Libri di Gaia Rayneri
Controcorrente. Raggiungere l'infinito un passo alla volta
Gaia Rayneri
Libro: Libro in brossura
editore: HarperCollins Italia
anno edizione: 2025
pagine: 304
Una giovane donna è quasi arrivata a Santiago di Compostela quando una terribile notizia la costringe a tornare a casa, a Torino. Quattro anni dopo, decide di percorrere il Camino al contrario, ripartendo dalla fine, camminando controcorrente. E proprio a Santiago, uno sciamano messicano con un piede rotto le affida un augurio enigmatico: “So che il Cammino ti ha dato le risposte che cercavi. Adesso ti auguro di trovare tutte le domande”. Così, la protagonista e autrice di questo libro inizia un viaggio che è prima di tutto spirituale, un percorso in cui ogni passo è un atto di fiducia nel vuoto, un salto nell'abisso con la speranza che la rete appaia. In un mondo che sembra andare sempre nella direzione sbagliata, camminare in direzione contraria significa smontare le proprie convinzioni, accogliere l'incertezza, lasciarsi trasformare dall'incontro con l'altro. Perché forse per ritrovare la felicità bisogna prima avere il coraggio di ammettere che il mondo che abbiamo costruito non è un mondo felice. Sulla strada, tutti portano il peso delle loro perdite, le domande sospese nell'aria diventano preghiere e il viaggio un rito di passaggio: un lento e profondo processo di guarigione. Dopo il meraviglioso esordio nella narrativa con "Pulce non c'è" e il suo personalissimo racconto del disagio psichico in "Un libro di guarigione", Gaia Rayneri si rimette a nudo attraverso un romanzo intenso e ispirazionale, che parla di morte e rinascita, di resistenza e abbandono, di percorsi esteriori e trasformazioni interiori. Un viaggio che non insegna dove andare, ma invita a chiedersi perché partire e spiega come camminare controcorrente per ritrovare, passo dopo passo, la propria strada verso la felicità.
Dipende cosa intendi per cattivo
Gaia Rayneri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 320
Costanza vuole diventare fisica teorica, ha una scimmia che le parla in testa e si sente piena di spifferi. Non ha ancora fatto nulla di illegale quando sua madre, ansiosa di buone azioni, la porta a vivere alle case popolari per un progetto di volontariato. Nel suo nuovo palazzo, il mondo degli adulti produce un frastuono ininterrotto, tra chi vive di espedienti e chi dichiara guerra alle buone intenzioni altrui scagliando oggetti dal balcone. Non avrebbe mai immaginato di incontrare una madre peggiore della sua, e di affezionarsi al suo dolore. Né di condurre una squinternata indagine sulla morte di un vicino insieme a Maria Jennifer, un'adolescente come lei ma completamente diversa dagli esseri umani conosciuti prima. La ribattezza Hubble: come un telescopio spaziale, la sua nuova amica - cresciuta a suon di incantesimi e disamore - le mostra modi di pensare opposti a quelli che insegnano a scuola. Forse folli, ma in grado di distillare la salvezza dalla sofferenza, come un arcobaleno trovato in mezzo alla spazzatura.
Un libro di guarigione
Gaia Rayneri
Libro: Libro in brossura
editore: HarperCollins Italia
anno edizione: 2022
pagine: 350
È possibile che a volte andare in pezzi possa servire a farci tornare più interi? Gaia ha ventiquattro anni, è indipendente economicamente, vive da sola e il suo futuro sembra splendere di luminose promesse. Ma improvvisamente scende un'oscurità che la opprime, togliendole la voglia di lavorare, di vedere persone, perfino di uscire di casa. Dopo una visita con uno psichiatra, arriva il responso: ha un "disturbo borderline di personalità". La diagnosi, dapprima accolta come promessa di cura, diventa una prigione, assieme al suo cammino codificato, fatto di sedute di terapia, di psicofarmaci, di test periodici. Per un fine che non sembra essere lo "stare bene" quanto lo "stare meno peggio". Ma questo libro non è il racconto di un dolore. È, sin dal titolo, la storia di una guarigione, raccontata con la speranza di fare del bene anche a chi la legge. Perché Gaia a un certo punto riesce a cambiare sguardo, abbandonando quello che contrappone la sanità e la normalità alla malattia, rinunciando alla prospettiva delle definizioni diagnostiche a favore della prospettiva dell'anima, "quel puntino di luce infinita che c'è dentro ognuno di noi". Una prospettiva fatta di cura di sé, di accettazione delle proprie ferite, della comprensione che il dolore può essere un dono. E che spesso, come nella celebre frase attribuita a Rilke, le nostre paure più profonde sono come i draghi delle fiabe che proteggono i nostri tesori più grandi. Gaia, così facendo, riesce a intraprendere un cammino di salvezza e di amore, verso il prossimo, verso di sé. A più di dieci anni di distanza dal suo esordio Pulce non c'è, Gaia Rayneri torna con un libro autobiografico, che muta un profondo dolore in una splendente speranza. Con un approccio sincretico, che va dal Cristianesimo al Buddismo, da Freud a Seneca, da Foucault alle tecniche di meditazione, "Un libro di guarigione" può accompagnare la vita di ogni essere umano, mostrandogli come affrontare i dolori, le difficoltà e le solitudini anche quando sono apparentemente insormontabili e ricordando che la felicità dell'anima è l'obiettivo più importante e più raggiungibile che esista.
Pulce non c'è
Gaia Rayneri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 228
A raccontarci Pulce e il suo mondo speciale è la sorella Giovanna, con la sua voce ironica, candida, intelligente, divagante. Pulce è una bambina allegra, a cui piace infilarsi negli abbracci degli sconosciuti, stritolarti più forte che può. Quando un giorno, come tutti i giorni, mamma Anita va a prenderla a scuola, Pulce non c'è. "Provvedimenti superiori" hanno deciso che loro non sono più dei buoni genitori, e Pulce è stata portata nella comunità Giorni Felici. Anita e Giovanna possono farle visita una volta alla settimana, "sotto lo sguardo soldato di un'educatrice". Papà Gualtiero, invece, sua figlia non può vederla, perché su di lui grava una mostruosa accusa. Giovanna ha solo tredici anni quando comincia questa "storiaccia". È una ragazzina curiosa, con qualche tic nervoso e un gruppetto di amici immaginari. E proprio grazie alla sua immaginazione vispa e intelligente, alla sua potente capacità inventiva, Giovanna ci racconta senza retorica e senza patetismi lo scontro tra mondo adulto e infanzia, tra malattia e normalità, tra rigidità delle istituzioni e legami affettivi. Il suo sguardo singolare, il suo punto di vista spostato, ci fa vedere improvvisamente le cose, rende intellegibile ciò che anche gli adulti faticano a capire.
Ugone
Gaia Rayneri
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 93
"Carissima e simpatica bambina, suppongo che tu sia una bambina, perché non ti sfugge nulla, mentre i grandi non vedono molte cose." Comincia con questa lettera l'amicizia tra Uga e Ugone, una bambina che sogna di diventare prete e un uomo grassissimo e di buon cuore. Entrambi hanno perso qualcosa di cui non possono fare a meno. Alla ricerca dei baffi e delle vocali perdute, Uga e Ugone ne vedono delle belle: c'è un libro con le finestre al posto delle pagine, un medico diviso a metà... Vi sembra assurdo? Lo è molto di più. Età di lettura: da 9 anni.
Pulce non c'è
Gaia Rayneri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 228
A raccontarci Pulce e il suo mondo speciale è la sorella Giovanna, con la sua voce ironica, candida, intelligente, divagante. Pulce è una bambina allegra, a cui piace infilarsi negli abbracci degli sconosciuti, stritolarti più forte che può. Quando un giorno, come tutti i giorni, mamma Anita va a prenderla a scuola, Pulce non c'è. "Provvedimenti superiori" hanno deciso che loro non sono più dei buoni genitori, e Pulce è stata portata nella comunità Giorni Felici. Anita e Giovanna possono farle visita una volta alla settimana, "sotto lo sguardo soldato di un'educatrice". Papà Gualtiero, invece, sua figlia non può vederla, perché su di lui grava una mostruosa accusa. Giovanna ha solo tredici anni quando comincia questa "storiaccia". È una ragazzina curiosa, con qualche tic nervoso e un gruppetto di amici immaginari. E proprio grazie alla sua immaginazione vispa e intelligente, alla sua potente capacità inventiva, Giovanna ci racconta senza retorica e senza patetismi lo scontro tra mondo adulto e infanzia, tra malattia e normalità, tra rigidità delle istituzioni e legami affettivi. Il suo sguardo singolare, il suo punto di vista spostato, ci fa vedere improvvisamente le cose, rende intellegibile ciò che anche gli adulti faticano a capire.