Libri di Gianluca Conte
Nietzsche. Contro la modernità
Gianluca Conte
Libro
editore: Catartica Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 72
Universo minimo
Gianluca Conte
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2016
pagine: 80
L'universo poetico di Gianluca Conte è inquieto, tagliente; in alcuni frangenti sembra sospendersi in memoriam, eppure scorre incessantemente verso la vita e la molteplicità della sua sostanza e dei suoi attributi. Metafisico e finemente acuminato, il pensiero più intimo dell'autore si accompagna a un tratto ritmico sistemico e simbolico, in cui le visioni appaiono sottili e nude, sospese come dipinti squarci di esistenza, e danzano, incisive e delicate, in un'alternanza "quasi umana" di circostanze massimamente minime e di estatiche visioni spontanee.
Il pensiero metacreativo. Nuovi percorsi della mente
Gianluca Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2015
pagine: 128
Un affascinante percorso alla scoperta di un modo differente di intendere la creatività rispetto alla concezione tradizionale del momento creativo. Una nuova idea che nasce da un modello di pensiero laterale, il pensiero metacreativo, che si pone al di là dell'immaginazione creativa come tendenza alla realizzazione di contenuti inessenziali, per muovere alla riscoperta del pensiero intuitivo, dell'aspetto prelogico del nostro universo/multiverso, delle forme originarie ed elementali della creatività e dell'arte. Un cammino che, stimolando il nostro lato interiore, ci porterà a conoscere una nuova dimensione creativa e a guardare noi stessi e il mondo da altre prospettive. Quale potrebbe essere il punto d'inizio di un cammino verso la riscoperta del nostro lato intuitivo e metacreativo? A nostro avviso, uno dei primi passi da compiere in tale direzione dovrebbe essere quello di ritrovare (e rinnovare) la nostra relazione con la fantasia. La fantasia può essere interpretata come un'espressione immaginativa che si trova in stretta relazione con il pensiero metacreativo, un pensiero che, attraverso una conoscenza immediata della realtà, è capace di creare nuove forme ideative.
Il riflesso dei numeri
Gianluca Conte
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Tindari Patti
anno edizione: 2010
pagine: 48
Danza di nervi
Gianluca Conte
Libro: Libro in brossura
editore: Lupo
anno edizione: 2012
pagine: 104
Gianluca Conte ricorda, a chi dimentica l'origine del raccogliere versi, quell'andare a costituire una 'raccolta poetica' come gesto che presuppone una semina antecedente alla scrittura. Questa 'danza di nervi' oscilla tra Mondo e Terra, dove il Mondo è inteso come la rete di rapporti sociali che sono un furto dell'esistenza 'vera' e la Terra è il nostro luogo di origine, il luogo dove siamo destinati a tornare, "[...] mi copro d'argilla e ferro/per non dimenticare/che appartengo alla terra/ma strizzo l'occhio al cielo". Il rapporto lacerante tra l'individuo e le convenzioni sociali è uno dei temi più ricorrenti, la finzione della maschera che ricopre la vita(torneranno come "Facce sciolte di cera"), è la stessa di "Un ordito fatto male, indossato come a caso,/un vestito cucito addosso senza ben misurare/la distanza che passa tra il tuo cuore e l'infinito." Dopo "Insidie" e "Il riflesso dei numeri", la conferma di un percorso poetico che fonda la sua concretezza nell'equilibrio tra lirismo poetico e impegno sociale.
Insidie
Gianluca Conte
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2008
pagine: 45
Insidie di Gianluca Conte è un viaggio intenso attraverso i nostri tempi di paura e speranza, di guerra e fantasie di pace, e finanche di "resistenza" all'ingiustizia, ai compromessi, alla forma senza sostanza. L'autore esercita in queste pagine il suo diritto di vedere e sentire (veramente e fino in fondo) ciò che lo circonda, e di scegliere "altre strade" (quelle meno battute, per alcuni quelle sbagliate), di rinunciare alla "retorica" e di sognare il gesto, il cambiamento. Egli denuncia qui il disimpegno e la sua azione (il suo impegno) si declina sostanzialmente nella parola poetica; queste poesie sono il ponte che Gianluca edifica fra sé e la non azione (il compromesso, l'abitudine, la convenienza, l'immobilità), un ponte precario e indistruttibile allo stesso tempo, forte del coraggio di dire, di volere cambiare, ma anche fragile di fronte all'impermeabilità del presente, agli usci serrati di case chiuse alle idee e ai sogni di libertà, di felicità.