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Libri di Gabriele Gimmelli

American. Orson Welles, il mito, la letteratura

American. Orson Welles, il mito, la letteratura

Gabriele Gimmelli

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 208

«Io sono, sono stato e sempre sarò una sola cosa: un americano»: così dichiarava con orgoglio Charles Foster Kane, il protagonista di Quarto potere. E Orson Welles? In che modo nella sua opera ci ha parlato del proprio essere americano? Nonostante American fosse il titolo previsto inizialmente per il suo folgorante debutto sul grande schermo, Welles è da sempre considerato il più europeo dei cineasti d’Oltreoceano. Sulla scorta degli studi ormai classici di Leslie Fiedler, e passando per Richard Chase e Leo Marx fino a Edward Said, Gabriele Gimmelli ha rivisitato il variegato corpus wellesiano alla luce della tradizione letteraria degli Stati Uniti, impregnata degli umori goticheggianti e melodrammatici del romance, insidiata dagli spettri dell’irrazionale e ossessionata da una mitologica perdita dell’innocenza. Una tradizione che Welles, artista fortemente politico, non esita a utilizzare contro se stessa, denunciandone la falsità. Muovendosi fra titoli celebri e negletti, fra editi e inediti, fra lavori portati a termine e progetti non finiti, questo libro è un invito a rileggere Welles come ultimo classico americano, in bilico fra pathos romantico e distanziamento critico.
20,00

Una cineasta delle riserve. Gianni Celati e il cinema

Una cineasta delle riserve. Gianni Celati e il cinema

Gabriele Gimmelli

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 451

Gianni Celati è uno scrittore cinefilo. Dai primi romanzi, ispirati alle slapstick comedies di Buster Keaton e Laurel & Hardy, fino ai saggi dedicati ai registi più amati (Antonioni, Wenders, Fellini), non ha mai smesso di indicare nel cinema un ingrediente fondamentale della propria poetica. Passato dietro la macchina da presa, ha realizzato un pugno di film singolari e inclassificabili, a metà strada tra fiction e non-fiction: fra questi, Strada provinciale delle anime (1991), Case sparse. Visioni di case che crollano (2003), Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal (2010). Alternando documenti inediti e testimonianze di amici e collaboratori, ricostruzioni storiche e puntuali analisi dei singoli film, Gabriele Gimmelli ripercorre il rapporto fra Celati e il cinema: la genesi delle opere, i progetti non realizzati, le collaborazioni artistiche e umane con Carlo Gajani, Luigi Ghirri, Giuliano Scabia, Alberto Sironi. Sullo sfondo, costante, la scommessa di una letteratura in grado di superare se stessa, capace di trasformarsi in voce, gesto o immagine. La sfida coraggiosa di uno dei maggiori e al tempo stesso inafferrabili narratori italiani d’oggi.
27,00

Parlare di cinema 2017-2018

Parlare di cinema 2017-2018

Libro

editore: Ancora

anno edizione: 2019

pagine: 204

"Parlare di cinema" nasce dalla consapevolezza che etica ed estetica, il contenuto espresso - aperto ai valori della giustizia, della solidarietà e della condivisione - e la sua modalità di rappresentazione tendano a coincidere in un'esperienza della visione cinematografica in cui si impara a "condividere", nell'intento di portare avanti insieme una trasformazione del mondo. Ogni anno sono scelti i film che, nel corso di quella stagione cinematografica, hanno maggiormente messo in evidenza queste caratteristiche. Partecipare al cineforum diventa quindi un impegno a migliorare la realtà in cui viviamo.
15,00

Grandi affari (Bug business, James W. Horne, 1929). Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza

Grandi affari (Bug business, James W. Horne, 1929). Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza

Gabriele Gimmelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 104

Distribuito nelle sale americane nella primavera del 1929, "Big Business" (noto in Italia come Grandi affari) è l'ultimo capolavoro muto di Stan Laurel e Oliver Hardy è uno dei titoli imprescindibili per chi voglia accostarsi alla loro opera. Ancora oggi costituisce un esempio raramente eguagliato di slow bum, l'estenuante progressione di gag verso la prevedibile catastrofe finale: una tecnica che nel tempo diverrà il marchio di fabbrica della coppia. Questo volume propone un'analisi accurata dei valori formali e compositivi del film, oltre a definire il contesto sociale e produttivo in cui venne realizzato: da una parte gli Stati Uniti alla vigilia del crollo di Wall Street, dall'altra il progressivo consolidarsi dello Studio System a scapito degli indipendenti. Nell'arco di venti minuti, dietro l'apparenza innocua della commedia, non solo Laurel e Hardy mettono a nudo le nevrosi della middle-class americana, facendo letteralmente a pezzi i suoi feticci (casa e automobile), ma riescono persino a far collassare, in un crescendo irresistibile di trovate comiche, la narrazione classica hollywoodiana e l'ideologia normalizzatrice delle Majors.
9,00

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