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Libri di Giancarlo Porcu

Racconti e versi ritrovati. Dalla collaborazione al «Silvio Pellico»

Racconti e versi ritrovati. Dalla collaborazione al «Silvio Pellico»

Grazia Deledda

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2025

pagine: 272

Una Deledda sconosciuta si rivela in questo volume che esplora e offre al lettore la collaborazione della scrittrice alla rivista «Silvio Pellico» di Torino (1895-1899). Racconti, poesie, articoli sulle tradizioni popolari, note letterarie e recensioni formano il contributo al settimanale piemontese, per un totale degli oltre venti testi qui riproposti in edizione critica. Prose e versi inediti in volume, primizie di romanzi a venire, rifacimenti di novelle e altro ancora forniscono l'occasione per esaminare una stagione di impetuosa maturazione nell'arte letteraria dell'autrice venticinquenne. Riemergono le perle del racconto sentimentale e sperimentale Dalle memorie d'una lettera, della novella Nella Baronìa sospesa fra cronaca e mondo magico-superstizioso, della rimeditazione sul Natale in Sardegna, dei pezzi di bravura che sanno unire analisi psicologica e dinamica musicale (L'«Ave Maria» di Gounod). Riappare la Deledda poetessa, tutta da riscoprire e da ricollocare fra le più valide voci liriche (non solo femminili) di fine Ottocento. Riaffiora anche la giovane Grazia partecipante a vari concorsi letterari, con esito sempre negativo per la candidata che, ironia della sorte, sarà insignita del Premio Nobel. La produzione deleddiana del «Silvio Pellico» è confrontata con le coeve collaborazioni ad altre riviste, con i romanzi pubblicati nello stesso periodo e con gli sviluppi narrativi futuri. Nella terza parte del volume, un nuovo e particolareggiato censimento delle novelle e delle prose brevi (recensioni, scampoli autobiografici, impressioni…) da Deledda pubblicate in periodici e volumi, mette a disposizione di lettori e studiosi diverse centinaia di voci bibliografiche, frutto di un'indagine originale.
20,00

Il banditismo in Sardegna. La vendetta barbaricina

Il banditismo in Sardegna. La vendetta barbaricina

Antonio Pigliaru

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2025

pagine: 560

«L’aspetto che più caratterizza l’indagine di Pigliaru è la appassionata analisi della dimensione esistenziale con cui ‘l’uomo barbaricino’ sperimenta la pluralità degli ordinamenti, nella cui rete si svolge la sua vita. Il volume è infatti anche e soprattutto un libro sulla «scelta» e si chiude, non a caso, con la parola «libertà». Un suo modo per ricordare che nessuno nasce (o quanto meno dovrebbe nascere) «col proprio destino sulle spalle». I risultati raggiunti dall’indagine sull’ordinamento barbaricino, che chiariscono ancora oggi molte dinamiche proprie delle comunità storiche della Sardegna, furono un punto di partenza per l’avvio di un progetto di riforme indirizzate a proporre alternative concrete rispetto alla cosiddetta «scuola alla macchia». La sua azione, in tal senso, fu fino alla fine un’opera di demolizione di ogni tentazione di chiusura, anche regionalistica, animata dal sincero proposito di creare autentiche possibilità di scelta, autentiche possibilità di libertà». (dall'introduzione di Paolo Carta)
25,00

Il salto del fosso

Il salto del fosso

Romano Ruju

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2024

pagine: 176

Con "Il salto del fosso" Ruju esordì nella narrativa nel 1967. Da allora mai ristampato, si ripropone il romanzo in una edizione arricchita di materiali rari e di notizie inedite. L’autobiografia romanzata di Ruju, ambientata nella Nuoro degli anni ’50, è quasi un Cosima al maschile traslato di mezzo secolo. Il protagonista ha 20 anni quando inizia a raccontarsi, in un punto in cui la vita conosce una cesura coincidente con la fine delle illusioni giovanili. Cesura preceduta da altra pure dolorosa: la fine dell’infanzia, con il bambino strappato all’antico borgo di Sèuna per andare ad abitare nella prima periferia di Nuoro. Poi, l’ingresso nella giovinezza sarà il teatro del dissidio fra l’indole contemplativa del ragazzo e la realtà immediata, in un giovane che coltiva sogni di gloria artistica (il canto lirico), destinati a svanire sul ripiego di una condizione impiegatizia. La compensazione arriva dall’ethnos: il contrasto fra interno ed esterno, fra l’isola-prigione e il vagheggiato Continente che chiama al “salto del fosso”, si risolve in un “salto” rovesciato, e la rappacificazione si realizza nell’appassionarsi a una tormentata vicenda collettiva, quella del popolo sardo.
15,00

Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna

Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna

Grazia Deledda

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2024

pagine: 208

«Ho finito il volume. Sono andata negli ovili, nelle case più povere e più oscure, tra il fumo e la miseria, ho detto bugie, mi son finta malata per sapere le medicine popolari, ed ho fatto tante altre piccole cose». Così, il 20 febbraio 1894, una Deledda ventiduenne informava Angelo De Gubernatis di aver ultimato il suo libro di tradizioni popolari di Nuoro. Sfinita e soddisfatta per l'intenso lavoro di ricerca e scrittura, aveva iniziato l'indagine sistematica soltanto qualche mese prima, nell'autunno del 1893. Per l'uscita del volume dovrà attendere il 1895, dopo la pubblicazione dell'opera in dieci puntate nella «Rivista delle tradizioni popolari italiane». Questa edizione offre il libro della Deledda folclorista attenendosi all'edizione in volume (Forzani, Roma). Le Tradizioni popolari di Nuoro sono lettura preziosa in sé per il valore di un'esplorazione originale del mondo popolare sardo-nuorese e per comprendere completamente l'opera della scrittrice, serbando queste pagine la provvista delle tradizioni del suo popolo cui Deledda ha costantemente attinto per amalgamarle ai suoi capolavori narrativi, da Anime oneste a Cosima.
16,00

Un ribelle nell'ombra. Vita e opera di Pasquale Dessanai

Un ribelle nell'ombra. Vita e opera di Pasquale Dessanai

Giancarlo Porcu

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2023

pagine: 608

Pasquale Dessanai muore a Uras nel 1919. Termina a 51 anni l'esistenza di un poeta bilingue estraniatosi dalla scena artistica, relegato nell'ombra. Era nato a Nuoro nel 1868, dove aveva vissuto fino al 1900 e da dove fugge per ragioni misteriose. Negli anni precedenti ha collezionato guai giudiziari ma pure momenti di gloria letteraria, soprattutto grazie ai suoi versi in sardo. Lo attestano Grazia Deledda, che giudicava le poesie di Dessanai «capolavori della musa moderna sarda», e Sebastiano Satta, che lo definì «vero poeta, indocile, trovatore insuperabile». Nel 1892 Stanis Manca scrisse che Dessanai aveva immerso «la riluttante poesia sarda in un gran bagno di modernità». Rivoluzione in letteratura e ribellione civile vanno insieme nel poeta socialista, anarchico, anticlericale. Nel 1900 è condannato alla detenzione per apologia di regicidio. Da lì fino alla morte sarà il sovversivo sorvegliato speciale del Casellario Politico Centrale. La vita e l'opera di Dessanai sono illustrate nei particolari nel volume. L'opera in sardo è ricostruita con rigore filologico, accompagnata da una traduzione in italiano e da una lettura critica che ne spiega storia, valore e segreti.
25,00

La matta bestialità. Temperalapis

La matta bestialità. Temperalapis

Giorgio Todde

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2023

pagine: 368

Pubblicato nel 2002, "La matta bestialità" spiazza piacevolmente i lettori di Todde che nemmeno un anno prima hanno fatto conoscenza con l’esordio de Lo stato delle anime: l’inizio della serie di noir storici aventi per protagonista l’imbalsamatore-detective cagliaritano Efisio Marini. La matta bestialità è invece il primogenito di un’altra famiglia di romanzi dell’autore, più rarefatti per ambientazione storica e geografica, inclini a un noir metafisico eppure molto materici, corporei. Il secondo romanzo di Todde – più volte ristampato e tradotto in Francia e Spagna – narra del meteorologo Ugolino Stramini, inventore di una climatologia sociale tutta sua, dove il tempo comanda le azioni umane. E al clima, oltre che a pulsioni «bestiali», è legata la serie di delitti che sconvolgeranno la sua vita, travolta da un turbine criminoso. Il viaggio verso l’essenza del male – che passa per la scoperta di un inedito canto del poema di Dante sul peccato della «matta bestialitade» – traccia infine anche il percorso purificatore di liberazione dalle leggi del corpo. Nel 2013 Todde aveva messo mano a una continuazione de La matta bestialità, con un lavoro che si protrae fino agli ultimi mesi di vita dello scrittore. Quel lavoro regala le oltre 80 pagine di Temperalapis, la storia incompiuta che vede il ritorno di Ugolino all’immaterialità: l’estrema prova del moderno surrealismo di Todde, chiusa sullo scenario di un nubifragio di sangue, con una pagina di spaventosa bellezza. Prefazione di Goffredo Fofi.
20,00

Dopo il divorzio

Dopo il divorzio

Grazia Deledda

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2022

pagine: 382

Distopia e impegno socio-politico sono due specialità che rendono unico Dopo il divorzio (1901-02) nella fluviale produzione narrativa di Grazia Deledda. Trascurato per più d’un secolo da editori e critici (anche perché nel 1920 l’autrice lo riscrisse reintitolandolo Naufraghi in porto), Dopo il divorzio è invece un romanzo che, oltre a dimostrarsi godibilissimo per energia affabulatoria, si rivela importante occasione di lettura per saggiare le vedute estetiche e ideologiche della scrittrice; attraverso la storia di un’opera già proteiforme prima della mutazione che subirà sotto nuovo titolo. È una storia che passa per tante storie di scrittura sepolte e ora riportate alla luce nella presente edizione: la prima uscita del romanzo in rivista nel 1901, la pubblicazione in volume del 1902, la ricerca di un editore americano che voglia scommetterci su, le peripezie di un nuovo ultimo capitolo con doppio finale che portano alla traduzione After the Divorce (1905). Testimoni diretti dell’appassionante avventura letteraria sono i gioielli documentali che questo volume regala: pubblicazioni dimenticate, autografi nuovamente scoperti, 22 lettere di un’inedita Corrispondenza americana.
15,00

La scena nascosta (come ci vediamo). Ediz. italiana e sarda

La scena nascosta (come ci vediamo). Ediz. italiana e sarda

Bachisio Bandinu

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2021

pagine: 300

I sardi hanno grandi potenzialità inespresse perché bloccate da una scarsa stima di sé, dal timore di non riuscire nell'impresa, da sentimenti di sfiducia nell'operare insieme. Questo stato di cose sollecita a esplorare le cause, i modi e i tempi della difficoltà che i sardi vivono nell'affermare la propria soggettività. E da qui parte l'indagine di Bandinu, da come i sardi parlano se stessi e gli altri, perché sono i linguaggi a rivelare la verità manifesta e nascosta del vivere la propria storia. L'indagine non esaurisce certamente tutta la vita mentale e sentimentale del popolo sardo, e tuttavia può avviare un percorso di elaborazione capace di una più vigile presa di coscienza, rivolta al progettare e al fare, all'innovazione e alla creatività. «Birtudes mannas mantenen custrintas sos sardos inintro issoro, est tempus de las isorber. Custas cambas de s'Innu sardu nassionale poden intzidiare a s'impinnu de si annobare: Cando si tenet su bentu / est pretzisu bentulare.»
15,00

Le canzoni di Pisurzi

Le canzoni di Pisurzi

Giancarlo Porcu

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2017

pagine: 704

Pisurzi, nato nel 1707 a Bantine (minuscolo villaggio della Sardegna centrale, oggi frazione di Pattada), è il primo vero poeta popolare di lingua sarda logudorese. A più di trecento anni dalla nascita dell’autore, le sue cantones (‘canzoni’) vengono finalmente restituite in questa edizione critica: restaurate attraverso l’esame della tradizione a stampa e sulla scorta di manoscritti nuovamente scoperti, dai quali anche riaffiorano ben dieci inediti. Con l’ampliamento e il radicale rinnovamento qualitativo dell’opera di Pisurzi (fino a oggi bloccata su nove cantones pubblicate nella seconda metà dell’Ottocento, per giunta in versioni difettose), il volume offre: un capitolo biografico (che fa luce su zone oscure o controverse della vita del poeta), l’illustrazione delle fonti e dei procedimenti seguiti nella ricostruzione dei testi (corredati di apparati critici puntuali), il commento, la traduzione in italiano, l’analisi linguistica e metrica, la discussione delle questioni attributive. Un’indagine rigorosa, condotta con gli strumenti della più agguerrita filologia, realizzata in un’edizione che – scrive Paolo Cherchi nella Prefazione – «bisogna salutare come un vero monumento».
20,00

Régula castigliana. Poesia sarda e metrica spagnola dal '500 al '700

Régula castigliana. Poesia sarda e metrica spagnola dal '500 al '700

Giancarlo Porcu

Libro: Libro in brossura

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2008

pagine: 256

Questo articolato e documentato libro sulle forme della poesia sarda ne esplora le relazioni con le strutture della poesia spagnola (villancico, glosa, quintilla, décima, lira garcilasiana, sexteto-lira), tenendo anche d'occhio l'Italia e la Catalogna. Territorio spagnolo dal '400 al '700, la Sardegna ha espresso una letteratura in versi erede, per molti tratti, della metrica ispanica, una produzione spesso misurata su una régula castigliana. L'affascinante universo della metrica sarda si dispiega e assume consistenza storica attraverso l'analisi di forme come la sesta e ottava torradas, la deghina glosa, la battorina, la lira, la chimbina. La minuziosa indagine tecnica e il rigore filologico, applicati su un'ampia messe di testi sardi, si dimostrano strumenti per disegnare diagrammi di più vaste dinamiche estetico-culturali. Ne risulta una storia formale della poesia sarda e un inedito capitolo di ispanistica.
15,00

Il banditismo in Sardegna. La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico

Il banditismo in Sardegna. La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico

Antonio Pigliaru

Libro: Libro rilegato

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2021

pagine: 497

L’aspetto che più caratterizza l’indagine di Pigliaru è la appassionata analisi della dimensione esistenziale con cui ‘l’uomo barbaricino’ sperimenta la pluralità degli ordinamenti, nella cui rete si svolge la sua vita. La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico è infatti anche e soprattutto un libro sulla «scelta» e si chiude, non a caso, con la parola «libertà». Un suo modo per ricordare che nessuno nasce (o quanto meno dovrebbe nascere) «col proprio destino sulle spalle». I risultati raggiunti dall’indagine sull’ordinamento barbaricino, che chiariscono ancora oggi molte dinamiche proprie delle comunità storiche della Sardegna, furono un punto di partenza per l’avvio di un progetto di riforme indirizzate a proporre alternative concrete rispetto alla cosiddetta «scuola alla macchia». La sua azione, in tal senso, fu fino alla fine un’opera di demolizione di ogni tentazione di chiusura, anche regionalistica, animata dal sincero proposito di creare autentiche possibilità di scelta, autentiche possibilità di libertà.
25,00

La parola ritrovata. Poetica e linguaggio in Pascale Dessanai
15,50

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