Libri di Gherardo Pozzi
La poesia deve avere in sé qualcosa che è barbaro, immenso e selvaggio
Gherardo Pozzi, Elena Antonia Boccia, Maria Rosalba Brancone
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
Rientrando a casa
Gherardo Pozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2017
pagine: 95
"Gherardo Pozzi ha tessuto il suo 'racconto' con garbo ed eleganza, trovando fra le parole quelle che con tocco delicato potevano meglio dar voce al suo cuore. Cuore dolorante eppure ancora teso al bene tanto da creare immagini forti ed evocative, leggere e dolcissime, in cui la natura si fonde ai corpi e ai sentimenti." (dalla prefazione)
Rintocchi d'estate
Gherardo Pozzi
Libro
editore: Edizioni Creativa
anno edizione: 2016
pagine: 80
“'Rintocchi d’estate' si fonda sulla costante rievocazione della memoria, recuperando immagini ed emozioni proprie di un passato, lontano nel tempo, ma del tutto attuale nella mente e nel cuore di un fanciullo cresciuto, rimasto sempre legato alle sue origini, cercando di legarle in qualche modo all’attualità del suo presente. Nello specifico, è la stagione estiva la principale fonte d’ispirazione delle poesie che compongono la presente raccolta, con continui richiami a persone e luoghi che hanno fatto da cornice a un’età lieta, mai dimenticata, sempre presente nel cuore e nella mente, come un bagliore a illuminare momenti di buio esistenziale, come una luminosa faccia di un’unica esistenza, di una quotidianità scandita dalla stesura di attimi vitali. Alla base delle immagini che ho cercato di descrivere c’è una nostalgia pungente, alle volte dolorosa, compagna di vita, compagna d’amore, figlia a sua volta di affetti eterni”.
Aspettando un sogno
Gherardo Pozzi
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2017
pagine: 68
“Aspettando un sogno” è una sorta di piccola, lieta invocazione di un’anima che vive di turbamenti e che chiede un sollievo alla fatica del vivere, alla fatica del lento scorrere del tempo. Il sogno evoca stati di pace, momenti in cui la tensione si confonde, si distende e cerca di abbracciare corpi rigidi nelle loro paure, corpi che accolgono le menti e che condividono gli stati dell’anima, il centro pulsante di ogni essere vivente, che respira e si muove in un mondo divenuto difficoltoso. A volte ci si rifugia nel sogno per evitare di guardare la realtà, per non vedere ciò che non ci piace, che ci fa stare male, che ci addolora, rendendoci instabili e colmi di incertezze. Nelle poesie di questa raccolta il sogno è inteso come mezzo, come via per cercare di assaporare una serenità che il mondo esterno alle volte rende non possibile o, a ogni modo, di difficile conquista; il sogno attraverso la poesia, la poesia attraverso i sogni, l’anima che cerca di esprimersi con immagini e parole che prendono spunto da entrambi tali spazi dell’essere, almeno dell’essere, quindi poesia e sogno; l’anima che cerca di capire quale sia la sua direzione, quale la sua intima essenza e origine, tendendo le braccia alle anime delle persone care che, a un tempo, possono rappresentare la natura nel suo infinito assieme. L’autore non vive il sogno unicamente come rifugio da un dolore di nascita e di crescita, ma pensa che l’essenza dell’esistenza debba passare attraverso stati e stadi differenti, passioni, delusioni, in una parola quello che per lui è l’amore, forse assoluto, forse no, non è in grado di definirlo; può però esprimerlo attraverso il desiderio che la pienezza della sua vita, della vita in generale, possa arrivare a toccare, ad abbracciare il nostro animo ferito. Ha sognato a occhi aperti, ha scritto forse a occhi chiusi, ma il cuore era ed è aperto, pronto a volare, a poco a poco libero di esprimere anche le proprie debolezze, quelle che lo fanno crescere e che ci fanno cercare d’essere anime migliori in un mondo che ci circonda non proprio semplice. In una parola, aspetta che un sogno bussi alla sua porta, alla sua essenza, e gli chieda di entrare, diventando la reale, serena realizzazione del suo Io più intimo, di un’infanzia mai dimenticata, di un fanciullo divenuto uomo suo malgrado.
Ali danzanti
Gherardo Pozzi
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2016
pagine: 124
"La rievocazione della memoria è la fonte di ispirazione delle poesie che compongono la presente raccolta. Cuore e mente hanno tra loro collaborato nella stesura dei versi e collaborano in ogni istante, come fossero le due luminose facce di un unico soffio, di un'unica emozione, nella quotidiana stesura di attimi vitali. Molte delle poesie contengono riferimenti più o meno velati ai luoghi della mia infanzia, alle persone care che l'hanno accompagnata, ai luoghi che hanno fatto da splendida cornice di un'età lontana nel tempo, ma per me così attuale, così viva. La nostalgia è alla base delle immagini che ho cercato di descrivere e di far rivivere nei versi, che, quindi, rappresentano per me una sorta di passaggio di consegne tra passato e presente, un ideale abbraccio tra momenti diversi di un'esistenza."