Libri di Giovanni Giletta
Nel gioco di un'incerta reciprocità: Gregory Bateson e la teoria del «doppio legame»
Giovanni Giletta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2020
pagine: 144
Gregory Bateson (1904-1980), psicologo e linguista statunitense, fu il primo a rintracciare in certi messaggi a "doppio legame" il luogo mai compiuto di un linguaggio atipico delle relazioni familiari e l'oggetto di alcuni sintomi schizofrenici nella "fratria". L'autore, nel condurre chi legge in un'analisi sempre nuova della famiglia, descrive in modo minuzioso le linee fondamentali della teoria batesoniana, ove la comunicazione non verbale e il ruolo degli scambi paralinguistici e gestuali qualificano i significati. In Appendice un breve saggio sulla resilienza, quale soggetto filosofico e psicologico, nonché via necessaria per nuovi percorsi di senso.
La danza dell'interazione. Mente, cervello, coscienza
Giovanni Giletta
Libro
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2023
pagine: 94
Filosofia hegeliana e religione. Osservazioni su Sebastiano Maturi
Giovanni Giletta
Libro: Libro in brossura
editore: Natan Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 84
Sebastiano Maturi (n. Amorosi, 1843-† Napoli, 1917) discepolo di Bertrando Spaventa e di Augusto Vera, fu apprezzato da Augusto Guzzo quale vero interlocutore dell’ hegelismo napoletano. L’autore, nel chiarire il pensiero del Maturi, ne diventa il biografo e – nell’analisi minuziosa delle sue opere - ne scopre la ferma volontà di difendere il diritto della tradizione della filosofia hegeliana dinanzi alle contaminazioni dei metodi delle scienze naturali, del neokantismo e al filologismo della storiografia filosofica.
Cento petali e una rosa. Semiosi di un romanzo storico
Giovanni Giletta
Libro: Libro rilegato
editore: Natan Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 144
Ne "Il nome della rosa" Umberto Eco mette insieme tanti generi letterari: dal gothic novel, al romanzo del terrore al romanzo storico. A poche settimane dalla scompara di Eco, con Cento petali e una rosa l'autore ci porta nel gioco del testo dove i segni della letteratura - imprevedibili e rivelatori - hanno un ruolo fondamentale nel mettere a nudo le fragilità di un Medioevo ancora nostro, ancora vivo.