Libri di Giovanni Palladino
I vent'anni che cambiarono la finanza. Il «libro verità» sulla storia della Fideuram
Daniele Bozzalla
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 208
“Questo è probabilmente l’unico libro che avrei potuto scrivere. È un libro verità e se vi è qualche numero è per comprendere meglio i fatti. I protagonisti non sono i numeri, ma alcune persone che negli anni Settanta hanno dovuto lottare per cambiare il mercato finanziario italiano e negli anni Ottanta lo hanno fatto decollare. Totalmente diverso da quello di vent’anni prima. Ed è ancora lì che vola”. (Daniele Bozzalla) «C’è stato un periodo della nostra storia recente in cui sono successe cose che hanno aiutato il nostro Paese a decollare verso traguardi che ci hanno permesso di tornare fra i primi della classe. E il merito fu di alcune persone che ormai quasi più nessuno ricorda. Insieme a loro ho vissuto quegli anni (gli ultimi dei Sessanta e poi i Settanta e gli Ottanta) conquistando un mio spazio, cosa che mi permette di affermare di esser stato della partita e di aver dato anch’io un piccolo contributo a quella che fu un’incredibile rivoluzione. In quei vent’anni, infatti, la finanza italiana cambiò totalmente – fu una rivoluzione a 360 gradi per decollare su nuovi orizzonti – e il merito, specie nel primo decennio, non fu di qualche “salotto buono” e della maggior parte dei protagonisti della finanza paludata di allora, bensì di un’armata Brancaleone che sfidò e superò ogni sorta di ostacoli per portare, anche in Italia, l’America. L’ho definita “armata Brancaleone” perché quando c’è da combattere battaglie molto difficili e con scarse prospettive di guadagno i volontari sono sempre pochi, ma in genere animati da una fede tale da rasentare l’incoscienza. Comunque Mario Monicelli e il suo film forse non sono l’immagine perfetta di ciò che intendo dire perché non ci presentavamo affatto stracciati, ma eleganti, in giacca e cravatta. Forse più di oggi» (dal prologo). Prefazione di Giovanni Palladino.
Morire è un passaggio verso la vera vita
Giovanni Palladino
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 86
In un tempo nel quale sono persino nati gli ateologi, questo libro è quanto mai necessario. Il matematico Piergiorgio Odifreddi sostiene che Gesù sia un personaggio mit(olog)ico e Corrado Augias ritiene che Gesù sia solo una grande figura spirituale, ma che non sia il Figlio di Dio. In questo libro Giovanni Palladino afferma che entrambi sbagliano, perché non conoscono gli scritti di Maria Valtorta come lui che lo hanno convertito a 74 anni, essendo stato prima un cristiano all’acqua di rose. Le loro affermazioni, spiega, sono dovute alla loro ignoranza su verità inconfutabili. Diversi milioni di persone hanno letto e credono negli scritti valtortiani. Sono libri già tradotti in 29 lingue, l’ultima è il cinese. Ma con il tempo i lettori e i convertiti saranno molti di più, se la Chiesa aprirà il processo di beatificazione di Maria Valtorta.
La fede è salvezza. Il Vangelo visto, udito e vissuto nelle rivelazioni private di Maria Valtorta
Giovanni Palladino
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 72
"Ti parlo perché desidero aggiungere ciò che i quattro Evangelisti non hanno scritto. […] Sono molteplici le ragioni che mi hanno mosso a illuminare e a dettarti miei episodi e parole. Ma in tutte ne è anima l'amore mio per la Chiesa, sia docente che militante, e il desiderio di aiutare le anime nella loro ascesa verso la perfezione. La conoscenza di me è aiuto all'ascesa. La mia parola è vita. […] Nel mostrarti il Vangelo faccio un tentativo più forte di portare gli uomini a me. Non mi limito più alla parola, ricorro anche alla visione e la spiego per renderla più chiara e attraente". (23 agosto 1943) "I Vangeli sono quattro. Ora Io li sto illustrando per portare altri alla luce, che hanno perduta o sminuita. Ma non creo un altro Vangelo. Quelli sono e quelli restano. Conosciuti nei particolari o lasciati nelle linee schematiche, quelli sono e non più". (17 ottobre 1944) "L'opera che viene data agli uomini attraverso il piccolo Giovanni non è un libro canonico. Ma è sempre un libro ispirato, che Io dono per aiutarvi a comprendere ciò che fu il mio tempo di Maestro e a conoscermi: Io, Parola, nelle mie parole. Né Io, né tanto meno il portavoce, che per la sua assoluta ignoranza in questo ramo neppure sa distinguere teologia dogmatica da quella mistica o da quella ascetica, né sa sottigliezze di definizioni, né conclusioni di Concili, ma sa amare e ubbidire - e ciò mi basta né altro voglio dal portavoce - né Io né lei diciamo che l'opera è un libro canonico. In verità, però, Io vi dico che è libro ispirato, non essendo lo strumento capace a scrivere pagine che neppure comprende, se Io stesso non gliele spiego per levargli il timore". (28 gennaio 1947) Prefazione di Carlo Fusco.
Luigi Sturzo. Il prete scomodo fondatore del Partito popolare italiano (1919)
Eugenio Guccione
Libro: Libro in brossura
editore: Di Girolamo
anno edizione: 2018
pagine: 272
«Don Luigi Sturzo è stato giudicato come un prete "scomodo" a causa di una sua fondamentale virtù: di essere sempre stato un uomo "libero e forte"» (dalla prefazione di Giovanni Palladino). Luigi Sturzo è tra i maggiori esponenti della democrazia occidentale e del federalismo europeo. Ordinato sacerdote, preferì l'impegno socio-politico agli studi filosofici. Fu cooperativista, pro-sindaco di Caltagirone e consigliere provinciale di Catania per quindici anni. Fondatore nel 1919 del Partito popolare italiano e ispiratore del famoso «Appello ai liberi e forti», fu coscienza critica della giovane democrazia italiana e denunciò la presenza in essa di alcuni perniciosi virus, che, a suo giudizio, avrebbero fatto correre grossi rischi - come accadrà - all'apparente stabilità economica e politica dello Stato. Tra i virus egli indicava lo statalismo, la partitocrazia, lo strapotere dei sindacati, un malcostume fatto di compromessi e di bustarelle, una radicata corruzione e incompetenza nei pubblici uffici e ai vertici della pubblica amministrazione. La grande coerenza, lo spiccato senso dell'etica e dello Stato, la laicità in politica, la forte indipendenza di idee, costarono a Luigi Sturzo ventidue anni di duro esilio all'estero e spesso l'ostilità e la diffidenza delle gerarchie, compresa quella vaticana, oggi orientata, invece, a riconoscergli l'onore degli altari.
Il primo dovere dei sacerdoti e dei governanti è di vivere in grazia di Dio. Lo disse Gesù a Maria Valtorta. È il dovere più necessario per il bene di tutti
Giovanni Palladino
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 86
Per i sacerdoti e per i governanti vivere in grazia di Dio non dovrebbe essere solo un dovere, ma anche un obbligo imposto dalla loro coscienza e dalla loro intelligenza. Tutto ciò è utopia? Certamente, basta guardare al passato e al presente. Ma perché arrendersi anche per il futuro? Iniziamo a "seminare" con convinzione nei seminari e nelle scuole di formazione politica (e non solo!) la Parola, anche quella che si trova nell'Opera di Maria Valtorta, il tesoro più grande che il Signore poteva donarci a complemento del Vangelo, che dopo 20 secoli non è stato ancora capito, anche da molti sacerdoti e da quasi tutti i governanti. Prefazione di Eugenio Guccione.
Don Luigi Sturzo. Maestro di verità e di libertà
Giovanni Palladino
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 242
Questo libro racconta la genesi e la positiva conclusione della fase diocesana della causa di beatificazione di don Luigi Sturzo. Un sacerdote che si è sempre battuto in difesa della moralizzazione della vita pubblica e dell’economia sociale di mercato. Egli ha posto alla base del suo pensiero e della sua azione i due «pilastri» del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa, senza dei quali «invano edificano i costruttori». Il suo insegnamento e il suo esempio di vita – ben conosciuti e apprezzati dai 154 testimoni ascoltati in Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti dai giudici del Tribunale del Vicariato di Roma per le Cause dei Santi – devono ispirare una nuova classe dirigente, di cui l’Italia ha un gran bisogno, sulla scia di quanto sostenuto dalla Rerum novarum di Leone XIII e dalle numerose Encicliche Sociali successive: «Impegnatevi in politica ricchi della forza meravigliosa del Cristianesimo». Prefazione di Marco Vitale, postfazioni di Giampiero Cardillo, Alessandro Corneli e Carlo Fusco.
Governare bene sarà possibile. Come passare dal populismo al popolarismo
Giovanni Palladino
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 110
Negli ultimi 70 anni la politica italiana ha sperimentato diverse "formule" di governo: coalizioni di centro, di centro-sinistra, di centro-destra, di sinistra-centro. Il risultato negativo è sotto gli occhi di tutti. È prevalso per lungo tempo lo Stato arbitro e giocatore, che ha fatto male sia l'arbitro che il giocatore. E quando troppo denaro viene gestito dalla mano pubblica, la politica e l'economia corrompono e si corrompono. Finiscono così per offrire grandi "assist" a partiti e movimenti di protesta populista che sanno "rottamare", ma non ricostruire, perché di solito anche i "protestanti" sono carenti di buona cultura di governo come i "protestati". Don Luigi Sturzo fu il fondatore del popolarismo, un metodo di governo che oggi è alla base della moderna economia sociale e solidale di mercato. Un metodo valido non solo per l'Italia, ma che dovrà presto essere "globalizzato", se vogliamo vivere tutti in un mondo più libero e pacifico, come da tempo sostengono le encicliche sociali. Utopia? Sino a oggi la vera utopia è stata quella del Principe, che ha sempre sperato che gli interessi dei governanti possano resistere a lungo contro gli interessi dei governati. La storia dimostra che prima o poi il fallimento è garantito, per tutti. La soluzione sta nel passaggio al popolarismo, che non è una ideologia, ma un efficiente metodo di governo. Prefazione del Cardinale Oscar A. Rodriguez Maradiaga. Postfazione di Umberto Ambrosoli.
Trentacinque anni sovversivi. Intervista biografica a Francesco Caruso, attivista del movimento no global
Giovanni Palladino
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2010
pagine: 112
Italia Italia
Nicola Giordano, Antonio Caruso, Giovanni Palladino
Libro
editore: VivereIn
anno edizione: 2007
pagine: 72
Questo opuscolo risulta in gran parte dalla raccolta di articoli sul tema Italia, usciti su due riviste: "Vivere In" e Rinascimento Popolare".I pezzi staccati messi insieme danno luce alla immagine di un'Italia più vera, di ieri, di oggi e di domani.L'opuscolo si conclude con alcune riflessioni del recentissimo volume "Gesù di Nazaret" di Benedetto VI, nel capitolo "venga il tuo regno" dove più volte vengono toccati i temi che ci riguardano.
La vera verità sulle pensioni
Giovanni Palladino
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 43
Il problema delle pensioni è all'attenzione dell'opinione pubblica da almeno 15 anni, cioè da quando è iniziato il percorso restrittivo di riforma del sistema previdenziale italiano. Ma dopo il varo di ben cinque riforme, il sistema è ancora troppo pesante per le casse dello Stato, pur fornendo prestazioni non adeguate - ossia "leggere" - per la maggioranza dei pensionati. In effetti il welfare state sta dando poco a tanti e tanto a pochi per una serie di gravi errori di politica economica e sociale commessi tra la fine degli anni 60 e la fine degli anni 80. Domani lo Stato assicuratore darà poco a tutti. L'autore spiega con chiarezza come si è arrivati alla crisi del sistema e individua i responsabili di tanta imprevidenza. La "vera verità" è che un grave deficit di cultura in questa delicata materia ha portato il mondo politico e sindacale a "massacrare" la finanza pubblica e a rendere incerto il futuro pensionistico dei giovani. Sono pertanto necessarie ulteriori misure correttive e compensative per evitare che questi paghino domani un prezzo troppo alto per la pessima gestione della previdenza sociale fatta in passato. Fra le misure compensative, secondo l'autore, è fondamentale una coraggiosa politica di incentivi fiscali per favorire lo sviluppo della previdenza privata integrativa. Tale sviluppo dovrà essere accompagnato da una "rivoluzione" culturale, che metta al bando una certa demagogia populista per dare più spazio all'iniziativa e al senso di responsabilità delle persone.
Le pensioni domani: si salvi chi può!
Giovanni Palladino
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2005
pagine: 79
In questo libro, Giovanni Palladino chiarisce l'origine del problema, denuncia la pessima gestione legislativa e operativa fatta negli anni '70 e '80, e ritiene necessaria una ulteriore riforma. Ma sostiene che ormai sarà difficile per lo Stato fare molti risparmi sulle pensioni che verranno pagate nei prossimi anni ai 'fortunati", cioè ai 10 milioni di lavoratori che nel 1995 avevano maturato almeno 18 anni di anzianità contributiva e che sono sfuggiti ai severi tagli della riforma Dini.