Libri di Giovanni Assereto
Un giuoco così utile ai pubblici introiti. Il lotto di Genova dal XVI al XVIII secolo
Giovanni Assereto
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 136
Nel 1576 le Leges novae di Genova stabiliscono che due volte l'anno si sorteggino cinque patrizi per rinnovare i Serenissimi Collegi, la massima carica di governo. Su quei cinque nomi naturalmente si scommette, e lo si fa secondo modalità che prefigurano il gioco del lotto. Dal 1644, quando la Repubblica autorizza le scommesse e ne appalta la gestione, la loro popolarità non fa che crescere in patria e nel resto d'Italia, al pari degli introiti per le casse pubbliche e private; cosicché altre città cercano di copiarne lo schema, e spesso dietro quei tentativi vi sono speculatori liguri, compresi gli stessi appaltatori. Se l'origine genovese del lotto è nota da tempo, in questo libro si esaminano per la prima volta, sulla scorta della documentazione archivistica, i meccanismi primitivi del gioco, le modalità degli appalti, le manovre per riprodurlo al di fuori di Genova, le ricadute economiche e istituzionali che ne sono derivate, alcune delle quali decisamente curiose e inaspettate.
«Per la comune salvezza dal morbo contagioso». I controlli di sanità nella Repubblica di Genova
Giovanni Assereto
Libro
editore: Città del silenzio
anno edizione: 2011
Grande città portuale, aperta tanto ai traffici mediterranei e atlantici, quanto alle comunicazioni terrestri con la pianura padana e con l'Europa settentrionale, Genova dovette ben presto fronteggiare il pericolo delle malattie contagiose - la peste, in primo luogo - che viaggiavano, con merci e persone, da un capo all'altro del Vecchio Continente. Per questo, fin dal Quattrocento, ha istituito un apposito Magistrato di Sanità, il quale, perfezionando nel corso dei secoli la propria normativa e i propri strumenti, è riuscito a difendere la Repubblica dal "pestifero morbo". Pur essendo sommariamente nota, la storia di una magistratura così importante non era mai stata affrontata da uno studio puntuale. Questo libro di Giovanni Assereto si propone pertanto di ricostruirne le vicende sulla base di un'ampia indagine documentaria, mirando a dar conto degli aspetti formali, a indagare l'effettivo funzionamento degli apparati preposti alla tutela della salute pubblica e a documentare l'influenza esercitata dalla Sanità su ambiti quali l'economia, i rapporti sociali, le relazioni diplomatiche, lo sviluppo dell'apparato statale.
Tagli scelti. Scritti di cultura materiale e gusto mediterraneo
Giovanni Rebora
Libro: Libro in brossura
editore: Slow Food
anno edizione: 2009
pagine: 300
Un volume che raccoglie una parte importante del lavoro svolto negli anni da Giovanni Rebora, a lungo docente presso l'Università di Genova e autore di numerose opere, dedicate in particolare ai temi dell'alimentazione. Di natura diversa, questi scritti sono lo specchio delle tante passioni culturali e civili coltivate dall'autore. Una serie di testi che trattano di storia e cultura materiale (cibo, vino, gusto, paesaggio), di economia del quotidiano, di tradizioni e modernità, ma non mancano materiali più impegnativi, come gli studi sulla tavola del Rinascimento e quelli sul sistema portuale della Repubblica di Genova. Queste le sezioni: La civiltà della Liguria; Il genio del pesto; Cinquecento a tavola; Tradizioni, mode e modi di mangiare; Genova insuperata; Risorse, ambiente, equilibrio naturale; Interventi e recensioni.
Genova-Torino. Quattro secoli di incontri e scontri, nel bicentenario dell'annessione della Liguria al regno di Sardegna
Libro: Libro in brossura
editore: Società Ligure di Storia Patria
anno edizione: 2015
pagine: 540
I Giustiniani in Lunigiana. Tra La Spezia, Ceparana e Vezzano, una famiglia genovese e le sue dimore. Atti della Giornata di studio
Giovanni Assereto, Barbara Bernabò, Roberto Ghelfi
Libro: Libro in brossura
editore: Giacché Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 640
Il "magnifico" Francesco Giustiniani, discendente della grande famiglia genovese che aveva tenuto la signoria dell'isola greca di Chio, nel 1717 acquista le terre e quanto restava dell'antica abbazia di San Venanzio a Ceparana, allora nella podesteria di Bolano. Ha così inizio un'avventura imprenditoriale e umana che, nel contesto storico del declino della Repubblica di Genova, vede i membri della famiglia affermarsi nel panorama sociale ed economico lunigianese, non senza contrasti con la Comunità locale. In Ceparana i Giustiniani costruiscono il proprio palazzo sui resti di San Venanzio, e per circa un secolo si scontrano con la Comunità sia per questioni fiscali, sia per l'attività produttive quali i frantoi, importantissimi per l'economia locale. Il volume, che raccoglie gli atti della giornata del 2006, comprende le relazioni di archivisti, storici e architetti, che illustrano con un approccio interdisciplinare una singolare vicenda familiare tra XVIII e XIX secolo. I Giustiniani rappresentano l'unico caso documentato di una famiglia del grande patriziato genovese che abbia trasferito la propria residenza e i propri interessi in "periferia", in un'area agricola di confine.