Libri di Gerardo Nicolosi
Giornalismo, letteratura e impegno civile nel primo ventennio dell'Italia repubblicana
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 348
Il libro contiene gli atti del convegno "Giornalismo, letteratura e impegno civile" nel primo ventennio dell'Italia repubblicana tenutosi a Lucca nel 2023 per i cinquantacinque anni del Centro Pannunzio di Torino. Studiosi provenienti da importanti università italiane e istituti di ricerca hanno discusso su personalità e tematiche del panorama politico e culturale dell'immediato dopoguerra, con particolare riguardo alla componente liberale. Pannunzio e Benedetti, Longanesi e Flaiano, Brancati e Silone, Croce, Rossi, Calogero sino ai “giovani” Marco Pannella e Angiolo Bandinelli sono oggetto di studio per una riflessione su uno dei periodi culturalmente più vivaci della storia di un Paese che seppe risollevarsi dalle macerie della Seconda guerra mondiale.
Le elezioni del 1920-1921. La nazione e i territori nella crisi del Primo dopoguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 264
Nella storia del Novecento l’osservazione dei cicli e dei comportamenti elettorali permette di coniugare in modo fecondo gli aspetti politico-istituzionali con quelli socio-culturali. Oggetto di questo volume è la crisi del primo dopoguerra; dopo aver guardato alle elezioni spartiacque del 1919, qui si indaga il biennio elettorale 1919-1921, quando nel giro di pochi mesi la successione di un voto prima amministrativo e quindi politico segnò in modo profondo l’assetto delle istituzioni liberali. Il quadro generale viene accompagnato da alcuni esemplari casi di studio, con attenzione ai diversi sistemi elettorali e alle organizzazioni politiche di massa, alle culture politiche territoriali e ai linguaggi della comunicazione nella società post bellica. Declinare i temi di indagine attraverso la diade nazione e territori offre un peculiare angolo visuale grazie a cui guardare alla prefigurazione di “blocchi” sociali e linee di frattura, tra centro e periferia, che avrebbero distinto il collasso delle istituzioni rappresentative nel successivo biennio elettorale 1923-1924.
I signori della miniera. Gli uomini che fecero la Società Monte Amiata (1897-1945)
Marco Fabbrini
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2024
pagine: 266
Le vicende che riguardano la storia dell’estrazione mineraria del Monte Amiata costituiscono un risvolto ingiustamente trascurato della storia dell’impresa italiana. Per comprenderlo, Marco Fabbrini parte da una prospettiva ampia e illustra la gestione legislativa e operativa delle escavazioni dagli albori del diritto minerario europeo, nelle prime formulazioni del XVIII secolo, proseguendo poi la trattazione fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Un tesoro di documenti e testimonianze permette di ricostruire un percorso fatto di regolazione normativa, profitto, politica ma soprattutto persone: l'Autore fornisce un profilo estremamente interessante del complesso legame fra potere governativo (che, vale la pena sottolinearlo, attraversa in quel lasso di tempo monarchia, dittatura e democrazia), ingegneri e impresari d’oltralpe, istanze degli intermediari e dei lavoratori. L’attenzione dello studio si concentra soprattutto sui quadri dirigenti e sull’analisi di quanto le loro scelte – spesso dipendenti anche da carattere, capacità, competenze, nonché da esperienze professionali – abbiano influenzato la storia dell'azienda. Ne emerge il resoconto di uno sviluppo industriale e tecnologico tutt’altro che lineare, che si intreccia con le grandi tappe della Storia, ma dà testimonianza anche delle vite di chi nella miniera ha cavato la pietra, posato i binari, scambiato lettere con gli avvocati o preso «una bella lavata di testa» per aver fatto a botte col caporale. In definitiva, un lavoro di analisi di varie figure apicali volto a delineare una più vasta descrizione di storia d'impresa.
Diplomazia liberale
Gerardo Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 272
Diplomazia liberale. Questo libro ricostruisce l’ordinamento dell’amministrazione degli Affari Esteri dalle leggi d’Azeglio del 1849 sino all’ordine di servizio Sforza del luglio 1947. È una storia istituzionale e amministrativa, che si intreccia alle vicende biografiche e professionali di alcuni importanti diplomatici italiani. Non sempre quando si studia la storia delle istituzioni, si fa abbastanza attenzione agli uomini che le animano, alle loro vite, ai contesti famigliari e sociali di provenienza, ai percorsi della loro carriera e ai legami personali che prendono corpo all’interno dell’amministrazione. A partire dalla “rivoluzione” diplomatica di Cavour, che segna una cesura con la tradizione della diplomazia sarda, quello che emerge da questi profili è una grande omogeneità, culturale e funzionale, che derivava dalla consapevolezza di essere una élite che aveva avuto un ruolo chiave nel processo di costruzione dello stato unitario. Nella storia complessiva che qui si restituisce, che è anche una storia politica, è possibile riscontrare una sostanziale continuità, una tenuta dei metodi comportamentali, delle prassi di conduzione degli affari, degli stili, nonché dei principi guida della politica estera, che si sono trasmessi tra generazioni di diplomatici, a volte soffertamente, diciamo anche “carsicamente”, come nel caso del periodo fascista, ma che sono stati pronti a riemergere una volta ritornati alla normalità democratica. Questo spiega anche il titolo scelto per questo volume: per diplomazia liberale non si fa riferimento a una collocazione politica, ma a un modo di interpretare la propria funzione, a una condivisione di principi e di valori che sono a fondamento dello stato per il quale la diplomazia è chiamata a prestare il suo servizio.
Fui io che la difesi a viso aperto. Friedrich Ammann e la nascita della miniera di Abbadia San Salvatore
Marco Fabbrini, Claudia Maccari
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2022
pagine: 138
Friedrich Ammann (1864-1910) è stato il primo direttore della miniera di Abbadia San Salvatore (Siena) e della Società Anonima delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata. La sua epopea personale è figlia di una storia ancora poco conosciuta sia negli aspetti più rilevanti che ne hanno caratterizzato le decisioni amministrative ed esecutive, sia nei risvolti, talvolta molto complessi, che hanno costellato la sua giovane esistenza. "Fui io che la difesi a viso aperto" ricostruisce la biografia di questo personaggio fondamentale per la storia della Società Monte Amiata, di Abbadia San Salvatore e della montagna amiatina. Introduzione di Gerardo Nicolosi.
Studi per la storia della città di Montalcino
Libro: Libro rilegato
editore: Sillabe
anno edizione: 2022
pagine: 96
Montalcino non è solo ambasciatore globale di eccellenze enogastronomiche come il Brunello di Montalcino e il Tartufo Bianco delle Crete Senesi, non è soltanto la trasposizione del concetto del buon governo tanto decantato nei trattati trecenteschi, non è soltanto sito Unesco all’interno del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia: Montalcino è un corpo vivo, fatto di Persone, donne e uomini che giorno dopo giorno hanno lavorato per affermare i valori di libertà, di solidarietà, di rispetto umano, di accoglienza. Con grande perizia gli autori del volume ci conducono in un viaggio attraverso i secoli tracciando la storia del territorio di Montalcino dall’alto medioevo ai secoli XIII XIV, fino all’età lorenese. Il successo del suo famoso Brunello la porterà a trasformarsi da capoluogo mancato a capitale del vino. Corredano il volume 30 foto d’autore di notevole pregio. In collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena.
L'idea di partito nella cultura politica liberale. Dai moderati italiani a Vittorio Emanuele Orlando
Fabio Grassi Orsini
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 472
Dalla ricostruzione del dibattito prevalente attorno al partito politico che si è sviluppato dalla Restaurazione al fascismo, emerge chiaramente come per i liberali italiani il problema sia stato sempre quello della conciliabilità tra organizzazione della politica e libertà individuale. La cultura liberale non è mai sfuggita alla modernità, ma piuttosto ha sempre diffidato delle facili soluzioni, rivelatesi poi fallaci alla prova della storia. Il problema insomma non era, o meglio non è, il partito, ma "quale" partito.
Un malinconico leggero pessimismo. Diario di politica e di banca (1946-1952)
Anton Dante Coda
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2018
pagine: 382
Primo presidente dell’Istituto bancario San Paolo di Torino nel secondo dopoguerra, Anton Dante Coda fu uno dei più attivi esponenti del liberalismo in Piemonte. Il diario 1946-1952 è una testimonianza del ruolo di Coda nella conduzione di una delle più prestigiose banche italiane, ma, più in generale, è anche una importante fonte per la ricostruzione dei rapporti tra banche, mondo imprenditoriale e politica nell’Italia del dopoguerra.
La provincia di Siena in età liberale. Repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali 1866-1923
Gerardo Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 354
Il taglio prosopografico di questo studio vuole contribuire a definire da un punto di vista politico e sociologico la rappresentanza provinciale, i tratti, cioè, di quella che può a giusto titolo essere considerata un'elite amministrativa. La Provincia di età liberale, infatti, non fu soltanto un punto di snodo tra la dimensione locale e quella nazionale, dato che di per sé conserva una sua importanza, ma anche un polo di insediamento di poteri forti e radicati, di quello che si definisce il "notabilato" di età liberale. Questo repertorio non vuole essere soltanto un momento di storia locale. Esso è da concepirsi come uno strumento valido per ulteriori percorsi di ricerca, sia in direzione della dimensione socio-politica o amministrativa cui questo studio si riferisce, sia per contribuire ad una miglior definizione delle forme e delle dinamiche della rappresentanza nazionale.
Risorgimento liberale. Il giornale del nuovo liberalismo. Dalla caduta del fascismo alla Repubblica (1943-1948)
Gerardo Nicolosi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 257
Nato per iniziativa di Leone Cattani, diretto da Mario Pannunzio e poi da Manlio Lupinacci e Vittorio Zincone, "Risorgimento liberale" riuscì ad imporsi come giornale di qualità nel panorama della stampa politica dell'immediato dopoguerra. Portavoce di una concezione rinnovata del liberalismo, sull'organo del PLI si realizzò una vasta aggregazione di intellettuali, che anticipa l'esperienza del "Mondo", a testimonianza della vitalità della cultura liberale e della validità di una proposta giornalistica che garantiva un dibattito libero da condizionamenti. Si trattò di un giornale "di partito" che andò oltre il partito, che volle essere la voce dell'Italia liberale e moderata e che fece della salvaguardia della libertà e della liquidazione etico-politica del fascismo le ragioni principali della sua esistenza.
Alfredo Parente. La lunga vigilia. Pensieri e ricordi politici, 1943-1946
Libro: Libro in brossura
editore: Dante Alighieri
anno edizione: 2019
pagine: 234
Le memorie di Alfredo Parente, rimaste a lungo inedite, costituiscono una delle testimonianze più dirette del ruolo avuto da Benedetto Croce e dai liberali italiani nel periodo che va dalla crisi del regime fascista alla transizione democratica. Preoccupato che questo ruolo potesse venire un giorno dimenticato, Parente fissa nelle sue pagine i momenti più significativi del dissenso interno al regime, della nascita di un movimento clandestino dagli ampi confini, di cui Croce era capo riconosciuto, della crisi dell'unità antifascista che si produce con la nascita del Partito d'Azione e della riorganizzazione su scala nazionale del Pli.