino e una natura incantata. Un libro amato da Hermann Hesse, che vedeva nella "leggenda indiana" dell'amico Zweig un'opera in sintonia con il suo "Siddhartha".
7,00

Estasi di libertà

Estasi di libertà

Stefan Zweig

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Clichy

anno edizione: 2013

pagine: 465

Estate 1926. Christine Hoflehner è una giovane e poverissima postina di un piccolo borgo austriaco. Un giorno riceve un telegramma di una zia lontana da tempo, che la invita a trascorrere con lei un periodo di vacanza - il primo della sua vita - in un lussuoso hotel a Pontresina. La ragazza scopre così un mondo da sogno, lontanissimo e impensabile se paragonato alla sua misera condizione; le invidie che Christine suscita per la sua grazia e il suo ingenuo entusiasmo rendono però il ritorno al paesino brusco e inevitabile, così come la conseguente depressione. Inizia allora a frequentare Vienna, dove conosce il coetaneo Ferdinand, come lei condannato a una vita di stenti e rinunce in seguito alla guerra. Combattuti tra il loro amore appena nato e lo squallore disperato a cui li mette di fronte la povertà, i due giovani si troveranno di fronte a una scelta radicale che potrebbe rovesciare le sorti della loro esistenza. Iniziato da Zweig nel 1931 e finito durante l'esilio a Londra per sfuggire ai nazisti, tra il 1934 e il 1938, "Estasi di libertà" è il romanzo che si credeva perduto del grande scrittore austriaco, pubblicato in Germania e in Francia nel 1982. Rimasto inedito nel nostro Paese fino al 2011, viene ora proposto anche in edizione economica in traduzione italiana.
10,00

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