Libri di Giovanni Meriana
San Bartolomeo di Vallecalda. Una parrocchia, una frazione, una comunità
Giovanni Meriana, Marco De Felice
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2013
pagine: 64
Come dice mons. Marco Granara "Tutta la vita di un popolo, in tutte le sue espressioni, è inesorabilmente segnata da una cultura impregnata dai grandi principi cristiani. Così nei nostri paesi, tutto o quasi tutto, finiva per gravitare intorno al campanile. Con buona pace e gioia di tutti!" Il campanile in questione, elemento catalizzatore di storia e di fede, è quello della chiesa di San Bartolomeo, che attraverso le pagine "rivisitate" scritte nel 1959 da mons. Angelo Granara ci racconta un paese radicalmente diverso da quello di sessant'anni fa.
Favole di Liguria
Giovanni Meriana
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2012
pagine: 64
L'Entroterra Ligure riserva sorprese inaspettate: in questa nuova raccolta di favole Giovanni Meriana si è fatto raccontare nuove favole, mai trascritte prima d'ora. Un patrimonio da conservare, conoscere e tramandare nella stessa lingua d'origine: il genovese. Nella raccolta sono contenute le seguenti favole: Lo "scravà", "Il nido del merlo", "Il monte del diavolo", "L'uccello Peian", "Le strie e il muliné neuv".
Dialoghi sotto la pergola. Ricordi, arrabbiature, sogni
M. Valerio Pastorino, Giovanni Meriana
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2011
pagine: 448
Sono partiti tutti. Ultimi giorni di Reneusi e altre storie
Giovanni Meriana
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2010
pagine: 120
Ancora una volta Giovanni Meriana restituisce alla memoria storie dimenticate o poco conosciute, offrendo un altro tassello alle realtà rurali dell'Appenino ligure-piemontese. Il nuovo libro si apre infatti con il lungo racconto della fine di un piccolo paese nell'alta val Borbera: Reneusi, il cui abbandono inizia a partire dalla fine degli anni '50 ma riceve il colpo di grazia da un duplice fatto di sangue. Alla tragedia dei due giovani Maria e Davide fa da sfondo il ritratto corale di una popolazione che ha vissuto per secoli praticamente isolata dagli altri centri della val Borbera, senza elettricità e nessun'altra risorsa che non venisse dalla terra. La memoria è il fil rouge che lega il racconto degli ultimi giorni di Reneusi alle altre storie raccolte nel libro: una miscellanea di scritti che dipingono ricordi vividi della sua infanzia contadina nel periodo della guerra e curiosi ritratti dei protagonisti del panorama culturale genovese del dopoguerra conosciuti negli anni giovanili. Non mancano considerazioni critiche sui (mal)costumi collettivi del presente, ma mai con sguardo nostalgico, semmai con l'ironia e la benevolenza di un intellettuale che ci invita a conoscere i piccoli "miracoli" compiuti per vivere in tempi e luoghi in cui lo sfruttamento iniquo delle risorse non era forse semplicemente pensabile.