Libri di Géraud Poumarède
Esperienza e diplomazia. Saperi, pratiche culturali e azione diplomatica nell'Età moderna (secc. XV-XVIII)-Savoirs, pratiques culturelles et action diplomatique à l’époque moderne (XVe-XVIIIe s.)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 480
All'interno del profondo rinnovamento nello studio della diplomazia degli ultimi anni, il volume propone contributi nei quali l'attenzione è rivolta verso gli esiti personali e i riflessi istituzionali generati da un composito personale in possesso di competenze diverse che si intersecano con i contesti mutevoli della missione. Si tratta sovente di soggetti portatori di statuti concettuali «altri» che, con le loro pratiche e linguaggi, si affiancano significativamente alle mansioni proprie della negoziazione tradizionale. I saperi finiscono così per apparire come il fertile innesto di una sperimentazione solo apparentemente aliena alle finalità diplomatiche e alle conoscenze originali di partenza; oppure, al contrario, l'esperienza diviene la premessa di significativi approdi e aggiustamenti intellettuali derivanti proprio dal vissuto di una missione diplomatica.
Il Mediterraneo oltre le crociate. La guerra turca nel Cinquecento e nel Seicento tra leggende e realtà
Géraud Poumarède
Libro: Copertina rigida
editore: UTET
anno edizione: 2009
pagine: 623
Il Cinquecento e il Seicento furono segnati da uno scontro di civiltà tra l'Occidente cristiano e l'Oriente musulmano? Per rispondere a questa domanda, ancora molto attuale, Géraud Poumarède ha raccolto e analizzato una vasta documentazione proveniente dagli archivi del Vaticano e dalle biblioteche nazionali di Venezia e Parigi. Questa accurata indagine gli ha permesso di sviluppare una riflessione originale e innovatrice, spesso iconoclasta, sui conflitti che oppongono gli europei e i turchi durante il XVI e il XVII secolo. Certo, le ripetute e rovinose incursioni turche generano nel mondo cristiano la nascita di una cultura dello scontro. Il nemico viene percepito come un infedele, un barbaro e successivamente un tiranno. Profezie e piani di conquista proliferano per annunciare la fine imminente dell'Impero ottomano. Lo scontro sembra assumere una dimensione globale e strutturarsi come una crociata. Gli appelli alla mobilitazione lanciati dal Papa raccolgono una flebile eco presso i sovrani del tempo. Sul campo di battaglia, gli uomini della guerra contro l'Infedele sono per la maggior parte dei soldati fanfaroni e non dei "guerrieri di Dio". Questo approccio consente una ridefinizione dei rapporti tra le potenze occidentali e l'Impero ottomano che non esclude l'instaurazione di legami pacifici e di strette alleanze.