Libri di Geremia Soscia

Nella foga di inseguire i beni mondani, l'uomo sogna la felicità, ne avverte l'aroma, ma non la trova. Perché? È il tormento che l'Autore vuole trasferire al lettore...Il tormento di don Geremia confluisce nel voler indurre alla riflessione che la felicità appartiene al possedimento esclusivo di Dio, al Quale bisogna arrivare per prenderne parte...

Possiamo essere diamanti: importante è volerlo. Per il credente la vita è un dono che riceviamo e dobbiamo custodire ed esaltare fin dal suo sbocciare, proseguendo poi nella sua crescita, nella sua efflorescenza più splendida e anche quando sembra avvizzire ed entrare nel crepuscolo. Su di essa veglia sempre Colui che l'ha creata… Dio non abbandona mai il figlio che ha generato.

"Dobbiamo constatare che ci troviamo di fronte ad un internazionalismo incompiuto dei popoli del Terzo Mondo: da un colonialismo politico-amministrativo, molto spesso, questi popoli sono passati ad un colonialismo culturale, cioè all'asservimento alle idee, ai gusti e alle scelte di una ristretta èlite di burocrati occidentalizzati, di una borghesia sottosviluppata che, se è incapace di rinnovamento, è invece capace di detenere privilegi ereditati dall'età coloniale. Di fronte a tale situazione molte masse popolari di neri, di arabi e del sud-est asiatico, tendono rabbiosamente al recupero di tradizionalismi tribali, cedendo alla tentazione di intolleranze razziali o s'affidano al miraggio di illusioni millenaristiche. Ci si pone, pertanto, di fronte al fallimento di un tipo d'internazionalismo, per chiederci come promuoverne uno nuovo, meglio motivato, con più sicure probabilità di affermazioni". Questo saggio presenta la dimensione della persona umana, la questione dell'educazione dell'uomo planetario e infine una visione spirituale, culturale e politica per la convivenza dei popoli.

"Il fine del libro è però quello di celebrare colui che gli ha dato vita, riempiendolo di bellezza, di armonia, accordi e di serenità, capaci di sopravvivere alla violenza dell'uomo. Un progetto poetico, cui concorrono narrativa e scienza rendendo 'affascinante' la lettura mano a mano che ci si avvicina alla 'rivelazione'. Ritengo che questo libro di don Geremia risponda bene a tali istanze attualissime. Le pagine afferrano il cuore e lo guidano verso intuizioni sempre più profonde, che via via acquistano crescente spessore di certezza, conducendolo con naturalezza a Dio creatore di ogni cosa" (dalla prefazione del prof. Domenico Scala).

"Quindi un nuovo viaggio, rigeneratore di fede e desiderio di incontro giulivo con la morte, Canto del Creato, valore della nostra esistenza nell'azione mediatrice della Vergine tra Dio e l'Uomo (Al a Vergine), cielo inondato di stelle come guida ad un'eterna vita d'amore (Ambito traguardo); addolcisce e illumina la vita in due (Amicizia), nel filtro del cuore il vero linguaggio di tutte le cose (Amore del e cose), intensa superbia dell'uomo sul suo capo pesa una sentenza di morte (Arroganza); pensiero della morte liberatrice di false suggestioni (Attesa)." (Dalla prefazione di Venusia Martucci)